“Le persone passano, gli amici restano”: questo uno dei commenti che hanno accompagnato la notizia dell’addio ai Lucky Bastardz di uno dei fondatori della band piemontese, il chitarrista Paolo Gianotti. Lui non è solo il chitarrista Paolo Gianotti. Lui è semplicemente Paco.
Lo scorso 5 dicembre al Live23 di Bosco Marengo c’è stata una grande festa, una serata in cui i Lucky Bastardz hanno suonato per l’ultima volta con Paco, presentando contestualmente anche il nuovo chitarrista… ed in quanto a nickname siamo rimasti nel range, visto che la new entry è Pacio (Pietro Baggi), già chitarrista degli Anticlockwise. Giusto per non confondersi troppo con i nomi…
Ad ogni modo, Metal In Italy ha voluto riservare uno spazio personale al grande Paco, intitolandolo emblematicamente “Le parole che non ti ho detto…”, perchè secondo noi Paco ha ancora qualcosa da dire e non ne ha avuto ancora avuto l’occasione. Ed infatti…
Qual è il ricordo più bello che ti lega ai Lucky Bastardz?
Ce ne sono tantissimi….però forse il più bello è quando stavamo registrando il primo demo, con la prima formazione. Eravamo in studio e avevamo finito i take delle voci e stavamo iniziando la fase del mixing. Fino ad allora, non avevo preso seriamente l’impegno con la band, era più un gioco che sarebbe finito da lì a poco. Dopo il primo ascolto, con tutti i suoni giusti e ben equilibrati, ho capito che invece poteva diventare davvero una cosa seria, competitiva. Nonostante noi non avessimo inventato nulla, nelle canzoni c’era molta personalità, erano semplici, dirette e con i suoni giusti, il tutto suonava da Dio.
C’è mai stato un momento di tensione? E se sì, come lo avete superato?
Il momento sicuramente con più tensione all’interno della band, è stato nel dicembre del 2012 dopo l’ultimo concerto con Geppo, fondatore e voce della band fino al 2013. Mi ricordo che scoppiò una discussione un po’ pesante, mentre stavamo caricando le macchine. Dopo qualche giorno ne riparlammo e giungemmo alla conclusione di comune accordo di separare le strade.
Sei l’autore di gran parte dei testi, tra l’altro molto personali. Continuerai a scrivere?
Mi piace molto scrivere i testi, alle volte di più della musica. E’ un modo per esprimere le proprie emozioni, opinioni su tutto quello che si vive e si osserva. Da esperienze personali o fatti di cronaca. La cosa bella dei Lucky, rispetto ad altre band, era la possibilità di scrivere su qualsiasi tema, dai testi leggeri sullo stile di vita rock n roll, lo sballo ecc….ai testi impegnati nel sociale, raccontando il più obiettivamente possibile e mai andando sul politico. Al momento ho delle idee di riff registrate sul computer, che chissà, magari un giorno le riprenderò…
Ed ora nei LBs chi scriverà i testi???
Non saprei, penso un po’ tutti, chiunque abbia una bella idea. Nell’ultimo ci sono an-che tanti bei testi di Mark, Titian e Mr. TNT.
Non sei un musicista di prima pelo. Per prendere la decisione di lasciare vuol dire che sono subentrate altre dinamiche. Quanto ci hai pensato?
Eh no, ho un bel po’ di storia alle spalle. L’idea è già da un po’ che mi frullava in testa. Vedo il mondo del Rock – Metal, molto cambiato. Non mi sento più a mio agio come una volta. Vedo moltissime band sempre più preparate e brave, tecnicamente impeccabili, ma con delle canzoni, a mio giudizio, inutili e vuote. Quando assisto ai loro concerti, alla fine non mi rimane niente, non un ritornello incisivo, non una strofa o un riff che esalti. I commenti che sento in giro, sono sempre legati alla bravura dell’individuo e non alla sua capacità di scrivere musica, alla capacità di trasmettere emozioni attraverso le canzoni.
