We Will Be Stuck Here Anyway è il nuovo singolo degli ASYAB, uscito il 28 febbraio: un brano sospeso tra malinconia e tensione, dove ogni slancio in avanti sembra destinato a spegnersi prima di compiersi del tutto.
La traccia si apre con il suono di un glockenspiel, che disegna una melodia fragile, poggiata su synth avvolgenti, evocando un senso di distanza e isolamento. La batteria entra con un groove minimale ma deciso, mentre il basso traccia linee sottili, senza mai imporsi, come se cercasse un varco che rimane sempre fuori portata. L’evoluzione del brano è una progressione senza esplosione, un crescendo che non trova mai una risoluzione, è restare fermi pur desiderando muoversi. La tensione si addensa nel lavoro ritmico: il beat elettronico si intreccia con una carica serrata di batteria su timpano e rullante, creando un’alternanza ipnotica che sembra voler scuotere il brano, spingerlo avanti, ma finisce per incastrarsi in una ripetizione ossessiva. Un andamento ciclico sempre sull’orlo di un’esplosione che non arriva mai.
Raccontano gli Asyab: “We Will Be Stuck Here Anyway – Saremo bloccati qui comunque” è una dichiarazione che risuona a più livelli: a livello personale ed emotivo, rappresenta il terrore di essere intrappolati nelle proprie abitudini, anche quando si prova a cambiare. Ogni tentativo sembra riportare al punto di partenza, come se esistesse un limite invisibile invalicabile. In ambito relazionale, il brano evoca la sensazione di ripetere gli stessi errori, di ritrovarsi sempre nelle stesse dinamiche nonostante la volontà di fare diversamente. Ma il senso di immobilità diventa ancora più pesante quando lo si estende al livello sociale e politico: anche quando sembra esserci una spinta al cambiamento, tutto si riassesta sulle solite strutture, le stesse ingiustizie. Il brano traduce questa condizione di prigionia ciclica in un suono che cresce, si espande, ma non si libera mai del tutto, lasciando l’ascoltatore in bilico tra il desiderio di rottura e l’inquietante consapevolezza che, forse, non ci si muoverà mai davvero.
We Will Be Stuck Here Anyway è il secondo dei quattro singoli in uscita tra il 2024 e il 2025, dopo Do We Wanna Be a Riot pubblicato il 22 novembre e accompagnato da un video: https://youtu.be/5n3YWp3BNn4
Quattro brani-manifesto che raccontano l’essenza degli ASYAB, un duo senza confini stilistici, guidato dalla pura forza emotiva della propria musica.
Gli ASYAB nascono nel 2020 dall’incontro tra Luca Polito e Tommaso Bernacchi, con l’intento di uscire dagli stilemi classici del rock strumentale. Dopo un’intensa fase di lavoro in studio, nel 2022 pubblicano l’album di debutto, There is a place where we have never met (Sounds of Failure), dove affiancano, alla strumentazione tradizionale, drum machine, controller MIDI e tastiere.
Partiti come duo strumentale, hanno arricchito il proprio sound con sequenze imponenti, creando atmosfere che spaziano dal drum’n’bass alla synthwave, fino a influenze clubbing e downtempo. Le percussioni, pur restando al centro della composizione, vengono affiancate da bassi sintetici, arpeggiatori, pianoforti elettrici e chitarre potenti e armoniche. Il risultato è un paesaggio sonoro coinvolgente e stratificato, capace di alternare melodie ambientali a imponenti muri di suono.
CREDITI DEL SINGOLO
Audio Programming: Pour Atom Oil
Graphs: Carmen Bonsignore
Photos: Carmen Bonsignore, Alfredo Furno
Recordings: Lorenzo Amato, Cinque Quarti Music Studios
Mix and Mastering: Mauro Polito
Management: Management Russo
Etichetta: Sounds of Failure
Distribuzione: Stock-a