Hanno capovolto il Satyricon di Alatri, hanno scatenato l’headbanging selvaggio e, cosa molto più importante, hanno convinto la giuria dello Zaiet Fest chiamata a scegliere la band vincitrice del contest. Loro sono i Deshody ed in palio c’era la possibilità di aprire la grande serata dell’11 giugno a Frosinone, suonando prima di Sinheresy e Korpiklaani.
Una vittoria meritatissima perchè i ragazzi hanno dato il 100% su quel palco, riuscendo a far convergere le preferenze dei giurati nonostante il genere proposto (un metalcore dai mille colori) si discosti dal sound degli headliner. Poco importa. A Frosinone, l’11 giugno prossimo, lo Zaiet Fest sarà un grande momento di musica, diversità e soprattutto divertimento.
I Deshody hanno avuto la meglio su gli altri tre finalisti e siamo sicuri che se l’organizzazione avesse potuto, li avrebbe portati tutti e quattro sul palco dell’11 giugno.
I primi ad aprire il contest sono stati i Thunderdogs, rockers di Ceccano dall’anima blues che non disdegna arrangiamenti sporchi e crudi. Gran bella prova quella di Giovanni Pizzuti e soci: personalmente i migliori da un punto di vista prettamente tecnico.
Mezz’ora per ciascuno. I cambi repentini sul piccolo palco del Satyricon avevano qualcosa di magico. Pensate al sudore e alla coordinazione di una band come quella dei Sailing To Nowhere che conta 7 elementi. Il cantante Marco Palazzi, ha saggiamente lasciato che gli altri facessero il lavoro sporco! I Sailing, in formazione inedita (in quanto la band ha dovuto rimpiazzare all’ultimo la voce femminile) ha il merito di aver inaugurato il primo pogo della serata, ma anche quello di aver fatto apprezzare le doti del nuovo innesto, il chitarrista Emiliano Tessitore: un talento puro.
Nel cuore della serata, quando ormai il locale è saturo di adrenalina, ecco salire sul palco quelli che poi saranno incoronati i vincitori dell serata: i Deshody. Una carica travolgente da far tremare anche i tavolini. Impossibile resistere al loro groove e alla loro attitudine a capovolgere qualsiasi cosa capiti loro tra le mani.
La chiusura è affidata ai ritrovati Brvmak, padroni assoluti del palco e già detentori di uno zoccolo duro di fan pronti a farsi male (ma proprio male) pur di accompagnare un Death Metal frenetico. Contest o non contest, i Brvmak hanno suonato innanzitutto per loro stessi. Intelligente e coraggiosa la scelta di presentare un brano inedito nel corso della setlist, come strafottente e gagliarda è stata la scelta di assecondare il pubblico che chiedeva un “bis“.
Con i Deshody si chiude quindi il cartellone che accompagnerà questa edizione 2016 dello Zaiet Fest.
Korpliklaani e Sinheresy gli ospiti d’onore.
L’appuntamento è per l’11 giugno a Frosinone, Zona Casaleno.
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