Gli imprevisti succedono. Bisogna tener conto della loro esistenza anche quando tutto sembra molto tranquillo. Fin troppo.
La serata al Whishlist di Roma di giovedì scorso è stata decisamente sui generis per le band che si sono alternate sul palco: Black Motel Six e Mellowtoy. Per questi ultimi si è trattato del primo concerto in assoluto in quel della Capitale e speriamo che non sia anche l’ultimo vista la sfiga che ha colpito entrambe le formazioni in prima e durante il concerto.
Tutta colpa dei Black Motel Six: hanno annunciato la canzone “Fuck You Son Of Bitch” e qualcuno lassù si è offeso, facendo emergere un problema alla batteria che è stato velato da una jam in stile blues da professionisti!
Per coerenza, anche la batteria di Teo dei Mellowtoy ed i cavi ad essa connessa hanno fatto i capricci. In pratica la situazione era grave a tal punto da far slittare l’inizio del concerto ed anticipare la chiusura.
L’unica nota positiva è stata sentire dal vivo il pezzo più intimo forse mai scritto dai Mellowtoy, “Dead Colours”. Una nota positiva che spazza via tutte le altre negative dello spartito, a cominciare dalla non presenza delle persone al concerto. Ennesima riprova di una piazza, quella romana, che sbatte i piedi perchè chiede attenzione, ma poi, stringi stringi, la sera ha sempre qualcos’altro da fare.
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