Home Interviste Arcana Opera: quando la musica sposa (anche) la filosofia

Arcana Opera: quando la musica sposa (anche) la filosofia

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Ciao ragazzi, bentornati sulle pagine di Metal In Italy. Iniziamo parlando del vostro ultimo video “La Tesi di Empedocle”. Perché avete scelto questo brano e di cosa tratta?

Grazie infinite a voi per la vostra ospitalità e ben ritrovati. È sempre un grande piacere. La Tesi di Empedocle è un brano partito in sordina, ma con il tempo ha saputo venire fuori e farsi molto apprezzare. Abbiamo visto che colpiva in maniera trasversale più generazioni e più fasce di ascoltatori, quindi abbiamo deciso di dargli nuova linfa e fare il video. Il brano secondo noi racchiude l’essenza e la magia del pensiero filosofico di Empedocle e come ogni nostro brano vorrebbe incuriosire, stimolare ed invitare l’ascoltatore ad approfondire e ricercare per trarne proprio beneficio.

Tra l’altro avete scelto anche una cornice naturale molto suggestiva…perché avete optato per un’ambientazione tra la natura?

Abbiamo scelto come location del video le cascate del Silan a San Michele di Bassano del Grappa, in primo luogo perché la tematica di fondo sono gli elementi, e lì si concentrano tutti con una potenza incredibile, ed in secondo luogo (ma non meno importante) perché ci piace valorizzare il nostro territorio. Le due cose hanno potuto fondersi perfettamente anche grazie ai ragazzi di Wave Production, che da autoctoni hanno saputo rendere il tutto ancor più suggestivo.

Dall’uscita di “De Noir” sono trascorsi oltre tre anni, risale al 2015. Cosa è successo in questo lasso di tempo? Vi siete dedicati alla promozione dell’album, ai live…

Eh sì, infatti è passato un bel po’ di tempo dall’uscita di “De Noir”, ma ci siamo resi conto che aveva molto da dire, quindi lo abbiamo sfruttato al meglio fino a spremerne tutte le energie. De Noir ha lavorato tantissimo, ha viaggiato, si è fatto strada, si è fatto odiare ed apprezzare allo stesso tempo e non avremo mai creduto ci potesse portare tanti riconoscimenti e consensi. Ha fatto girare molto anche noi ed i live sono stati parecchi, intensi e vissuti.

Siete stati anche ospiti dell’Università Ca’ Foscari. Com’è stata questa esperienza? Cosa è successo quel giorno?

Crediamo sia uno dei punti più alti mai raggiunti, ci dà orgoglio e consapevolezza sapere che una prestigiosa università come Ca’ Foscari abbia creduto in noi e nel nostro messaggio. Per questo, ancora adesso, ci sentiamo in dovere di ringraziare tutto lo staff che ha lavorato per noi, e con noi, per molti mesi, in particolare la nostra referente Ketti Borille che ha svolto un lavoro mastodontico. Il teatro, Venezia, solo a dirlo ancora ci emoziona; portare un genere come il metal in quel contesto di certo non è all’ordine del giorno, inoltre il concerto si è trasformato in un grande abbraccio collettivo tra noi musicisti ed i ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e da estrazioni culturali differenti. È stato davvero grandioso vedere come la musica annulli tutte le barriere sia sociali che culturali e linguistiche perché non dimentichiamoci che Arcana Opera è un progetto italiano e fiero di esserlo.

Arriviamo al 2019…So che state lavorando a qualcosa di nuovo. A che punto è la realizzazione dei brani?

Si, stiamo lavorando sodo, c’è chiarezza ed unità di intenti, ma non abbiamo fretta perché vogliamo lavorare nella maniera più scrupolosa e professionale possibile. Abbiamo molto materiale e molte idee, la fucina Arcana sta funzionando a pieno regime.

Le liriche rappresentano una parte integrante degli Arcana Opera, nella prossima release quali saranno i temi trattati? Sarà un concept album?

Nulla sarà lasciato al caso, ogni nostro album ha un filo conduttore: De Noir ha trattato una tematica incentrata sul viaggio, nel nuovo lavoro approderemo in una terra in cui piano piano verranno svelati dettagli, personaggi e concetti che siamo sicuri incuriosiranno molto.

Dal punto di vista musicale, invece, cosa dobbiamo aspettarci? Ci saranno delle sorprese o il sound che vi contraddistingue rimarrà intatto?

Ogni nostro album ha sempre fornito chiavi di lettura stravaganti e diverse. Arcana Opera come essenza rimane, però ci prendiamo la licenza poetica di poter sondare anche territori fino ad ora da noi inesplorati. Crediamo sia di stimolo a livello di crescita personale.

Rimanendo in tema, quali sono le vostre radici musicali? Quali i generi che ascoltate? Anche al di fuori del mondo Metal, ovviamente…

Siamo sette personaggi davvero strani, abbiamo gusti differenti l’un l’altro, ma sappiamo essere una squadra ed apportare il bagaglio di conoscenze di ognuno di noi a favore del progetto. Ci sentiamo di dire che ascoltiamo veramente di tutto, senza limiti e preconcetti verso altri generi. Crediamo si possa imparare ed attingere da tutto.

Pensate di giungere alla pubblicazione nel corso del 2019?

Ci stiamo facendo seguire da persone competenti, perché non è facile destreggiarsi nel mercato musicale in maniera efficace in questi tempi. Ci fidiamo di Sorry Mom, il nostro management, quindi rispetteremo i tempi e gli obiettivi che ci siamo posti assieme a loro. Di certo nel 2019 si potrà iniziare ad ascoltare qualcosa di nuovo poi tutto è in evoluzione e noi siamo pronti a qualsiasi evenienza.

Prima di lasciarci una domanda sul panorama musicale italiano: ci sono delle band valide secondo voi? Nell’ambito Folk ci sono progetti che ritenete interessanti?

Assolutamente sì, ci sono band molto valide e musicisti molto preparati, fare nomi di band probabilmente è riduttivo e limitante, crediamo molto nel rispetto verso il lavoro di tutti perché sappiamo quali sacrifici e quali investimenti ci sono dietro. Ci siamo trovati molto bene con tutte le band con le quali abbiamo avuto la fortuna di condividere i palchi, quindi auguriamo a tutte che possano avere le soddisfazioni che meritano.

Grazie per il tempo che mi avete concesso, lascio a voi l’ultima parola per un messaggio ai nostri lettori. A presto!

Grazie infinite a voi per lo spazio e per l’interessamento, a tutte le persone che ci seguono ci sentiamo di dire che continueremo a rompere le scatole come, nel nostro stile, e vi aspettiamo ai nostri prossimi live, sia quelli in chiave elettrica che quelli in acustico, e che le sorprese sono sempre dietro l’angolo! Basta rimanere in contatto e seguirci sui nostri social per scoprirne di più. A presto!