Le hanno mandate in giro a farsi le ossa, a toccare con mano la vita on the road da una parte all’altra dello Stivale.
E sono tornate più ricche.
Non economicamente, ma di sorrisi, di esperienze, di soddisfazioni. Ed anche di qual-che pacchetto vuoto di Aspirine!
Le Killin’ Baudelaire hanno concluso la prima parte del tour riuscendo ad emergere su piazze difficili e che hanno visto altri fallire.
Vi possiamo raccontare della data di Alatri, in provincia di Frosinone, in quella che vie-ne chiamata “Città dei Ciclopi”. La piazza ciociara è sempre stata particolare nell’acco-glienza dell’heard and heavy. O è una serata SI’ o è una serata NO. Il NI non esiste. Un plauso va anche alla DisTorti Org., agenzia che si sta dando un bel da fare nel basso Lazio e che ha trovato nel Satyricon Live Club un buon compromesso per l’organizzazione degli spettacoli dal vivo.
La serata dello scorso 30 dicembre è stata aperta dai The Whisper, giovane band di Esperia: ottimi musicisti, ancora un po’ troppo ingessati forse eccezion fatta per il cantante Mario Baris, voce e chitarra acustica, che ha dimostrato invece di avere piena consapevolezza del palco.
Al momento dell’esibizione delle Killin’ Baudelaire è stato bello vedere come la diffidenza iniziale del solito e noioso clichè del “sono belle ma non ballano”, è crollata prima ancora che si arrivasse a metà esecuzione di “Wasted“, primo pezzo in scaletta e primo singolo in assoluto presentato dalle ragazze lombarde.
Sono bastate poche note, è bastato un breve acuto graffiante della Gloria a richiamare tutti sull’attenti e a far esclamare “Belle ed anche brave”.
Il momento topico della serata è stato quando la Cleo alla batteria ha intonato un’intera canzone: “Building Ends” è la ballad del nuovo disco delle ragazze che in realtà è già pronto ed uscirà nei prossimi mesi. Un momento magico dove i presenti si sono fermati come nel gioco “Un, due, tre, stella!”, imbambolati ad ascoltare una batterista che suona e modula la voce contemporaneamente, ad apprezzare il contributo alle sei corde delle chitarriste Nixe e Francesca, apprezzando i cori della cantante “ufficiale”. Questa è stata la prova del nove delle KB: da qui le ragazze hanno dimostrato di essere un gruppo coeso e dalle ottime potenzialità.
Il pubblico non ha apprezzato… di più! Ha chiesto un bis al termine dell’ultimo pezzo. Ha pogato ed ha chiesto un ulteriore bis.
Alla fine dello show ho dovuto aspettare 20 minuti per salutare le ragazze. Fan… Fan ovunque che non vedevano l’ora di scambiare qualche chiacchiera con loro.
Una chiusura d’anno con il botto per le Killin’ Baudelaire ed avendo ascoltato alcuni brani del nuovo album c’è da scommettere che il 2017 sarà ancora più ricco di soddisfazioni.