Studiare e avere una buona capacità tecnica, non significa scrivere belle canzoni o fare arte, questa cosa non te la insegna nessuno. Fino a qualche anno fa le canzoni, rimanevano nella storia, ci si esaltava a sentire certi ritornelli, si ballava su melodie, si faceva festa, ora si producono solo ottimi musicisti, le canzoni sono diventate delle basi musicali per far vedere quanto i musicisti siano dei fenomeni. Per dirla in due parole dal mio punto di vista ultimamente c’è più mente e meno cuore. Questo è uno dei tanti motivi, poi c’è il motivo legato alle forze che uno investe e il ritorno, quasi per tutti i gruppi mondiali è una bilancia a sfavore, pochi vanno in pari e ancor meno, pochissimi, guadagnano. E’ una situazione che si può vivere per un periodo della vita e divertirsi a palla, ma prima o poi viene il momento di tirare due somme, soprattutto quando le cose cominciano a farsi serie. Anche la situazione dei locali è cambiata.
Quando ho iniziato io, si andava dal gestore con una cassetta registrata in saletta più o meno bene e aspettavi la chiamata. Quasi sicuramente dopo 1 o 2 settimane, qualcuno si sarebbe fatto vivo, all’epoca i locali erano frequentatissimi e si suonava più di adesso, la clientela era giovanissima. Oggi ci sono tante restrizioni legate a diversi motivi: alla crisi, ai controlli sulle strade, la gente ha paura di prendere la macchina, si esce molto meno, i giovanissimi preferiscono frequentare altri ambienti più sicuri, hanno anche molte più distrazioni rispetto a 20 anni fa, il mondo del web è cresciuto parecchio e il risultato è che i locali sono sempre più vuoti e gli avventori hanno sempre di più i capelli grigi.
Se dovessi scegliere una canzone che meglio descriva il tuo stato d’animo attuale, quale sarebbe?
L’ho riascoltata pochi giorni fa: La Strada – Modena City Ramblers
—
Se abbiamo intitolato questo spazio “Le parole che non ti ho detto…” c’è un motivo. Ti va di spendere due parole per ognuno dei ragazzi che lasci nei LBZ?
Eh, eh, considero, nei LBZ anche Evan LA e Geppo. Come ho detto nell’ultima data dei Lucky, riguardo ai nuovi membri che entrano a bordo della band, nessuno prende il posto di nessun altro, nessuno è il sostituto di un altro. I nuovi arrivi, sono persone, amici, musicisti che continuano il viaggio con il loro stile e preparazione. Parlando di tutti i Lucky in generale è inutile dire che voglio bene a tutti e che sono tutti degli amici straordinari e delle persone magnifiche. Mentre dal punto di vista puramente musicale:
Mark: Tanta stima profonda e ammirazione, ha la fortuna di avere un talento innato. Prima ancora del batterista, soprattutto come musicista. Ha scritto una sacco di belle canzoni, ottimi arrangiamenti. Ha le carte per far davvero qualcosa di importante.
Paolo Mr. TNT: Anche lui ottimo bassista, non sa di avere uno spirito veramente rock n roll, potrebbe davvero scrivere una biografia. Mi sono divertito tanto grazie a lui.
Titian: Gran voce, ottimo cantante e musicista, Ottima persona, seria e professionale. L’unico rimpianto è di aver suonato poco con lui, nonostante siano passati 2 anni, sono state poche le occasioni di suonare insieme.
Geppo: E’ stato un personaggio, come ce ne sono pochi in giro. Abbiamo fondato la band insieme, è stato la sua anima e la sua immagine, nelle canzoni ha tirato fuori le frasi più belle che davano un’identità alla band, sono state un biglietto da visita, per le quali la gente ci ricordava.
Evan LA: E’ la persona più buona e disponibile che abbia mai conosciuto. Ama il rock n roll come lo amano in pochi. Abbiamo molto gusti musicali comuni. Un grande.