Il genere Deathcore non è molto diffuso in Italia, ma all’estero annovera band molto apprezzate a livello mondiale. Purtroppo conta anche numerosi haters, ne abbiamo parlato con i pescaresi Insane Therapy, autori qualche mese fa di “The Decline Of The Human Race” (leggi qui la recensione), uscito per Sliptrick Records.
Benvenuti su Metal In Italy! Come di consueto sulle nostre pagine vi chiedo di presentarvi ai nostri lettori, citando quelle che sono le tappe fondamentali degli Insane Therapy.
Ciao a tutto lo staff di Metal In Italy!! Gli Insane Therapy sono una band Deathcore, di Pescara. Nell’estate del 2010 abbiamo registrato il nostro primo EP “Veil Of Silence”, un misto tra sonorità Metalcore e Deathcore con il quale abbiamo iniziato a farci conoscere nel panorama underground italiano, ricevendo ottime recensioni sia in Italia che all’estero. Nel 2011 siamo stati contattati dalla Extreminal, una webzine-distro turca, con la quale abbiamo prodotto uno split-album dal nome “Dehumanization” in collaborazione con la Arizali Notalar Records e insieme ad altre band death metal Turche; le copie fisiche dello Split-Album sono state distribuite in Turchia e in Italia. Nel 2013 dopo un periodo di pausa a causa di problemi di line-up entra nella band il bassista Andrea Giordano (ex Sawthis, ex Nibelheim) con cui iniziamo la registrazione del nostro primo full lenght album presso gli Underoom Studios. Nell’estate 2014 gli Insane Therapy firmano un contratto con Sliptrick Records la stessa etichetta di gruppi come Thell Barrio, The Vendetta etc..
Il nuovo album “The Decline Of The Human Race” è uscito il 26 Settembre 2014 via Sliptrick Records, a nostro avviso ha un sound più maturo, riff più elaborati, linee vocali estreme e un’impronta decisamente più Deathcore e brutale rispetto al lavoro precedente
“The Decline Of The Human Race” è una violentissima mazzata in pieno volto, come sono nati i brani che ne compongono la tracklist? Si tratta di idee sviluppate in comune o di spunti provenienti da singoli musicisti?
Grazie della violentissima mazzata in pieno volto!! Questo è il genere di cose che ci piace sentire!! I brani nascono nella nostra sala prove/porcile, un appartamento con pareti completamente tappezzate di materassi e una puzza perenne di muffa che ti entra nell’anima…questo ambiente ha influenzato molto il nostro umore e quindi anche il nostro songwriting, rendendolo sempre più brutale e mirato all’impatto che il brano deve dare durante i live.
Si parte dai riff di chitarra di Emilio e Moreno per poi sviluppare tutti insieme il resto, successivamente registriamo i brani in una pre-produzione che continuiamo a modificare fino a quando non ci viene da dire “NGULO CHE BOTTA” a quel punto ci scoliamo tante birre al circolo di fronte la sala prove e chi s’è visto s’è visto…
Ho ascoltato tutto l’album diverse volte e ne ho apprezzato ogni singola traccia, trovo che all’interno della band vi sia un grande affiatamento, i pezzi sono carichi di soluzioni ritmiche tritaossa, a vostro avviso quali sono i vostri punti di forza?
Il nostro punto di forza è essere affiatati e uniti sia come band che come famiglia e penso che lo riusciamo a trasmettere bene sul palco, questo influisce anche sul songwriting che è molto istintivo e diretto.
Pensando alla grande adrenalina che scaturisce da “The Decline Of The Human Race”, cosa succede durante le vostre esibizioni dal vivo? Un massacro, immagino…
Esatto un bel massacro, puntiamo tutto sul live show! Il nostro obbiettivo e cercare di coinvolgere ogni singola persona dal più timido che si nasconde all’angoletto per paura del pogo fino quello che è capitato li per caso, con tanta o poca gente suoniamo con la stessa carica e adrenalina. Succedono spesso cose molto bizzarre… ma la cosa che preferiamo è quando la gente che ci fa i complimenti per la performance e per la musica, è gente che non ascolta il nostro genere musicale oppure non ascolta proprio niente di Metal, Hardcore e derivati, ma si è divertita lo stesso!
