Questo terzo Paganfest, dato l’andamento attuale della pandemia, sarà probabilmente, per quanto mi riguarda, il primo e unico festival di quest’anno. La location è quanto mai azzeccata, sulle rive di uno dei laghi di Margonara a Gonzaga (MN) e contribuisce a rendere speciale questa serata: l’atmosfera è rilassata e festosa, le limitazioni imposte dalle attuali normative non sembrano turbare più di tanto il pubblico, che partecipa numeroso e osserva rigorosamente le disposizioni: mascherine sempre indossate, distanziamento, ampie zone aperte dedicate a bere\magiare\fumare (sottopalco, rigorosamente, non si può). Come nelle precedenti due edizioni, la proposta artistica è di altissimo livello, sia per quanto riguarda le performance, affidate alla Compagnia degli Ordallegri e a Crazy Furia, sia per quanto riguarda la musica live, con le esibizioni sul palco di Kormak, Hell’s Guardian, Atlas Pain, Furor Gallico ed Elvenking…ma dato che sono un fotografo e non un giornalista, lascio parlare le immagini.
Chiudiamo con un enorme ringraziamento agli organizzatori dell’evento (Elisabetta Simonetti e Massimo Mazzola) e a tutti i volontari dell’Arci Tom e dell’Arci Laghi Margonara per aver reso possibile questa stupenda serata e dato un po’ di fresco respiro all’ambiente della musica live
Gli spettacoli artistici
- Compagnia degli Ordallegri
- Crazy Furia
Concerti
- Kormak
- Hell’s Guardian
- Atlas Pain
- Furor Gallico
- Elvenking