Steph, come tanti, ha sempre avuto una predilezione per il Symphonic Black Metal. Amore che lo ha portato a militare nei Theatres des Vampires fino a che un giorno ha deciso di dare vita agli ShadowThrone. Trattasi di una band che, come gli uccellini, sta prendendo briciola dopo briciola, alla ricerca dell’etichetta e del grande passo per spiccare il volo.
“Se sei votato al pay-to-play allora è tutto più semplice” ci dice Steph in questa intervista. E poi quella visione della scena italiana, dove tutte le contaminazioni sono buone, ma in pochi riescono davvero a sfruttarla…
L’intervista a cura di Stefano Mastronicola:
Ciao Stefano, benvenuto sulle pagine di Metal In Italy. Dopo 9 anni nel 2014 hai lasciato i Theatres des Vampires, sono così nati gli ShadowThrone, puoi spiegarci perché hai deciso di dar vita a questo nuovo progetto?
Ciao Stefano,ti ringrazio per lo spazio concesso sulle pagine di Metal in Italy!Dopo
l’ultimo tour in Sud America con i Theatres des Vampires nel 2013 e qualche anno di pausa della band iniziai a scrivere materiale senza un preciso scopo!Semplicemente avevo bisogno di rispolverare quelle che erano le mie influenze e origini musicali! Contemporaneamente i Theatres des Vampires avevano bisogno di brani nuovi per un nuovo album!Decisi di lasciare i TdV soprattutto per differenze stilistiche nel genere verso il quale la band si stava incamminando!Non mi piace tenere due piedi in una scarpa ed allora ho deciso di seguire ciò che più mi era vicino senza toglier nulla a nessuno!
Chi sono i musicisti che ti accompagnano in questo viaggio? Quali sono le coordinate artistiche che delineano il profilo musicale di queste nuova band?
In principio non è stato facile trovare musicisti qui in zona!Addirittura avevo il timore che ShadowThrone restasse una one-man-band!In alcuni casi trovai alcune persone ma la distanza rendeva il progetto logisticamente impossibile da portare avanti!Infine conobbi Davide Tomadini (batteria) ed Emanuele Lombardi (basso) Serj Lundgren (voce) e Gianluca Del Brocco (chitarra),quest’ultimo sostituito in seguito da Francesco Caponera! Il fattore che ci accomuna oltre l’impegno nel suonare sono i generi che ci influenzano:il black metal,il death metal..il gusto per il sinfonico!Quando tra i componenti della band hai punti in comune nelle influenze musicali tutto gira meglio!
Avete pubblicato un EP dal titolo “Through the Gates of Dead Sun “, come sono nati questi brani?
Il demo/ep Through the Gates of Dead Sun fu registrato sul finire del 2014!E’ un lavoro ancora grezzo e forse poco curato,tuttavia da non buttare!E’ stato un timido approccio spinti più dalla curiosità di sentire come giravano i brani!L’ep vede la partecipazione del compositore finlandese Samuli T. Makela chitarrista dei Seele nella traccia Hymn for Tyrant!Ad ogni modo lo si può scaricare gratuitamente attraverso la pagina facebook degli ShadowThrone!
Al momento state lavorando al primo full length “Demiurge of Shadow”, quanti brani sono già pronti e quando dovrebbe uscire questa nuova fatica discografica?
Demiurge of Shadow è il nostro primo full album! ’ stato registrato durante l’estate ed abbiamo terminato da poco il mastering! L’album non propone nulla di nuovo o originale! Non è nato con il presupposto di insegnare qualcosa in ambito di originalità! Demiurge of Shadow è il nostro tributo alle bands che più ci hanno influenzato: Emperor, Bathory, Dimmu Borgir, Mercyful Fate,Venom…..! I brani spaziano dal symphonic black al trash metal accompagnati da orchestrazioni dal tocco epico e atmosferico!Io ascolto molto le colonne sonore dei film!Avevamo messo in conto di far uscire l’album in settembre sotto nessuna etichetta rivalutando in seguito la decisione di aspettare interesse da parte di qualche label!
