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Anewrage: “Life-Related Symptoms” – Recensione

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Il debutto del 2014 ci era piaciuto e non poco, ricordo di averlo ascoltato in macchina per diversi giorni. Dopo tre anni ci risiamo, la primavera è sbocciata, il finestrino dell’auto è ormai sempre aperto e le note del secondo album dei milanesi Anewrage sono già di dominio pubblico al mio paesello! Scherzi a parte (mica tanto eh…) qui si fa sul serio perché “Life-Related Symptoms” ci presenta una band in gran forma, forte di un contratto con la Scarlet Records e pronti a mettere a ferro e fuoco gli impianti stereo di diverse automobili! Non mi credete? Bene, donne e uomini di poca fede, provate a far partire “Upside Down” o la successiva “My Worst Friend”, abbassate il finestrino, alzate il volume, sciogliete i capelli (guai a voi a chi fa battute sui miei!), liberate l’anima e godetevi il risultato!

Hard Rock puro con suoni moderni ed un songwriting abbastanza originale per il genere: influenze Funk trapelano in canzoni come “The 21st Century” e “Evolution Circle” quest’ultimo pezzo di una potenza strepitosa con un Alex Capurro davvero eccezionale. Non mancano episodi più sperimentali come la teatrale “Outside”, canzone che rimanda ad atmosfere quasi indie-rock (chi ha detto 30 Seconds To Mars?). Ricca di spunti interessantissimi è invece “Clockworth Therapy”, una canzone diversa da tutte le altre con il suo incedere ossessivo e quasi darkeggiante.
Felicità, brividi, libertà. L’essenza del Rock. Sia chiaro non stiamo parlando del nuovo “Appetite for Destruction” ma di un album che riesce perfettamente nel suo intento, essere godibile e farti provare belle sensazioni. Complimenti dunque agli Anewrage e soprattutto alla Scarlet Records per l’ennesimo bersaglio centrato! Album da avere assolutamente.