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Aghast Afterglow: “Imaging” – Recensione

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aghast afterglow

Gli Aghast Afterglow nascono nel 2010, ma il loro debutto discografico dal titolo “Imaging” giunge a quasi cinque anni di distanza dagli esordi. La band di Vallo Della Lucania (SA) ci propone un Metal sinfonico a forti tinte Gothic, che si sviluppa attraverso undici brani che dimostrano quanto i due ragazzi sappiano creare composizioni atmosferiche e di buon impatto emotivo.

Il combo della provincia di Salerno è infatti costituito da due elementi, stiamo parlando di Denny Di Motta (chitarra) e Lisa Lee (voce), nonostante questo il prodotto cui i Nostri danno vita è comunque convincente e molto curato. Uno sguardo d’insieme su “Imaging” ci permette di evidenziare una buona cura dei particolari, con un’attenzione marcata verso le atmosfere che caratterizzano questa release. È evidente il fatto che Denny alla chitarra non “calchi la mano” al fine di creare riff rabbiosi ed arrembanti, piuttosto cerca di assecondare la voce soave di Lisa, debitamente sostenuta anche dalle parti elettroniche che contribuiscono a creare atmosfere dilatate e melodiche. Dell’axeman bisogna sottolineare anche le parti soliste, ben confezionate, pulite, che dimostrano padronanza dello strumento e della tecnica.

Sin dall’opener “Fearless” appare chiaro che gli Aghast Afterglow hanno del talento, dal momento che riescono a creare linee melodiche interessanti, che lasciano il segno e non risultano stucchevoli. La voce di Lisa è il perno centrale attorno al quale ruota il sound della band, scelta sicuramente non da deprecare dal momento che la cantante è dotata di un timbro piacevole e ben modulato, che non cerca l’esposizione e l’ostentazione della tecnica, mettendo le proprie corde vocali al servizio del progetto. Tutte le tracce si pongono allo stesso livello, appaiono ispirate e ben realizzate, per questo non è necessario nominare un titolo piuttosto che un altro. Citiamo comunque “Mutuo Inconscio”, dal momento che si tratta dell’unico episodio cantato in lingua italiana e ben riuscito, al contrario della cover di “Hot Stuff” di Donna Summer che, sebbene sia stata ben realizzata, non convince del tutto e “There’s No Time”, brano dal quale è stato tratto anche un video stupendo realizzato con l’impiego di una “Red Epic”, telecamera utilizzata nelle maggiori produzioni hollywoodiane. In “Angels Can’t Love” c’è anche la guest appearance di Mark Basile dei DGM, il quale presta la sua ugola per duettare con Lisa, dando vita ad un brano emotivamente coinvolgente, con le due voci che sembrano rincorrersi ed intrecciarsi per creare linee melodiche dal forte impatto.

Dal titolo dell’album si evince la volontà di voler creare delle immagini attraverso le note, gli Aghast Afterglow riescono nel loro intento e gli anni impiegati per creare “Imaging” sono stati ben spesi.