Quest’oggi ce ne andiamo in America!
E’ vero: su Metal In Italy la scena è tutta per le heavy band italiane, con richiami all’esterofilia quando vi è qualcosa di particolarmente interessante. Questa volta però ho voluto creare un varco attraverso questa scena per ascoltare un parere autorevole, a mio avviso, che arriva direttamente dagli States.
Cosa pensano della musica italiana all’estero? Come sono interpretate oltreoceano alcune delle iniziative che, partite dall’Italia, hanno fatto il giro del mondo? Oltre ad una panoramica generale su com’è cambiata la scena musicale negli ultimi anni.
Domande sottoposte nella fattispecie al collega Michael Christopher, scrittore, giornalista di settore, Managing Editor del sito di notizie musicali Vanyaland e conduttore radiofonico del programma The Voltage Factory su VanyaRadio.
Parlando dei FF, tra l’altro, scopriamo che c’è stato un mini precedente del Rockin’1000 in Virginia l’anno scorso…
Ciao Michael e grazie del tuo tempo. Prima di tutto vorrei conoscere la tua opinione circa la scena rock&metal di oggi e secondo te com’è cambiata negli anni?
Credo che la scena metal sia diventata stantia nel corso degli anni. Sono poche le band che cercano di offrire qualcosa di diverso, ma nessuna in grado di essere considerata davvero una top metal band. Forse è per questo che così tanta gente chiede a gran voce qualcosa di nuovo dai vari Metallica, Slayer, Megadeth e Anthrax. Nessuno è in grado di suscitare così tanto interesse come lo è stato per i “Big 4”. Potevamo sperare nei Pantera, ma come sappiamo la situazione è implosa. Cosa ci è rimasto? Disturbed? Hellyeah? Black Label Society?
Semplicemente non c’è più quell’eccitazione di un tempo.
In tutta onestà, ci sono alcuni artisti (mi vengono in mente Lamb Of God, Bullet For My Valentine e Avenged Sevenfold) che sono, per così dire, solo su una traccia. Non che sia una cosa necessariamente negativa, ma nessuno di loro riesce ad attirare l’attenzione mediatica, offrendo musica per un pubblico di nicchia.
L’aspetto positivo è che questa situazione genera un ritrovato interesse per l’underground, così com’è stato negli anni 80 ed inizio 90. Ci sarà una rinascita del genere? Dipenderà dalle band e dalla loro capacità di cavalcare quest’onda.
Che tipo di insegnamento hanno lasciato i più grandi musicisti del passato? Pensi che la passione che alimentava quei musicisti sia ancora viva tra le band di oggi?
I più grandi musicisti del passato hanno preso rischi. Hanno preso spunto dai generi oscuri come la New Wave of British Heavy Metal per esempio, e hanno sviluppato un nuovo suono, che non fosse popolare in quel momento. E soprattutto sono stati capaci di lasciare la loro impronta piuttosto che copiare.
Molte band di oggi non stanno facendo altro che copiare suoni del passato. Non ci mettono del proprio e così ti viene la nostalgia del momento in cui ascolti un pezzo e vorresti dire “Wow… che cazzo è?”. Non credo ci sia la giusta dose di passione. Ciò che serve ad un band è invertire il sistema e resuscitare un intero genere.
Cosa ne pensi della scena italiana? Quali band conosci?
Beh, ci sono alcune grandi band della scena metal italiana. Ovviamente i nomi che mi vengono in mente sono i vostri giocatori più potenti: Lacuna Coil, Rhapsody Of Fire, i ritrovati Sadist…
Vi sono poi delle band a cui credo farebbe bene entrare nel circuito del Regno Unito e degli Stati Uniti: mi riferisco ai Lucky Bastardz, Extrema, White Skull e Temperance. C’è bisogno che si espongano. Non ho trascorso molto tempo in Italia da poterti dire quanto queste band siano popolari da voi, ma certo è che avebbero bisogno di ottenere una maggiore attenzione fuori dal paese d’origine.
Avrai sentito sicuramente parlare del Rockin’1000 e del proposito di portare i Foo Fighters in Italia. Che tipo di eco ha avuto questa iniziativa negli States?
Sì! Credo sia stata un’iniziativa davvero fantastica! Qui negli States sono in molti a credere che i Foo Fighters, e Dave Grohl in particolare, siano sovraesposti ma di fatto è solo un ragazzo che ama il suo lavoro e i suoi fan. Dave è uno dei musicisti più appassionati in circolazione e penso che verrà davvero a Cesena perchè è un uomo di parola.
Un’iniziativa simile al Rockin’1000 c’è stata l’anno scorso quando alcune persone della Virginia hanno organizzato una raccolta fondi per uno spettacolo dei Foo che non era previsto. La band ha preso atto della cosa ed è andata a suonare nella Capitale dello Stato per la prima volta dal 1998.
