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Trick Or Treat: il Release Party del disco scelto dai bambini (e che piacerà a tutti)

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Non c’è nulla di particolarmente pretenzioso. Si è consapevoli di non aver inventano nulla, ma una cosa importante, i Trick Or Treat, se la portano a casa: la consapevolezza di poter contare una fanbase che, al momento opportuno, ha dimostrato di saper sostenere la band con ogni mezzo. Ed ora venitemi a dire che questa non è una cosa positiva, al di là del genere offerto, perché questo tipo di rapporto è il sogno di ogni band e negarlo è da sciocchi.
Domani, 9 febbraio, al “Vox” di Nonantola (MO), ci sarà il Release Party di “Re-Animated”, l’album che racchiude alcune delle più belle sigle di cartoni animati rivisitate in chiave metal e secondo lo stile, inconfondibile dei Trick Or Treat.
Ci saranno tanti ospiti, tanti amici, tante famiglie perché la magia di questo lavoro è stata quella di aver creato un ponte tra generazioni.
Il caso ha voluto che, contemporaneamente alla notizia della realizzazione di un album del genere da parte dei ToT, anche Cristina D’Avena annunciasse un progetto simile. E si sa… quando si dice “Cristina D’Avena”, si dice “sigle dei cartoni”.
Chiedere, dunque, ai fan di sostenere un progetto che stava già crescendo da un’altra parte, è stato un terno al lotto, ma la risposta è andata oltre ogni aspettativa.
Dice il cantante Alle Conti:

“Sapevamo che quest’album non sarebbe stato nulla di importante per la nostra discografia, perché non lo abbiamo scritto noi, ma posso assicurare che dietro c’è stato un grande lavoro. Quando hai un’etichetta che ti sostiene è difficile capire l’affezione del pubblico, perché non lo puoi basare sui social o anche su un live. Con la campagna crowdfunding abbiamo esplorato un modo diretto per tastare il vero supporto dei fan ed abbiamo capito fatto di tutto per soddisfare le aspettative di chi, di fatto, ha acquistato il CD a scatola chiusa”.

L’aver superato il 200% della soglia necessaria alla realizzazione del disco, ha permesso alla band di aggiungere più canzoni e contattare un’altra voce importante nel mondo delle sigle dei cartoni animati: Giorgio Vanni.

“Quando abbiamo contattato Giorgio e gli abbiamo mandato il materiale si è rivelato subito entusiasta. Per lui è stata anche una sfida accostarsi a sonorità nuove per lui, infatti la sua “Dragon Ball” è leggermente diversa dall’originale e sono convinto che il prodotto riuscirà ad avvicinare anche i fan non proprio metallari”.

Il feedback più grosso, però, è arrivato dalle nuove generazioni, partendo dai figli dello stesso Alle, che pare abbiano partecipato attivamente anche alla scelta dei brani da inserire.
“I miei figli hanno scelto la tracklist ed insieme abbiamo cercato di accontentare tutti. Ci sono 19 canzoni che coprono un arco di quasi 30 anni. Di più davvero non ne potevamo mettere!”