Quali sono le band che influenzano maggiormente il vostro songwriting? La scena deathcore è popolata da tantissimi gruppi molto validi, sebbene in Italia non sia un genere molto diffuso…
Le band che influenzano maggiormente il nostro songwriting sono: Suicide Silence, Whitechapel, Thy Art Is Murder, Carnifex, Despised Icon, Lamb Of God, Emmure, Black Dahlia Murder etc… Il genere non è troppo diffuso in Italia e c’è anche molta ignoranza in merito oltre agli haters, però essendo il Deathcore un misto di sonorità death metal e Hardcore, questo permette di esibirci in molti contesti diversi tra loro, suoniamo in eventi death metal, in eventi hardcore oltre a quelli più vicini al nostro genere e ci stiamo sempre bene.
Vi pongo una domanda un po’ rompiballe, cosa rispondete a tutti gli haters che denigrano il deathcore, descrivendolo come una ripetizione degli stessi schemi compositivi? (volendo essere gentili con le parole). Ovviamente io sono una amante del genere e non lo reputo noioso e ripetitivo…
Come il nome di un nostro pezzo diciamo FUCK YOU ALL!! A parte gli scherzi ogni genere di musica ha degli schemi compositivi e delle sonorità che lo identificano, così come in ogni genere ci sono band che li seguono pari pari a volte in maniera anche forzata. Per esempio: che Thrash Metal sarebbe senza tupatupa? Che black metal sarebbe senza blast beat? Che progressive metal è senza un tempo dispari? Che deathcore è senza manco un breackdown?? Penso che sta ad ogni band partire da un genere musicale per poi inserire la propria personalità nei brani e in questo modo che nascono anche nuovi generi ed è in questo modo che non muore la musica… il discorso in merito sarebbe ancora molto più lungo e complesso ma non vogliamo annoiare i lettori! Ritornando a noi invece, noi siamo solo dei cafoni semplici a cui piace comporre liberi, divertirci e fare casino dal vivo, se ci sono degli Haters che ci odiano e ci dicono male, meglio così…ancora più pubblicità per noi.
WE LOVE YOU HATERS!!!
Torniamo al vostro album. Da cosa scaturisce il “declino della razza umana”? Quali sono le ragioni che stanno contribuendo a tale declino?
Il concetto dell’album è che rinunciare alla propria personalità andando a seguire gli stereotipi della società odierna, basata sulla superficialità dell’apparire, porta alla distruzione dell’individualità e quindi al concetto che ciò che è diverso è sbagliato e questo in una comunità che si autodefinisce “progressista, aperta, civilizzata e moderna” è un controsenso. Da questo deriva anche l’artwork dell’album dove in copertina c’è una ragazza con delle line disegnate sul viso prima di un’operazione chirurgica e dentro il cd c’è lei dopo l’intervento con il viso sfigurato. Per noi quindi il declino della razza umana inizia quando si va a distruggere la singolarità e la particolarità di ogni persona. Questo fatto va ad influire su come affrontiamo un periodo di crisi come questo, sul nostro reagire rimanendo fermi immobili mentre il mondo va a pezzi a causa del sistema corrotto, della malapolitica, delle menzogne e dell’omertà. I nostri testi sono un urlo di rabbia contro tutto questo per combattere l’inerzia e continuare a reagire.
Sappiamo che in Italia la scena estrema è molto penalizzata, voi avete un contrato con la SliptrickRecords, una etichetta internazionale, questo vi ha permesso di ottenere consensi all’estero?
Si, l’etichetta sta svolgendo un ottimo lavoro, questo ha contribuito ad effettuare molte vendite del merchandise e dell’album all’estero, riceviamo molti ordini tramite il nostro offical store su bigcartel senza contare quelli che riceve l’etichetta tramite il suo canale, quindi per ora ci possiamo ritenere molto soddisfatti.
Parliamo del vostro futuro. “The Decline Of The Human Race” è uscito già da un po’, avete in programma qualcosa di nuovo? Cosa avete in cantiere per il 2015?
Oltre alle prossime date italiane, abbiamo in programma un tour europeo, la realizzazione di altri music video, e stiamo già scrivendo i brani del prossimo album…ah forse puliremo per la prima volta dopo 4 anni la nostra sala prove!
Benissimo, l’intervista è conclusa. Vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato. Lascio a voi le ultime parole, un messaggio da lasciare ai nostri lettori. A presto!
Grazie a voi per il tempo che ci avete dedicato, per la disponibilità e complimenti per il lavoro che svolgete!!! Cari lettori supportate la scena musicale underground, supportate le webzine e tutte le organizzazioni che danno spazio a band emergenti! In Italia ci sono tanti gruppi undergound con molto talento, noi probabilmente rientriamo in quelli, quindi venite a sentire i concerti e supportiamo insieme questa scena!
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