E’ come se il tempo non fosse mai trascorso.
E’ come se il tempo si fosse fermato al 2014, all’uscita di “A New Dawn Ending”, quando gli Ancient Bards ci hanno regalato pezzi come quel capolavoro di “In My Arms” oppure l’epico duetto con Fabio Lione in “The Last Resort”.
Può sembrare una cosa negativa?
No, non lo è.
Gli Ancient Bards ci insegnano come sia possibile riuscire ad evolversi, raggiungere vette di perfezione stilistica sempre più alte, pur rimanendo fedeli a quella che è la loro anima, regalandoci un lavoro, “Origine” (- ascolta -) che più che un disco sembra un libro magico.
Ne è valsa la pena quindi aspettare il lavoro meticoloso del maestro Daniele Mazza, degno discepolo di Luca Turilli e scommessa vincente (già vinta, in realtà) dell’symphonic tricolore, anche perchè accompagnato dalla voce della meravigliosa Sara Squadrani e da musicisti che confezionano il pacchetto della perfezione.
Ricordiamo che per quest’album i Bardi romagnoli hanno chiesto aiuto al popolo di Musicraiser, ottenendo uno strepitoso successo in pochissimo tempo. Poche le campagne di crowdfunding a livello mondiale che possono vantare una risposta da parte del pubblico così immediata ed efficace.
E con “Origine” gli Ancient Bards hanno ripagato la fiducia di chi, a scatola chiusa, già sapeva che sarebbe stato un gioiello della discografia italiana, pronto per essere esportato ovunque ci sia un pubblico affamato di epic.
– VIDEO DEL GIORNO: “Light” degli Ancient Bards