C’è del movimento negli ambienti musicali milanesi. Le storie di tre band che si intrecciano e che sembrano voler offrire degli spunti per il futuro delle stesse.
Partiamo dal 19 marzo scorso: primo concerto del tour intrapreso dai Mellowtoy. Sul palco del Borderline la “Bagana Band” presentava una novità in formazione. Francesco Frank Altare, chitarrista dei Brain Distillers Corporation, aveva preso il posto di Diego DiDi Cavallotti. Sarà stato un caso…
Data cosentina dei Mellowtoy: sul palco del B-Side il buon Frank vestiva ancora i panni del chitarrista dei Mellow e siccome dal 19 marzo al 1° aprile sono passate circa due settimane è lecito farsi una domanda.
Andando a curiosare sulla pagina Facebook dei Mellowtoy scopriamo inoltre che DiDi non rientra attualmente nella line up. Due indizi fanno una prova, ergo Cavallotti non fa più parte dei Mellowtoy. Volendo essere ancora più precisi abbiamo chiesto conferma a fonti interne alla band: la conferma non è arrivata. E nemmeno la smentita. E quando ci si avvale della facoltà di non rispondere il diritto insegna che è meglio non aggiungere altro per non “aggravare” la situazione.
Ora, se la dipartita di DidDi dai Mellowtoy possiamo darla come sicura al 99,9%, resta da capire il chitarrista/bassista dove andrà a suonare, perchè in quegli ambienti milanesi ai quali si faceva riferimento poco fa, girano altre voci.
Ed ecco che entra in gioco la terza band: i Lacuna Coil. Com’è noto, i Lacuna hanno salutato (o sono stati salutati da) Marco “Maus” Biazzi e nello scorso mese di febbraio Maus è stato sostituito dal losangelino Daniel Sahagún per prendere parte al 70000 Tons Of Metal. Avvalersi in pianta stabile di un membro della band con residenza nella città degli angeli potrebbe essere abbastanza proibitivo per Cristina Scabbia e soci. Da qui la necessità a ricercare un chitarrista “nostrano”.
Le voci che girano vogliono Diego Cavallotti nelle fila dei Lacuna Coil per le prossime date live che serviranno per presentare il nuovo “Delirium” in uscita il 27 maggio. Una sorta di banco di prova. In attesa del comunicato ufficiale dei diretti interessati.
