Home Interviste Gorilla Pulp: “Registriamo live, in presa diretta, come negli anni ’70”

Gorilla Pulp: “Registriamo live, in presa diretta, come negli anni ’70”

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I Gorilla Pulp sono viterbesi e, per rendere omaggio alle proprie radici, definiscono il loro sound “Tufo-Rock”. In questa definizione ci sono Stoner/Heavy/Blues e tante sonorità anni ’70 che richiamano alla mente Black Sabbath, Led Zeppelin, Cactus e Blue Cheer. Stanno per entrare in studio per registrare il nuovo album “Heavy Lips”, ovviamente in presa diretta, proprio come negli anni settanta, ma hanno anche da poco pubblicato il singolo “Prey On Your Mind” accompagnato da una cover di Santana. Conosciamoli meglio!

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy! Iniziamo con le presentazioni: chi sono i Gorilla Pulp? Quali le tappe fondamentali della vostra carriera?

Augh, grande Crew di Metal In Italy, è un piacere essere i vostri ospiti della giungla. I Gorilla Pulp nascono nell’aprile del 2014 a Viterbo, dopo un gallone di birra nel nostro covo. Non essendoci mai stata una band di stile Stoner/Heavy Blues nel viterbese abbiamo deciso di crearne una, visto che siamo da sempre fan del genere, militando già in diverse formazioni romane e della zona. Dopo una serie di prove e nessun cambio di formazione la line-up è la stessa da quando abbiamo iniziato, siamo molto fieri di questo. Come tappe fondamentali possiamo sicuramente ricordare band come quelle di Marky Ramone, Karma To Burn e Duel, con le quali abbiamo condiviso il palco diverse in diverse occasioni.

Le radici del vostro sound sono ben piantate negli anni ’70 ’80. Come siete riusciti a rendere originale la proposta musicale e soprattutto a fare breccia negli ascoltatori?

Sicuramente siamo più orientati verso le sonorità anni ’70 di band storiche come Black Sabbath, Led Zeppelin, Cactus e Blue Cheer, anche se non mancano riferimenti e ispirazioni a band del nuovo millennio come Kadavar, Graveyard e simili. Durante il nostro percorso abbiamo cercato di essere il più originali possibili creando una sorta di nuovo genere chiamato “Tufo Rock”. Il nome deriva fiero da quella che è la nostra storia antica, poiché proveniamo dalla popolazione Etrusca, che già dall’VIII sec. a.C. fondò le proprie radici nella roccia porosa chiamata Tufo. Da qui deriva il nome del nostro genere, che trova ispirazione in tutta la psichedelia e l’hard ‘n’ heavy settantiano.

Chi è l’ascoltatore “tipo” dei Gorilla Pulp? Vi ritenete una band settoriale, oppure riuscite ad abbracciare un pubblico eterogeneo?

Fortunatamente siamo riusciti a colpire un pubblico abbastanza variegato e non possiamo di certo dire che esiste un ascoltatore tipo dei Gorilla. Come già detto sopra, il Tufo Rock risulta abbastanza musicale e coinvolgente poiché spazia tra vari generi e abbraccia così diverse sottoculture. Ai nostri concerti puoi incontrare dallo stoner guy all’ hard rocker, fino ad arrivare anche ai punkers. Per questo motivo non pensiamo di essere classificati come una band solo stoner… Magari siamo Heavy Stoner Rock.

Recentemente avete rilasciato il singolo costituito dal brano “Prey On Your Mind” e da una cover di Santana. Quali le differenze rispetto alle passate produzioni? Perché avete scelto “Hope You’re Feeling Better” di Santana?

In occasione dell’equinozio di primavera abbiamo rilasciato, grazie alla nostra label Retro Vox Records, il nuovo singolo “Prey On Your Mind”. La novità presente in queste due anticipazioni e in tutto il full lenght sarà quella di aver registrato interamente live in presa diretta, rigorosamente in stile ‘70s. Questa scelta stilistica è stata un po’ un’esigenza, poiché nasciamo come live band e ci piace riproporre la stessa sonorità che abbiamo in studio anche durante una nostra esibizione dal vivo. Il motivo della scelta di “Hope You’re Feeling Better” dei Santana (1970) è stato quello di riarrangiare un pezzo bestiale che nessuno aveva proposto mai fino ad ora, soprattutto nello stoner. Essendo Santana un nome non proprio comune nel genere, abbiamo pensato che fosse una cosa molto più originale rispetto a coverizzare i soliti Sabbath. Oltretutto il pezzo originale ha un tiro della madonna, quindi perché no!?