C’è un’altra “italian mission”: l’Associazione Arena Campovolo di Reggio Emilia che vuole portare il festival itinerante Lollapalooza in Italia e pare che il fondatore Perry Farrell ne sia entusiasta. Tu che sei stato al Lollapalooza di Chicago nel 2014 come lo vedi un festival del genere in Italia?
Di tutti i festival americani credo che il Lollapalooza sia il migliore che possa venire in Italia. E’ già migrato con successo a Chicago e nel Sud America. Ora in Germania, quindi avrebbe senso portarlo anche in Italia. Perry Farrell studia sempre bene i posti dove portare il Festival perchè non solo porta artisti di fama mondiale, ma seleziona anche le realtà della scena locale. Credo che sarebbe un ottimo scambio culturale tra diverse realtà provenienti da tutto il mondo.
Grazie dell’intervista Michael. Prima di lasciarti vorrei che segnalassi una playlist ai nostri lettori e a noi che siamo sempre affamati di musica!
Grazie a te, Silvia! Ecco la mia top 10:
ENG VERSION
Hi Michael and thanx for your time. First of all I would like to know your opinion about the rock&metal scene of nowdays and how it changed in these last years?
I think that the metal scene has gotten extremely stale over the last several years. There are very few bands that consistently deliver, and none who are capable of taking up the mantle of top metal band. That’s why so many people are clamoring for something new from Metallica, Slayer, Megadeth and Anthrax. There hasn’t been anyone who generates as much interest as the so-called “Big 4.” Where is the next Pantera, who came closest to being a consistent arena act, but then they imploded. Now we’re left with, what, Disturbed? Hellyeah? Black Label Society? There just isn’t that excitement at the level of yesterday about those bands.
In all fairness, there are some artists – Lamb of God, Bullet for My Valentine and Avenged Sevenfold come to mind, but most of them are on one track so to speak. It’s not necessarily a bad thing, but none of them are going to draw mainstream attention anytime soon with their sound because it’s so singular and aimed toward a specific , niche audience. The positive is what it’s done is push metal back toward the underground, which is when it’s been most potent in the past. Will there be another resurgence like the one seen in the early-80s and early-90s? That depends on whether a band is able to step up and take advantage of the current lull.
What kind of teaching have left the greatest musicians of the past? Do you think the passion that fueled those musicians is still alive among the bands of today?
The greatest musicians of the past took risks. They took their cues from obscure genres like the New Wave of British Heavy Metal for instance and developed a brand new, fresh sound that was based on, first off all, something that wasn’t popular at the time, and more importantly, were able to let it influence them instead of directly copying it.
Many bands of today aren’t doing anything other than copying sounds of the past. They aren’t putting their own stamp on it, so while sometimes it’s cool to hear it for nostalgia purposes, there’s very little which will stop you in your tracks and say, “Whoa…what the fuck is that?” So no, that passion isn’t as prevalent today, but all it takes is one band to buck the system and it can resurrect an entire genre.
What do you think about italian rock&metal scene? How many italian bands do you know?
Well there are some great bands on the Italian metal scene. Obviously you have the major power players like Lacuna Coil, Rhapsody of Fire, the reunited Sadist et al, but there is some stuff that people would really get into if the bands were able to tour more in the UK and the United States, acts like Lucky Bastardz, Extrema, White Skull and Temperance. Again, it comes down to exposure, and not having spent enough time in Italy, I’m not sure how popular those artists are there, but they need to get more exposure outside of their home country.
Have you ever heard about “Rockin’1000” and their purpose to bring Foo Fighters in Italy? What do you think about that and what kind of echos had this idea in USA?
Yes – and I think it was brilliant! Many people consider Foo Fighters and Dave Grohl especially overexposed here in the States, but the simple fact is the guy loves his job, his fans and metal. He’s one of the most passionate musicians out there today and I think he will indeed come play in Cesena as he tends to be a man of his word. A similar stunt was pulled here last year when a group of poeple in Virginia got together and crowdsourced a Foo show that wasn’t scheduled and unlikely to even happen, but the band took notice of it and ended up playing the capital of the state for the first time since 1998.
There’s another italian mission: an association that wants to bring Lollapalooza in Italy and Perry Farrell seems to be happy about that. I know you’ve been in Chicago, isnt’it? How do you see the Lollapalooza in an italian contest?
Out of all the festivals that began in the States, Lollapalooza would be the best to come to Italy. It’s already migrated successfully from Chicago to South America and now Germany; it would only make sense to visit Italy. Perry Farrell consistently has his finger on the pulse of the countries which he brings the festival to, not only bringing world renowned artists, but also picking from the local scene. I feel that it would be an excellent exchange of culture, music and relations between such differing music scenes from all over the world.