Siete alla ricerca di un’etichetta interessata alla pubblicazione, ritieni che attualmente sia necessario avere alle spalle un team di persone che possano seguirvi in questo cammino?
Dopo l’esperienza nei TdV e con uno sguardo a 360° nel panorama delle labels ancora oggi mi chiedo se avere un etichetta abbia un senso!Non so rispondere sinceramente! Il mito del contratto discografico sembra roba da mitologia se pensiamo a ciò che avveniva fino agli anni 90!Le grosse major hanno chiuso quasi completamente le porte lasciando aperte poche e piccole finestre! Oggi se una band non ha abbastanza denaro da investire rischia di rimanere nell’anonimato… sudore su sudore e spesso non ripagato! Ho sempre pensato: meglio essere la punta di un etichetta discreta piuttosto che la band numero mille di una grossa label! Stiamo cercando un etichetta interessata ma senza aspettative, i tempi di attesa della risposta sono lunghi e siamo ben disposti ad autopromuovere e vendere l’album attraverso i mezzi che internet ci offre!
Tra l’altro in previsione c’è anche un videoclip ufficiale, oltre ad un lyric video, quali sono i brani che avete scelto e perchè?
Esatto, abbiamo in programma un videoclip ufficiale per la titletrack Demiurge of Shadow le cui riprese dovrebbero iniziare tra autunno ed inverno!Abbiamo delle idee di come farlo ed aspettiamo la stagione giusta! Sfrutteremo le riprese delle montagne circostanti in pieno inverno con uno storyboard semplice e diretto! E’ il brano giusto,con la sua atmosfera crepuscolare e la sua pausa orchestrale!Speriamo che tutti si concretizzi per il meglio!Per quanto riguarda il lyric video abbiamo scelto Faded Humanity perché è un brano a cui siamo molto legati e che forse ci rappresenta meglio!Mi piacciono i lyric video… spesso ancor più dei videoclip ufficiali!
A dicembre sarete on stage con gli Absu, ma ci saranno anche altre novità per il 2017, puoi svelarci qualcosa in merito?
Con gli ShadowThrone abbiamo avuto un paio di esperienze live di cui una di apertura agli Opera IX!Ci siamo concentrati soprattutto in studio! A dicembre supporteremo i leggendari Absu ed i nostrani Darkend in due date il 1° al Traffic di Roma ed il 2 al Metal Circus Fest di Foggia! Stiamo lavorando per il 2017 ma non è facile! Se la tua politica è il pay-to-play allora tutto è più semplice ma se cerchi di starne lontano risulta tutto un po’ più complicato! Sicuramente avremo delle date nel 2017…dopotutto non chiediamo un soldo ahahah!
Secondo il tuo punto di vista, qual è lo stato attuale della scena italiana? Ritieni che, indipendentemente dal genere, ci siano delle band valide?
Ho sempre avuto interesse per la scena italiana da quando ero adolescente! Sono un fan dei Death SS, Requiem, Daemonia, Mortuary Drape ed ero un fan dei Theatres des Vampires dal loro primo disco! Attualmente la scena si è quadruplicata ed è pieno di ottime bands… mi piacciono i Dravgr, Atavicus, Darkend, Folk Stone, Krampus, Sailing to Nowhere…! E’ pur vero che esiste anche una parte della scena italiana forse meno florida e poco matura… ripenso alle dichiarazioni di Michael Berberian della Season of Mist riguardo il materiale che gli arriva dall’Italia! E’ difficile generalizzare…il contesto italiano è molto particolare. La nostra è una nazione caratterizzata da molteplici influenze musicali, dalle più scadenti alle più prestigiose! Abbiamo tantissime ottime band ma l’invidia ci logora dentro!
Grazie mille per la tua disponibilità, lascio a te le ultime parole per concludere l’intervista. A presto!
Ringrazio Metal in Italy per il supporto e l’opportunità che offre ad ogni band del panorama italiano di avere il suo spazio!!