Il prossimo 1° ottobre a Padova si terrà “A Melodic Rock Night“, prima edizione nata da melodicrock.it in collaborazione con roxxzone.com e Steelheart Music. I DETTAGLI QUI.
Tra gli ospiti della serata, oltre ai britannici VEGA, anche Alessandro Del Vecchio (Revolution Saints, Hardline, Edge Of Forever), cantante e polistrumentista che regalerà ai presenti una visione più intimista del suo essere artista.
Ciò che bisogna sapere di Alessandro però è che per quanto abbia fatto della “melodia” la sua ragione di vita, c’è spazio per idee che sono decisamente più “hard“, come lui stesso ha dichiarato in questa mini-intervista.
Ciao Alessandro, il primo ottobre ti vedremo al Grind House di Padova tra i protagonisti della Melodic Rock Night. Cosa porterai sul palco?
Ciao Silvia. Prima di tutto grazie mille per l’intervista. In origine avrei dovuto essere so-lo spettatore dell’evento ed ero ben felice di presenziare supportando delle persone chiave della nostra scena di Rock melodico. Poi a fine agosto, ragionandoci ci siam detti “Ma perchè non si fanno 3 pezzi acustici?”.
E da lì eccomi presente nel bill come ospite del festival. Canterò al piano tre brani del mio catalogo, tra Edge Of Forever, Hardline e Revolution Saints.
Cantante, compositore, produttore. Quale ruolo nell’ambito musicale senti più tuo e quale ancora vorresti scoprire?
Questa è la domanda più difficile a cui rispondere ogni volta che mi viene posta. Io mi sento un musicista a tutto tondo. In realtà sono un cantante, tastierista, polistrumentista, compositore, produttore e sono anche insegnante di canto. Dirti cosa mi rappresenta di più è arduo, ma sicuramente se mi siedo al mio strumento e canto un brano che ho scritto, quella è la mia dimensione. Un ruolo che vorrei scoprire sarebbe quello di musicista di un genere diverso da quello che mi ha regalato tutto quello che ho ora. Non per negazione del proprio passato, ma io sono innamorato della musica, nel suo totale. Non riesco a pensare ai generi. Io vivo la musica in base ai pezzi, se un pezzo è bello lo è a prescindere dal genere. Poi ovvio che ci sono generi che mi fermano il fiato più di altro, ma davvero un giorno formerò un power trio di Blues/Americana con influenze Funk. Io sono un cantante di estrazione Soul, anche se mi si identifica in altro, e sogno ormai da anni di prendermi una pausa dal Rock e fare questo ulteriore passo. Ah, canterei e suonerei il basso, nel caso. Come il mio mentore Glenn Hughes.
Parlando in generale di come si è evoluta la scena rock negli ultimi anni, come giudichi la virata nel melodico di molti gruppi contemporanei? Credi che ad un certo punto diventi una sorta di necessità?
La musica vive di ondate cicliche e ho notato anche io questa svolta melodica da parte di tante band. Io penso che dopo la rabbia e il bisogno di estremo di fine anni 90 e 2000, ci sia stato un ritorno alla forma melodica più orecchiabile. Nel metal è stato davvero evidente e penso ai gruppi che, una volta Death Metal, son diventati melodici e han perso i cantati aggressivi. Tutto questo lo si sente anche nel mainstream in un certo senso. Son sparite le ricerche aggressive industrial o post atomiche (penso a Chemical Brothers, Marylin Manson, ecc.) a favore di un rock più basilare, più “vero” in un certo senso.
Sei un rocker dal cuore tenero. Spiegami questa passione per gli animali…
Allora. Non so neanche da dove cominciare. Da bambino mi chiamavano simpaticamente S. Francesco perchè ero in grado di addomesticare qualsiasi animale e qualsiasi animale rimaneva sempre attratto da me. In realtà penso fosse proprio il contrario. Gli animali già leggevano il mio spirito affine a loro, selvaggio ma buono nei loro confronti. Pensa che avevo da bimbo ammaestrato un colombo che avevo chiamato Zeus. L’ho trovato a pochissimi giorni di vita e ovunque fosse, se lo chiamavo, mi volava vicino al solo sentirsi chiamare. Durante la mia vita ho avuto davvero tanti animali e ho, fin dall’infanzia, nutrito una profonda ammirazione per il mondo animale e per Madre Natura. Ho sempre vissuto malissimo il paradosso di amare gli animali ma mangiarli e sfruttarli finchè non ho deciso di smettere di vivere prendendo parte alla sofferenza animale e son diventato vegano. Il peso del mio cammino su sto mondo è diventato più leggero e vivo la mia esistenza con grande spiritualità. In questo momento vivo con 5 bellissime gatte e un meraviglioso Cane Lupo Cecoslovacco di nome Ayreon, sì proprio come l’opera del mio amico Arjen Lucassen. Ayreon ha cambiato la mia vita completamente rendendomi la convivenza con un animale una delle gioie più belle di questa vita. Certo che, dopo questa risposta, per i tuoi lettori il vero paradosso sarà conciliare i miei numerosi piercing e tattoo, i capelli lunghi e il vestiario da biker con la mia anima da gattara:-)
Cosa bolle in pentola, anzi, nelle pentole dei tuoi vari progetti?
Aspetta che abbasso il fuoco! Pentole ce ne sono tante, forse troppe, ma raccolgo il frutto dei sacrifici e il duro lavoro di anni. Ho un po’ di dischi in lavorazione in contemporanea ma le prossime uscite saranno il nuovo lavoro dei miei Edge Of Forever. Poi il disco di una delle voci più belle del metal di sempre e l’uscita sul mercato di una band che abbiamo formato in casa Frontiers con Kee Marcello degli Europe.