Quinto album in studio per i Mastercastle, la band ligure capitanata dal mai domo Pier Gonnella (già chitarrista in passato di Labyrinth, Necrodeath, Odyssea).Parlare di maturazione per un musicista come lui potrebbe sembrare senza dubbio azzardato ma signori, qui ci troviamo di fronte al classico disco “totale”.
La mia mente torna indietro a metà anni ’90, quando il metal di ispirazione neoclassica ed in generale il power metal godeva di fama internazionale. Stratovarius, i primi Nightwish, i Rhapsody (senza fire!) e compagnia bella dominavano in lungo e largo la scena europea (e, ovviamente, giapponese): perché questo flashback? Perché sto semplicemente pensando a quale impatto avrebbe avuto questo disco sulla suddetta scena. Ma attenzione però, con questo non voglio asserire che la band propone lo stesso tipo di musica, sarebbe molto riduttivo e banale. Sono le stesse basi da cui si parte, ma i liguri sono andati oltre. Le radici di metal neoclassico si combinano alla perfezione con rocciose canzoni hard rock (Naked, Pirates) e dal ritornello facile e “ficcante” (la travolgente opener “The castle “, “Venice” o la bellissima title track “Enfer”).
Non si disperino gli amanti dei virtuosismi, i funambolici assoli del buon Pier sono presenti in tutto il disco e in “Throne of Time” o la strumentale “Coming Bach” (riferimento a Johan Sebastian non casuale!) troveranno pane per i loro denti! Ottima la performance di tutti i componenti della band: la sezione ritmica è spaventosa, le tastiere sono affidate ad un ospite di lusso quale Andrea De Paoli (non c’è bisogno di presentazioni ma per chi avesse vissuto su Marte gli ultimi vent’anni ricordiamo Labyrinth,Shadows of Steel ecc..).
Intensa, energica e ricca di passione è la performance di Giorgia Gueglio, interprete perfetta del viaggio oscuro che lei stessa ha creato (autrice di tutti i testi). “Enfer De La Bibliothèque Nationale”, pur non essendo un concept, è un viaggio nelle storie narrate ma mai lette, un tuffo in un passato che veniva nascosto in angusti angoli di biblioteche parigine. Scrittori famosi ed irriverenti con la paura che potessero essere “fastidiosi” ai benpensanti dell’epoca (periodo Napoleonico) venivano confinati appunto nell’ “Enfer”. Alcune storie fortunatamente cambiano e con gli anni vengono a galla: chissà come si sarebbe evoluta la storia dei Mastercastle in quei famigerati anni ’90 di cui sopra…
Ma ora basta pensieri, basta flashback! “Enfer De La Bibliothèque Nationale” è il presente… e non è poi così male, anzi!