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Dead Twilight: “Endless Torment” – Recensione

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dead twilight

“Endless Torment” è un fiume in piena, i Dead Twilight hanno appreso le lezioni impartite dai mostri sacri del Death Metal brutale per riversarle nelle nove tracce contenute nella tracklist.

Nile, Cannibal Corpse e gran parte della scena americana, unitamente ad una marcata influenza che fa capo ai Sinister, hanno contribuito a costruire il sound della band, che appare solido e coeso, veloce e lineare. I Nostri prediligono ritmiche quadrate, scagliate alla velocità della luce, con un riffing frenetico che genera un caos controllato, le distorsioni sono corpose ed avvolgenti, in linea con quegli che sono gli standard del genere.

Per la registrazione dell’album è stata utilizzata una drum machine, che tende a sminuire il lavoro svolto dai musicisti, perché manca di quella componente umana da cui è impossibile prescindere e appare leggermente asettica, soprattutto nella resa dei piatti.

La durata delle composizioni è sempre al di sopra dei tre minuti, ma non raggiunge mai i quattro, in questo modo le tracce risultano dinamiche e non si hanno cali di tensione.

Nonostante l’aspetto negativo rappresentato dalla drum machine, “Endless Torment” è un album ben riuscito e gli amanti del Brutal Death troveranno qui pane per i loro denti.