Dopo l’uscita di “Bitchcraft” (leggi qui la recensione), per Hollywood Groupies è tempo di altre soddisfazioni, ovvero il tour con i Lordi. Noi li abbiamo raggiunti virtualmente “on the road” e vi proponiamo le impressioni a caldo.
Un saluto a tutta la band! E’ sempre un piacere ospitarvi sulle nostre pagine, lo è ancora di più adesso che ci raccontate del tour europeo con i Lordi. Andiamo subito al sodo: cosa rappresenta per voi condividere il palco con loro?
Rappresenta una grande possibilità per crescere come musicisti, come band e per poter condividere la nostra musica con il maggior numero di persone possibili per di più ogni giorno in una città diversa ed un paese diverso. Questo per noi è il nostro primo vero e proprio Tour ed è anche un modo per mettere in pratica tutto ciò che abbiamo provato in ore di sala prove e live. Rappresenta un bel traguardo raggiunto ed è un’emozione impagabile, il tour, il palco sono ciò per cui un musicista fa questo.
Sicuramente è una grande opportunità, ma come è nata la possibilità di intraprendere questo tour? Quali sono state le circostanze che vi hanno messo in contatto con i Lordi?
Tutto ciò è nato da un grande lavoro di squadra tra il nostro tour manager ed il nostro management. E` molto importante avere dietro una squadra di persone che lavora bene nel promuovere e spingere bene la band, ovvio che la band in primis deve volerlo.
Quando si parla di Hollywood Groupies si parla di una band ampiamente rodata, che ha già calcato palchi importanti nel corso della sua storia, ma con quale stato d’animo avete intrapreso questo viaggio?
Siamo partiti con molto entusiasmo, adrenalina e voglia di metterci in gioco, come dicevamo prima è il nostro primo vero e proprio tour, quindi un`esperienza completamente nuova che aspettavamo da tempo. Siamo partiti senza grandi aspettative ma con tanta voglia di suonare e conquistarci dei nuovi fans. Per di più sapendo come va oggi il mercato musicale, sappiamo bene che non è facile andare in tour per quello cerchiamo di prenderci tutto il meglio e imparare il più possibile.
La vostra avventura è iniziata il 10 Marzo, avete macinato moltissimi chilometri, come avete trascorso il tempo tra un concerto e l’altro? Riposo, preparazione al concerto seguente o avete trovato il tempo per buttare giù qualche idea per il prossimo album?
Non avendo un tour bus, ma un camper, i viaggi sono lunghi e faticosi quindi non abbiamo molto tempo da dedicare ad altre cose oltre alla preparazione dello show, in più quando arriviamo alla venue bisogna lavorare sodo affinchè il concerto vada a buon fine. Comunque stiamo riuscendo, per quanto è possibile, a buttare giù qualche nuova idea, anche se svilupperemo il tutto non appena tornati.
A proposito di album, il vostro ultimo lavoro “Bitchcraft” è stato accolto molto bene da pubblico e critica nel nostro Paese, che tipo di accoglienza avete ricevuto nel resto d’Europa?
Siamo riusciti a vendere un buon numero di copie, “Bitchcraft” è stato accolto dal pubblico con molto entusiasmo, ricevendo parecchi feedback positivi. L`ep ha un sound più heavy e maturo rispetto al precedente, che finalmente ci allontana un po dall’etichetta glam che non ci appartiene più. Abbiamo riscontrato che i nuovi fans lo hanno apprezzato e ai vecchi invece è piaciuto questo cambiamento.
Avete avuto modo di fare diverse tappe nelle varie nazioni che avete attraversato, quali sono state quelle che ricordate con piacere? Mi riferisco tanto al pubblico, quanto all’ organizzazione da parte dei locali.
La migliore per ora è stata in Belgio, poi Olanda e Spagna, dove staff e organizzazione erano ottimi ed il pubblico molto caloroso. Comunque siamo sempre trattati con rispetto da tutto lo staff locale che abbiamo incontrato, senza negare il fatto che fuori dall’Italia c’è un altro approccio da parte delle varie crew. Per quanto riguarda il pubblico, quello cambia di paese in paese ci sono quelli più calorosi e quelli un po meno…però siamo sempre riusciti a far scuotere qualche testa.
Sono curioso di sapere che tipo di rapporto avete instaurato con i Lordi, nel corso del tour avete condiviso con loro momenti conviviali, oltre ovviamente a quelli strettamente legati alle performances?
Al di fuori delle ore lavorative abbiamo stretto un bel legame di amicizia sia con la band che con la crew. E` stato un gran piacere scoprire che dietro quelle maschere oltre ad ottimi artisti ci sono delle ottime persone. Ogni giorno ci siamo conosciuti sempre più fino a poi riuscire a trascorrere momenti di svago e piacevoli fuori dalle venue.
Al termine di questo viaggio tra musica ed esperienza, cosa portate a casa? Una volta tornati quali pensate saranno i ricordi più belli? Sia a livello “lavorativo” che personale?
Sicuramente porteremo a casa più maturità e consapevolezza su quanto sia difficile e faticoso questo lavoro che comunque dà impagabili soddisfazioni. I ricordi più belli sono le nuove amicizie ed avere avuto l`onore di conoscere delle belle persone come i Lordi e loro crew. Ci sono in gioco sensazioni ed emozioni difficili da spiegare che solo chi le ha provate può capire, ed avremo ancora più voglia di fare e di rifare un tour, sicuramente avremo qualcosa da raccontare ai nostri nipoti ed ai nostri figli in futuro.
Prima di concludere, visto che siete un band che non ama stare con la mani in mano, una volta tornati in patria quali saranno i progetti futuri?
Bisogna battere il ferro finché caldo, stiamo già lavorando al nuovo album ed alla organizzazione di nuove date, speriamo che il tour ci apra le porte a nuove opportunità e… ci saranno altre novità, ma per ora non diciamo nulla… work in progress.
Molto bene, vi ringrazio per il tempo che vi avete concesso, vorrei che concludeste voi l’intervista, lasciando come di consueto un messaggio ai nostri lettori ed ai vostri fans.
Ringraziamo per questa intervista lo staff di Metal In Italy.
Ai fan possiamo dire che il tour è una grande esperienza per chi vuole fare questo mestiere, un grande passo da fare con coscienza, passione e determinazione. Non è un lavoro facile e per farlo bene è in dispensabile investire su se stessi e sulla band con costante determinazione. Secondo noi le due cose fondamentali sono arrivare preparati musicalmente e personalmente per guadagnarsi il rispetto di coloro che hanno più esperienza e dei fans.