Ricordo quando scoppiò il polverone all’indomani del concerto dei Metallica a Milano nell’ambito del Sonisphere: persone che si sono unite in una class action per contestare le mancate misure di sicurezza nell’area esterna del Forum di Assago.
Sinceramente non so come sia andata a finire, ma credo che a breve potremmo avere un’altra dimostrazione di protesta collettiva, quanto meno per chiedere chiarezza alle autorità competenti.
Il caso in questione riguarda i biglietti per i concerti di David Gilmour in Italia dei prossimi 10 ed 11 luglio all’Arena di Verona.
Sull’evento Facebook creato per la data del 10 luglio leggiamo che in molti si sono organizzati per scrivere alle redazioni di “Striscia La Notizia” e “Le Iene” in modo tale da avere una cassa di risonanza più ampia. Se davvero gli investigatori televisivi in giacca e cravatta riuscissero ad affrontare la questione, sono sicura che ne vedremo delle belle perchè a quel punto l’autorità giudiziaria non potrà ignorare alcuni passaggi. Vendere i biglietti è assolutamente legale. Ciò che potrebbe destare qualche dubbio sono i controlli sulla lievitazione dei prezzi dei biglietti.
Tralasciando il discorso del sold out a pochi minuti dall’apertura della pre-vendita, concentriamoci sui prezzi.
Alla mezzanotte del 9 febbraio sul sito della Live Nation Italia (ovvero la compagnia che si occupa della promozione dei grandi eventi – in questo caso – in Italia) i biglietti per il concerto di Gilmour sono fissati a partire da 46 €:
—
Mettiamo che voglio acquistare il biglietto. Cliccando sulla pagina di Live Nation Italia (dalla quale è stato preso il frame qui sopra), il portale mi rimanda alla pagina di Ticketone (la prima società in Italia di biglietteria, marketing, informazione e commercio elettronico per eventi di musica, spettacolo, sport e cultura) e da qui scopro che entrambe le date sono sold out:
—
Ma i biglietti ci sono e non dovrò scoprirlo all’entrata dell’Arena sperando che mi avvicini un bagarino. I biglietti sono ancora in rete, ma su altri portali: ad esempio, Seatwave e Easytickets. Ma mentre Easytickets vende i biglietti su Facebook e di fatto è una pagina, neanche un portale, Seatwave è uno dei più grandi mercati virtuali di vendita di biglietti e fa parte della compagnia della Ticketmaster. E chi è la Ticketmaster? E’ la costola di Live Nation che, nel 2010 ha dato vita alla Live Nation Entertainment.
Andiamo a vedere i prezzi dei biglietti su Seatwave.
Per il concerto del 10 luglio all’Arena di Verona si parte da 126 € della gradinata non numerata fino a poltronissima numerata 720 €:
1)
—
2)
—
Tra l’altro per la Poltronissima numerata non posso acquistare un solo biglietto. Le opzioni sono o 2 o 4, per un costo massimo che arriva a 3.443,96 € di cui 527,96 € di spese di gestione:
—
Sarebbe interessante capire questi 527,96 € di spese di gestione in realtà a quali voci corrispondano.
Ad ogni modo, sempre alla mezzanotte del 9 febbraio 2016, i biglietti disponibili su Seatwave sono 316.
Non è che i prezzi maggiorati riguardino solo l’Italia eh! Ad esempio per il concerto di Gilmour a Vienna del prossimo 27 giugno allo Schloß Schönbrunn, si parte da 169,70 € fino a un massimo di 320 €.
A tutto questo elenco vale la pena anche aggiungerci l’esposto alla Procura di Milano da parte della Barley Arts, società di promozione eventi che, tra gli altri, ha organizzato le date di Bruce Springsteen in Italia del prossimo mese di luglio
L’esposto è stato anticipato da una lettera inviata a Viagogo AG, Ticket Bis, Seatwave, My Way Ticket, Hit Tour Tix, Assomusica e Ticketone in cui si diffida formalmente le compagnie di vendita biglietti per evitare il fenomeno del “Secondary Ticketing“, ovvero quello che abbiamo descritto fino ad ora.
– Qui la lettera degli avvocati della Barley –
A questo punto le carte sono scoperte. Se mai dovessero intervenire il Gabibbo o Nadia Toffa ben venga, perchè serve chiarezza anche solo per accertare la regolarità di questi movimenti. Almeno ci libereremo da qualsiasi dubbio.