“Una volta a Montreal, nel 1988, feci una cosa che passò alla storia come “Lo spurgo supersonico di Tom”. C’era un happy hour della serie “paghi uno bevi due” e noi eravamo lì a tracannare birra.
Uscii fuori dal locale e sentii lo stomaco che mi si rimescolava. Per terra era tutto pieno di neve, così dissi: “State a vedere”. Aprii la bocca e vomitai sulla neve, che iniziò a sciogliersi.
Facemmo qualche metro e feci: “Ragazzi state a guardare”. Insomma, feci una pila di vomito alta più di un metro. Gli altri non credevano ai loro occhi e mi dissero: “Fallo ancora! È incredibile”.
L’ultima volta che feci una cosa così schifosa fu in Giappone, ed ero nella mia stanza d’albergo. Mi spaventai perché mi risvegliai nel letto in mezzo a un lago di vomito. Pensai: “Ma che cazzo è sto tanfo?”. Poi mi resi conto che ero io e pensai: “Accidenti, è successo mentre dormivo”.
Me la feci sotto perché non tutti quelli a cui capita una cosa del genere poi si risvegliano”.