Perché una band che propone pezzi propri decide di cimentarsi in una cover? Come si riesce a farla propria, senza snaturarne l’essenza?

Tutte le band esistenti hanno ispirazioni che provengono da ogni componente e sono così personali e intime. Avendo la possibilità di registrare così “alla vecchia” e con strumentazione d’annata, ci è sembrato bello omaggiare con lo stesso stile una delle band più rivoluzionarie del rock woodstockiano di fine anni ’60, come i Santana. Per gorillizzarla non ci abbiamo messo tanto in realtà…Abbiamo tirato giù il pezzo ad orecchio in sala prove e abbiamo aggiunto delle parti a quelle originali, facendola più o meno nostra. L’abbiamo registrata e risentendoci ci è subito piaciuta.

“Heavy Lips” sarà il prossimo album e vedrà la luce in autunno. Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova release?

A breve entreremo in studio assieme ai nostri produttori che ci seguiranno in tutto il processo creativo di “Heavy Lips”, che vedrà luce proprio nell’autunno del 2017. Come anticipato sopra, la grande novità sarà quella della registrazione live tutti assieme, 100% in analogico come si faceva tanti anni fa. Registreremo tutto nella sala grande dell’Elfo Studio a Piacenza, uno dei più suggestivi in Italia a nostro parere. I pezzi saranno di chiara ispirazione stoner ed heavy blues, con punte di psichedelia e doom classico. Speriamo di arrivarvi dritti nel petto e anche al cuore peloso!!

L’album uscirà in formato vinile, una scelta coraggiosa, anche se questo supporto sta vivendo una seconda giovinezza. Come mai sono numerose le band preferiscono un LP al CD? Ci sarà anche una versione digitale su piattaforme streaming?

Amiamo la concretezza e la qualità di questo supporto a tal punto che lo abbiamo voluto fin da subito come principale oggetto di vendita, anche se in tanti ci hanno chiesto il full lenght in altre versioni. Secondo noi la qualità d’ascolto è superiore e possiede un sapore totalmente diverso rispetto al digitale o alla versione cd. Come nel nostro ultimo lavoro, “Peyote Queen”, l’album sarà principalmente vendibile in vinile e in digitale, con una piccola novità: sarà inclusa anche la versione cd nell’ LP. Sicuramente avremo anche la gloriosa stampa su tape/audiocassetta, come in tutti i precedenti lavori targati Gorilla Pulp. Il motivo di scegliere anche questo supporto è stata la grande affezione ad un feticcio che fa parte dell’adolescenza di ogni componente, cresciuto a pane e walkman.

All’uscita dell’album mancano diversi mesi. State preparando qualche iniziativa per tenere alta l’attenzione in questo lasso di tempo?

Nei prossimi mesi saremo totalmente impegnati nella produzione in studio di “Heavy Lips” e il successivo tour europeo per la sua promozione a Novembre, perciò faremo solo una decina di date mirate al rilascio del blocchetto di tufo in autunno. Per il momento siamo stati confermati ad un festival in Sud Italia e un altro al nord a Maggio, ma non mancheranno di certo apparizioni in territorio nostrano in estate. Siamo molto attivi su tutti i social e per qualsiasi aggiornamento potete seguirci sulle nostre pagine, che curiamo costantemente con tutte le info utili.

Bene ragazzi, vi ringrazio per il tempo che mi avete concesso. In bocca al lupo per il vostro futuro e lascio a voi il compito di concludere l’intervista con un messaggio ai nostri lettori. A presto!

Crepi il lupo, e non il gorilla (speriamo!!). Un immenso grazie a te, Stefano, per la grande opportunità del vostro spazio su Metal In Italy!! Dal profondo della giungla… AUGH, TUFOROCK!!