L’Heavy Rock band romana Specchi di Giada ha pubblicato l’EP d’esordio “Prologo”, contenente tre pezzi che rappresentano pienamente la proposta musicale dei 4 ragazzi.
La band è di recente formazione, infatti inizia a muovere i primi passi nel 2018, e pur avendo radici nell’heavy metal classico, cerca di proporre un sound più melodico e impegnato, dal cantato in italiano.
L’EP “Prologo”, di cui vi proponiamo l’ascolto tramite Spotify, è presente su tutti i maggiori store digitali.
Biografia
Quando il progetto metal dei Camera Oscura finisce nell’estate del 2017, Luca Nasetti (voce e chitarra ritmica) e Alessio Cattivera (chitarra solista e voce) intraprendono un nuovo viaggio verso un rock più melodico e impegnato, seppur ancora di stampo heavy sia nel suono che nella struttura dei pezzi.
Il cambio di direzione di genere ha, però, obbligato a scelte drastiche.
Primo obiettivo, puntare ai testi: affinché questi colpiscano nel profondo le problematiche e complessità del momento, la scelta più radicale apportata è stata quella di cantare in lingua italiana. “Sopra ogni cosa c’è il significato di ciò dici e canti, e deve essere immediato. Deve arrivare diretto alle orecchie e alle menti di chi ascolta senza mediazioni di sorta, appunto, per questo l’italiano è d’obbligo”, spiegano Luca ed Alessio. Secondo obiettivo, rafforzare la band: dopo le defezioni dei membri storici che hanno contribuito al vecchio progetto, entrano a far parte del gruppo il batterista Jacopo Ciancamerla e il bassista Diego Ilari.
Ci vogliono mesi di prove prima che il nuovo repertorio prenda corpo. Quasi un anno di attesa. Poi il debutto all’Alvarado Street di Roma e l’uscita dell’EP d’esordio “Prologo”.
Hanno detto di noi: “Ciò che siete oggi è un insieme di ottimi musicisti con un prodotto che nel mercato italiano manca, ma piace. La struttura dei brani si rifà al metal classico, gli assoli di chitarra sono belli perché impegnativi, ma sostenuti dal basso e dalla batteria che non spariscono e che creano così una base ideale nella quale spiccare. Piccole lezioni di stile che avete inserito in ogni brano. Testi belli ed impegnati”.