Scendere in Puglia per il sottoscritto è sempre un enorme piacere. La nostra musica del cuore ha cementato negli anni amicizie importanti che ogni volta cerchiamo di onorare al meglio (scambio di doni…mozzarelle, vino, salsicce!). Questa volta sono in compagnia di Nicola, Alessandro e Pietro, giovani metalhead del beneventano come me che ringrazio fin da subito per l’aiuto nello scrivere questo report.
Ma procediamo con ordine. Arriviamo a Modugno dopo 300 km di viaggio in una autostrada praticamente deserta. Siamo in anticipo e per questo, al nostro arrivo, sentiamo le note di “While We Sleep” degli Insomnium che sono impegnati con il soundcheck e già i nostri cuori si riempieno di quella tipica malinconica finlandese che i nostri quattro cavalieri finnici portano in dono al pubblico di tutto il mondo.
Ultimato il check raggiungo nel backstage del Demodè Club Niilo, cantante/bassista e leader della band. L’intervista mi ha fatto scoprire una persona pacata e gentile, molto umile e disponibile (proporremo l’intervista nei prossimi giorni, ndr.)
Lasciamo Niilo e ci avviamo verso i cancelli per assistere al concerto dalla prima fila. L’attesa è enorme. Ma finalmente i cancelli vengono aperti verso le 21:30 e così, con passo svelto, ci avviamo verso le transenne.
Dopo qualche minuto di attesa i Tribulation salgono sul palco avvolti dai fumi dell’incenso. Mai assistito ad un concerto metal “profumato”. C’è sempre una prima volta! La band svedese, attiva dal 2005, unisce il Gothic Metal con l’Hard Rock e il Black Metal. Un miscuglio improbabile ben amalgamato nel suono e nell’abbigliamento. La setlist è breve ma davvero ben eseguita, con le hit: The Lament, Lady Death, Melanconia e chiudendo un performance convincete con Strange Gathering Beckon!
Il pubblico non è numerosissimo ma è partecipe, l’attesa è tutta ovviamente per gli headliner. Le luci si spengono e dopo qualche minuto salgono sul palco gli Insomnium ed è subito Winter’s Gate! Il disco che presenta un’unica traccia di 40 minuti è suonato per intero! Le atmosfere dell’album sono molteplici, si va dal classico Melodic Death Metal al Doom, fino alla conclusiva parte Black Metal. La prima parte del concerto è terminata e gli Insomnium vanno dietro le quinte per un paio di minuti.
La seconda parte inizia con “The Primeval Dark”, canzone intro per “While We Sleep”, sicuramente la canzone più conosciuta degli Insomnium, il pubblico comincia a pogare e i musicisti sono caricati nel vedere la reazione dei presenti.
Galvanizzati, donano al pubblico due vecchie hit, “Mortal Share” e “Down With the Sun”, Jani e Markus Vanhala, l’altro chitarrista, danno spettacolo scendendo dal palco per interagire col pubblico e dimostrando a tutti di avere un grande feeling con i propri fan.
Il concerto prosegue con “Weather the Storm” (canzone dove è presente un duetto con Mikael Stanne dei Dark Tranquillity) e “Ephemeral”. La parte finale del concerto è chiusa con “The Promethean Song”, cantanta all’unisono da tutti e “Only One Who Waits”.
I suoni leggermente impastati non hanno inficiato la qualità della performance, gli Insomnium hanno dimostrato qualità e classe da vendere. Si, classe. Perchè non si sono mai risparmiati nonostante la poca affluenza, hanno suonato come se fossero stati davanti al pubblico di un grande festival. Chapeau a loro dunque. Non al pubblico, quello assente. Serate come queste si trasformano in uno spreco enorme, soprattutto per il NOSTRO sud Italia. Le occasioni ci sono ma ce le lasciamo sfuggire come fessi! Non è una chiosa polemica (capisco l’infrasettimanale e rispetto i gusti personali eh…) è solo, purtroppo, un dato di fatto. See you soon Insomnium…Kiitos!
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