Tre musicisti, tre ragazzi con il cuore negli anni ’90, quelli del Grunge dei Pearl Jam e dei Nirvana, gli Acid Muffin debuttano sulla lunga distanza con “Bloop” e si viene catapultati direttamente in quegli anni.
Non solo Grunge, anche una grossa dose di (post)Rock emerge dalle dodici tracce contenute nell’album, c’è tanta energia che si alterna a momenti melodici ed intimi, creando così una gradevole alternanza tra sensazioni differenti. “Bloop” è comunque un quadro dai toni grigi, malinconici e sofferti, degni compagni di un lungo viaggio o di momenti di raccoglimento interiore. Non si tratta sicuramente di un disco rivoluzionario, perché gli Acid Muffin non vogliono di certo inventare qualcosa di nuovo, ma riescono a coinvolgere l’ascoltatore, il loro pregio è sicuramente quello di toccare l’anima.
Tre musicisti, dicevamo: chitarra e voce, basso e backing vocals, batteria, una formula semplice che si riflette in una struttura altrettanto semplice e lineare, perché i Nostri non mirano a stupire con tecnicismi strumentali, ma cercano piuttosto di dar vita a brani dal forte impatto emotivo, com’è giusto che sia per il genere proposto.
È difficile scegliere uno o più tracce da citare, perché “Bloop” è un percorso costituito da diverse tappe, ma che conduce ad una sola meta, partendo da “Down To You” fino a “Smoking My Little Soul”, passando per “The Last Illusion” e l’energica “Turning And Suffering”.
Gli Acid Muffin sono al debutto sulla lunga distanza, ma hanno diversi anni di esperienza alle spalle, una demo nel 2012, un Ep l’anno successivo e soprattutto tanta strada e tanti palchi. La dimensione live rivive anche su disco, sia a livello di resa sonora che compositiva, un punto sicuramente a favore della band.
“Bloop” è un album onesto, ben suonato, ben strutturato, grazie soprattutto a linee melodiche che rimangono impresse nella mente, gli Acid Muffin sono sulla strada giusta!