Il bubbone era scoppiato dopo quelle titubanze, dopo quell’evidenza sbattuta sotto gli occhi dell’AD di Live Nation Italia, Roberto De Luca, finito alla gogna mediatica dopo il servizio di una settimana fa de Le Iene sul bagarinaggio online.
Live Nation Italia si è presa gli insulti ed è stata, fino a poche ore fa, l’unica società ad essere esposta al clamore e all’indignazione generale.
Le Iene però ci hanno mostrato come Live Nation non sia la sola. E forse un po’ il sospetto lo avevamo tutti.
Anzi, gli stessi responsabili di società che organizzano eventi sapevano che queste pratiche poco ortodosse e molto truffaldine, erano per qualcuno una consuetudine. Per questo motivo dalla conferenza organizzata dai più grandi promoter di artisti italiani lo scorso 10 novembre a Milano si è levato un grido: “AUTODENUNCIATEVI. Autodenunciatevi perchè questo pentolone di merda è solo l’inizio”.
Questa è una delle frasi contenuti nella seconda puntata che Le Iene hanno riservato all’argomento “secondary ticketing“. Con una novità: non solo Live Nation Italia. Viene chiamata in ballo anche la Vivo Concerti perchè all’attenzione della iena Matteo Viviani sono arrivati in redazione altri documenti: altre fatture che testimoniano la vendita di biglietti di eventi a società di bagarinaggio online.
Il punto è che l’amministratore delegato di Vivo Concerti dal 1° settembre 2016 è Clemente Zard e le fatture portate da Viviani si riferiscono alla precedente gestione, ovvero quando a capo della Vivo c’era Corrado Rizzotto, oggi a capo un’altra società, la Indipendente Concerti, la cui sede è allo stesso indirizzo di Live Nation Italia.
Una casualità che si unisce unita al fatto che Live ed Indipendente si trovano ad organizzare a volte gli stessi concerti (vedi Green Day), come raccontato nel servizio.
Rizzotto viene raggiunto ed avvicinato da Matteo Viviani in questa seconda puntata, ma non ha voluto rispondere a nessuna delle domande poste dalla iena.
L’aspetto positivo di tutta questa vicenda è un altro: il ministro Franceschini ha presentato un emendamento alla legge di Bilancio affinchè vengano previste sanzioni fino a 180mila euro per chi acquista o rivende biglietti a prezzi maggiorati.
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