Dalle menti di Feudalesimo e Libertà nascono i BardoMagno, che si definiscono come “Un collettivo musicale guidato spiritualmente e musicalmente dal prode Abdul “lo Bardo”, virtuoso chitarrista dei Nanowar Of Steel”. Da poco è uscito il loro album “VOL. I” e noi ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con la band.
Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. I BardoMagno nascono dalle menti di Feudalesimo e Libertà, i musicisti che vi prendono parte sono “volti noti”. Potreste presentarvi ai nostri lettori?
Ossequi a ogne sodale dall’arrugginita borchia!
Ben favellato, messere! BardoMagno è lo progetto musicale di Feudalesimo e Libertà. Un collettivo musicale guidato spiritualmente e musicalmente dal prode Abdul “lo Bardo”, virtuoso chitarrista dei Nanowar Of Steel, già autori dello sacro inno dello Partito!
Lo progetto, infatti, ha lo scopo di riunire sotto un’unica egida – quella del Sacro Romano Impero – le più brillanti menti dello mondo musicale e goliardico che condividono l’obbiettivo di diffondere la bontà del feudalesimo attraverso la musica con il tipico humour con cui Feudalesimo e Libertà si è distinta in questi anni.
Essendo già impegnati in altri progetti, perché la necessità di fondare una nuova band?
Così come Feudalesimo e Libertà nacque per contrastar le politiche degli empi e ormai obsoleti partiti politici italiani, così BardoMagno ha lo scopo di portar una ventata d’aria fresca nel panorama musicale italiano, ormai stantio e fossilizzato sempre sulle stesse tematiche come l’amor carnale e licenzioso, le blasfemie, le droghe et altre diavolerie da guelfi ambigui.
Al vostro nome si accostano fondamentalmente due generi: folk e rock. Come definireste il vostro sound?
Si potrebbe definire come un neo-feudal-folk-rock con leggere sfumature di gleba e pece nera! Il nostro sound si basa proprio su un pilastro fondamentale del mondo feudale. La rotazione triennale, ossia: strumenti desueti, lingua desueta, feudalesimo attuale.
I testi sono in lingua neo-volgare. Quanto è difficile scrivere ed adattare le parole alla musica? Quali i temi trattati?
Essendo “menestrelli d’un tempore che fu” per noi viene totalmente naturale favellare la lingua dello feudo! La nostra favella per l’appunto, è quella feudale: una lingua basata su vernacoli, latinismi e neologismi, usati – in questo caso – per rendere il tutto più musicale possibile.
Le tematiche passano da quelle più tipiche dell’homo medievale, quali la peste nera e la pugna, fino a trattare quelle più storiche come lo Schiaffo di Anagni o la vita dell’Imperatore Carlo V.
“Avignone” è uno dei brani di maggior successo, lo avete proposto anche ad Italia’s Got Talent. Com’è andata quella esperienza? Perché andare ad un Talent Show?
L’esperienza è andata in maniera egregia, siamo stati eliminati! Inizialmente non era nelli nostri progetti andar a favellar nello satanico televisor, ma poscia che si presentò l’occasione, pensammo che potesse esser gesto gradito allo Imperatore, e che lo suo messaggio potesse esser condiviso con tante più auricole possibili. Cosi fu, nonostante l’eliminazione, siam contenti di come è andata. Come dirà in futuro un poeta che ancora non est nato hodie,
“Fu vera gloria? Ai posteriori l’ardua sentenza”.
Come sono nati i brani contenuti in “BardoMagno – Vol.1”? Chi si occupa della composizione delle tracce? “C’è un’unica mente o contribuite tutti alla stesura finale?
Tutto nasce per merito divino e, ovviamente, alcolico. Lo nostro più grande catalizzatore creativo, oltre alla preghiera, è la fresca et abbondante cervogia. Lo nettarsi le fauci con quel nettare divino ci schiarisce la mente prima della stesura delle musiche e dei testi! Generalmente arrangiamenti e melodie sono frutto dell’immensa creatività di Abdul, ma la direzione artistica e li testi son a cura di Feudalesimo e Libertà. Ciononostante, si lavora in sinergia aiutandoci e suggerendoci a vicenda per trovare sempre la soluzione migliore.
Goliardia ed ironia fanno parte della vostra attitudine, quanto è importante “non prendersi troppo sul serio”?
Ma noi, caro sodale, siamo serissimi…
La risata, come ben saputo, deforma il viso e face assomigliar l’homo alla scimmia! Anche se dobbiamo ammetter che siamo arrivati a un livello nella nostra società in cui perfino primati e scimmioni han più zelo e garbo di molti homini moderni.
Qual è il pubblico al quale si rivolgono i BardoMagno?
Giovini rampolli stanchi ormai de udir sempre le solite sozzerie in radio o sullo Spotifizio.
Molti sodali apprezzano l’utilizzo che sappiamo fare delle tematiche storiche attraverso l’uso dell’ironia e della goliardia tipica delle nostre esperienze precedenti: quella di Fel e dei Nanowar!
Il release party si terrà il 18 maggio alla IV Adunata di Feudalesimo e Libertà. Cosa state preparando per l’evento? Pensate ci saranno altri appuntamenti live? O è difficile far combaciare gli impegni di tutti i membri della band?
Ci saranno sicuramente altri impegni dal vivo ove narreremo le nostre gesta! Stiamo continuamente lavorando al booking del progetto per suonare in più lochi possibile e convertir quante più anime dannate alli dettami dello Imperatore! Essendo BardoMagno un collettivo musicale, non escludiamo che potremo ricorrere all’ausilio di altri prodi musici nell’aiutarci, sia nei live, che nelle future composizioni! Intanto lo 18 maggio alla IV Adunata di Fel vi sarà una magna collaborazione con il buon Ruggero De I Timidi – da poco convertito allo feudalesimo – con cui condivideremo lo stesso palco e suoneremo assieme alcuni dei nostri brani! Inoltre in ultra esclusiva, verrà portato un novello brano di ultima composizione “Li Morti Moderni”, che narra come pugnare li terribili stercomusici, li scienziatei e li politici moderni che da troppo tempo diffondono eresie e falsità.
Bene ragazzi, a voi le ultime parole. Lasciate un messaggio ai nostri lettori. A presto!
Non possiamo che invitar tutti quanti ad udir le nostre composizioni via TuTubero e Spotifizio e di venir alla IV Adunata di Feudalesimo e Libertà dello 18 maggio che si terrà a Trezzo sull’Adda allo Live Music Club!
Alla Pugna!