Dopo la release dell’EP “Heavy Lies the Crown” dello scorso anno, i Bloody Unicorn tornano con un primo singolo stand-alone intitolato “Make Me Your Villain”,accompagnato da un lyric video di Andrea Mantelli. L’artwork è della bravissima illustratrice Kre Fenrir Art, che ha dato la giusta immagine alle parole.
Il singolo presenta per la prima volta il nuovo bassista Ivano Lo Iacono e celebra l’entrata come componente fisso del chitarrista Stefano Mancini, entrambi componente forte delle tinte sonore di questo nuovo brano.
Di seguito i commenti della band:
“Make Me Your Villain è la prima canzone in cui ho contribuito attivamente alla composizione, al di là delle linee vocali e dei testi. Credo che sia il nostro punto di svolta e non vedo l’ora di farla ascoltare al pubblico!”. – Irene ‘Eva’ Scapin
“Quando ho iniziato a scrivere le parti di chitarra e orchestra per un nuovo pezzo dei Bloody Unicorn, è stato un po’ come tornare a essere quel bambino alla sua prima lezione di musica tanti anni fa. Soprattutto, ho cercato di divertirmi e di far divertire i miei compagni di avventura senza pensare troppo agli aspetti tecnici. Non vedo l’ora di condividere la nostra musica anche con voi” – Lorenzo Telve
“Questo pezzo accenna a un’impronta precisa e definita di quella che è l’attuale “chimica” della band. Una cosa non è cambiata: la voglia di spaccare ai live! E qui la si può sentire!
Sarà un anno pieno di sorprese!”. – Michael Callegaro
“Make me your villain è stato il primo pezzo che ho composto per i ragazzi. È un brano che mostra il lavoro che Bloody Unicorn ha maturato negli ultimi anni, e per quanto mi riguarda è stato un ottimo biglietto da visita, sia per me che per chi ascolterà le nuove proposte che la band è pronta a mostrare” – Ivano Lo Iacono
“Già dai primi demo di Make Me Your Villain, mentre scrivevo le linee soliste del pezzo, mi era molto chiaro che si sarebbe trattato di una rottura con il passato di Bloody. Un cambio di passo che, spero, dia una visione più chiara di chi sono i Bloody Unicorns del 2024 e di dove vogliono andare” – Stefano Mancini
