Home News Salta lo Zaiet Fest e piovono insulti. Ma forse non sapete che…

Salta lo Zaiet Fest e piovono insulti. Ma forse non sapete che…

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Partiamo da una certezza: lo Zaiet Fest di Frosinone si farà. L’evento nato per ricordare la memoria di Matteo Zaiet Fontana, scomparso prematuramente a causa della leucemia, si farà.
Purtroppo non domenica 11 giugno come era stato annunciato, ma probabilmente a fine agosto. Fosse anche il 31 dicembre, ma il 2017 avrà il suo Zaiet Fest.

Due giorni fa, l’organizzazione ha annunciato che era saltato tutto, adducendo alcune motivazioni. Queste non sono bastate ai classici leoni da tastiera che hanno digitato insulti ed improperi. C’è chi si è lamentato di aver prenotato tutto, di aver preso biglietti del treno, aereo, nave e mongolfiera solo per vedere gli Alestorm e partecipare all’evento che, ricordiamo, è GRATUITO.
Tutte queste persone hanno ragione: organizzarsi un viaggio e spendere una somma di denaro per un qualcosa che poi non si realizza non piace nessuno e ci può stare l’amarezza. Ma ci permettiamo di aggiungere un paio di osservazioni.

Non era certo intenzione della Onlus mandare tutto all’aria a pochissimi giorni dall’evento. Giusto per non tornare troppo indietro con la memoria vi ricordo che nel 2014 al Rock In Roma annullarono la serata con Rob Zombie (dopo il precedente forfait dei Megadeth) con la gente che era già in fila dal mattino e che si era presa un acquazzone che manco Gesù Cristo sapeva come aveva fatto. Questo perchè “shit happens”. I problemi possono sorgere davvero anche all’ultimo minuto.
Un po’ come nel caso dello Zaiet Fest. Diciamo che si è verificata la classica tempesta perfetta, quella che ti colpisce lo stesso nonostante si cerchi un riparo.

In pratica, come ogni anno, lo Zaiet Fest avrebbe dovuto tenersi nella Zona Casaleno, una parte della città di Frosinone dove attualmente si sta costruendo il nuovo stadio. Ecco il primo problema: il cantiere è ancora aperto e per motivi di sicurezza il Fest non avrebbe potuto tenersi lì. Questo ha costretto l’organizzazione a trovare un’alternativa, individuata in un grande parcheggio di una zona centralissima della città. Nel frattempo però si stava palesando un altro problema: la mancata ricezione dei contratti da parte dell’agenzia organizzatrice, in questo caso la Barley, che per un motivo o per un altro, stando alla Onlus, ha tardato l’invio della documentazione necessaria affinchè il contratto per la presenza degli Alestorm avesse poi validità.
Al ritardo si è aggiunta un’altra circostanza sfavorevole: le elezioni! A Frosinone l’11 giugno si vota e la data per le consultazioni è stata decisa a fine marzo. Ecco l’altro problema: la zona alternativa scelta per lo Zaiet si trova nei pressi di scuole che sono seggi elettorali, ergo, per motivi di ordine pubblico, neanche quella andava bene.

C’è stato quindi un concatenarsi di eventi che ha visto da un lato l’organizzazione sperare fino all’ultimo di trovare un’ulteriore soluzione e dall’altro ritardi burocratici che non hanno permesso di avere il quadro chiaro sul da farsi.
Il risultato, agli occhi di chi attendeva l’evento, è stato solamente quello di un Fest annullato a pochi giorni dal suo inizio.

Andando oltre il semplice annuncio, abbiamo quindi ritenuto giusto informarvi su quanto ci sia dietro, sottolineando che si tratta di un evento organizzato da una Onlus che raccoglie fondi per la ricerca e la lotta alla leucemia, guidata da persone che hanno subito un lutto proprio a causa di quella malattia e che infondono ogni minima goccia di impegno e sudore affinchè il ricordo di un ragazzo prematuramente scomparso non muoia.
La volontà di impegnarsi nel Fest c’è. E vi aggiungo un particolare che forse non dovrei dire: si conosce già il nome degli headliner della prossima edizione!

Quindi, in definitiva, lo Zaiet Fest 2017 si terrà comunque; le band che hanno partecipato al contest, (pagando una cifra simbolica che RIBADIAMO è andata in beneficenza) come detto dalla stessa organizzazione, saranno rimborsate se lo riterranno opportuno. Non c’è nessuna intenzione di giocare sulle spalle di chi ama la musica, ma anzi, solo tanta voglia di creare qualcosa di bello.