Home Interviste Enzø: “Rappresentiamo l’asino rumoroso che desidera farti riflettere mentre sorridi”

Enzø: “Rappresentiamo l’asino rumoroso che desidera farti riflettere mentre sorridi”

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Gli ENZØ tornano con un nuovo album, “Noisy Ass Makes You Smile”, un lavoro che combina ribellione, ironia e caos, riflettendo il loro approccio musicale unico e anticonvenzionale. Con distorsioni audaci, testi provocatori e una dose di humor dissacrante, il disco si presenta come una vera dichiarazione d’intenti, un invito a vivere, urlare e resistere. Dai ritmi ipnotici di Gimme A Reason alla profondità poetica di Should Be Better, fino alla provocatoria chiusura con Everything Is Better Than God, gli ENZØ ci accompagnano in un viaggio sonoro che unisce riflessione e pura energia.

In questa intervista esclusiva per Metal In Italy, la band ci racconta il processo creativo dietro l’album, la scelta del titolo e delle tracce, e cosa aspettarci dai loro live, promettendo che il caos e l’energia non mancheranno mai. Scopriamo insieme il mondo degli ENZØ e il loro ciuccio spaziale, pronti a strapparci un sorriso anche nei momenti più difficili.

Il titolo del disco, ‘Noisy Ass Makes You Smile’, è molto particolare. Come siete arrivati a questa scelta?

Ciao! Prima di tutto grazie per l’intervista.
Il titolo del disco è venuto fuori spontaneamente come la maggior parte delle cose che ci riguardano. Ci piaceva la dualità del significato della parola ASS, che vuol dire sia culo che asino. Noi rappresentiamo l’asino rumoroso che desidera farti riflettere mentre sorridi, di contro un culo scorreggione, per quanto possa essere imbarazzante, fa sempre ridere :-D.

Cosa rappresenta per voi il messaggio principale di questo album?

Viviamo in un mondo in costante cambiamento, sempre sull’orlo di una crisi umanitaria o economica, siamo in balia di eventi che corrono come dati sul pc di un broker di Wall Street, questo ci sta portando via giorno dopo giorno quella umanità di cui tanto ci vantiamo. Il messaggio degli Enzø vuole essere un urlo di resistenza, un invito a resistere al declino morale che il sistema neoliberista tanto ama. Vogliamo sostituire il produci/consuma/crepa con il balla/urla/vivi.
Forse è un po’ arrogante e utopico pensare che un misero disco di una band semisconosciuta possa innescare un cambiamento ma noi vogliamo farlo lo stesso, perché ci va così e perché crediamo che sia necessario ribellarsi a quello che non va.

Come descrivereste il suono generale del disco e come si differenzia dai vostri lavori precedenti?

Un cantiere con una crisi esistenziale bombardato da B52 infernali.
Il suono non si discosta molto dai lavori precedenti. Sicuramente è migliorato moltissimo grazie alla maestria di Filippo Buono ai Monolith Recordings.

Ci sono brani nel disco che hanno avuto una gestazione più lunga o difficile? Se sì, quali e perché?

No. Tutti i brani degli Enzø seguono sempre lo stesso iter: improvvisiamo, registriamo, riascoltiamo, prendiamo quello che è buono, arrangiamo e chiudiamo il pezzo. I testi vengono spontanei, sembra quasi che la musica ci detti cosa scrivere. Forse è lo spirito di Enzø, il nostro ciuccio spaziale, che ci sussurra cosa urlare.

Quali sono stati i principali ostacoli che avete affrontato durante la registrazione di ‘Noisy Ass Makes You Smile’?

Nessuno. Lo abbiamo registrato in un giorno e mezzo in presa diretta. Dovevamo farlo in tre giorni, ma la voglia di vederlo realizzato ha preso il sopravvento. Inoltre, abbiamo avuto la fortuna di lavorare con Filippo Buono presso i suoi Monolith Recordings, che oltre ad essere un amico di vecchia data e anche un professionista incredibile, quindi eravamo a nostro agio.

Parliamo della tracklist: ci sono dodici brani. Come avete deciso l’ordine e c’è un filo conduttore che lega le canzoni?

Anche in questo caso, abbiamo seguito l’istinto e le sensazioni. Avevamo solo due punti fissi, iniziare con WAH e finire con EVERYTHING IS BETTER THAN GOD. Poi la stessa voce pazza che ci detta i testi ci ha suggerito la scaletta.

C’è una canzone che considerate più rappresentativa del disco o del vostro percorso musicale?

Crediamo sia WAH. Infatti, è stata scelta come singolo per anticipare il disco con tanto di video “fatto in casa”. La struttura minimalista, il testo che è un sunto di quello che è presente negli altri pezzi, rappresentano a pieno la nostra filosofia sia come musicisti che come essere umani.

Il disco si chiude con ‘Everything Is Better Than God’. Come mai avete scelto questa traccia come chiusura?

Perché volevamo chiudere con una provocazione. Perché la gente continua a rifugiarsi in amici immaginari pur di non affrontare la realtà, utilizza la divinità per giustificare tutte le mostruosità che vengono commesse, e allora gli Enzø ti cantano che ogni cosa è meglio di dio, persino tu! Ma non montarti la testa, sei migliore solo perché sei reale.

La copertina dell’album è ricca di dettagli surreali e colori accesi. Potete raccontarci il significato dei vari elementi, come l’asino sorridente e il mondo in fiamme?

La copertina è stata realizzata da Maria Caruso (instragram: moofdesign), un’illustratrice di Benevento. La nostra richiesta è stata di realizzare una copertina che rappresentasse tutto quello che era presente nel disco, quindi le sono stati inviati i testi, le abbiamo raccontato quello che ci passa per la testa e poi il suo genio ha fatto il resto. Noi siamo super entusiasti e orgogliosi della copertina. Ovviamente, invitiamo tutti a individuare gli elementi che ci sono in copertina e cercarne di coglierne il significato, poi magari scriveteci.

Ci sarà un tour per presentare l’album? Se sì, cosa possiamo aspettarci dai vostri live?

Siamo appena rientrati da un mini tour di 6 date. Abbiamo suonato a Benevento, per il release party, a Napoli, a Pinerolo, a Torino, a Vicenza e a Roma. Stiamo pianificando le prossime date per la primavera/estate. Potete seguirci sui social per aggiornamenti. I nostri live sono sicuramente molto più rumorosi del disco. Cerchiamo, nonostante la veneranda età, di trasmettere tutta l’energia che abbiamo senza lasciarne neanche un po’ per noi.
Rinnoviamo i ringraziamenti per l’intervista e speriamo di vederci in giro a farci delle grasse risate alla faccia di questo mondo che sta andando a rotoli ma che vale la pena salvarlo nonostante tutto. Stay ciuccign*