Gli Athanor rappresentano la frangia più conservatrice del Black Metal, quella che non ama e non segue le “mode” musicali, che crede nella propria essenza e persevera seguendo le proprie origini. Non c’è spazio per la sperimentazione, qui c’è solo devozione per morte ed occultismo, per l’eterna lotta tra il bene e il male. Abbiamo intervistato Lord Of War, chitarrista e voce della band.
Benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Gli Athanor sono una band attiva sin dal 1998,avete alle vostre spalle una lunga storia, potreste ripercorrerla brevemente citando i passaggi fondamentali?
L.O.W : Arrghhhh!!! Ne è passato di tempo dal 1998… all’epoca eravamo giovanissimi, avevamo la spontaneità e la freschezza di approccio al modo di interpretare il black metal inteso dapprima come attitudine e poi riversata sugli strumenti… ricordo che sul primo demo del 1999 nonostante non avevamo tanta esperienza sugli strumenti andavamo così dannatamente veloci e incazzati che rapidamente si è sparso in giro il nome Athanor e abbiamo iniziato a prendere contatti un po’ ovunque in ambito black metal, aggiudicandoci persino amicizia e supporto da nomi che ormai son diventati istituzionali nell’ ambito… Il nostro scopo non era diventare famosi, ma di fare musica oscura, veloce e cattiva, così col primo album “Triumph Of The Dark Power” abbiamo confermato le nostre intenzioni e l’inizio di un cammino sempre più radicato alle origini del metal estremo degli anni 80, con particolare dedizione per il black e death metal più primitivo e reale. Fino alla metà degli anni 2000 abbiamo continuato regolarmente con le produzioni e abbiamo calcato palchi su territorio europeo, vedendo pochi soldi e dormendo in umidi sottoscale o in gelide cantine su una misera coperta beccandoci malanni assurdi, ma ciò non contava, anzi era tutto perfettamente in linea con la nostra attitudine e i concerti erano il top, la gente ci supportava alla grande…per noi era il top!!! Poi è arrivato il momento in cui dei membri hanno mollato e abbiamo iniziato cambi di line up, rallentato attività live e produzioni discografiche…pensavo fosse stata la fine perché vedevo poche possibilità di portare al meglio gli Athanor ancora oltre quello già fatto, infatti tutto prese una strada diversa e il risultato fu quello che ancora è attualmente, ossia un procedere “conservatore” senza ansia o fretta di produzioni e concerti, ma allo stesso tempo essere presenti ed attivi facendoci sentire nei momenti opportuni.
Il vostro nome ha un significato ben preciso, potreste illustrarlo anche ai nostri lettori?
Athanor rappresenta il fuoco eterno, il ciclo continuo di morte e rinascita, così come lo rappresenta Ouroboros (raffigurato sul nostro primo album). Alchemicamente Athanor trasforma le nostre percezioni e sensazioni in Black Metal, è la nostra forgia.
Gli Athanor sono una band Black Metal, dal punto di vista stilistico su quali terreni poggiate le vostre radici? Quali le band che vi hanno spinto in qualche modo a dar vita a questo progetto?
Gli Athanor sono nati come black death metal band, ossia per continuare il discorso iniziato da band a cui siamo molto legati quali Venom, Hellhammer, Bathory e tutto il filone più estremo in campo death e black metal della prima metà anni 90.
Nonostante il genere abbia una connotazione ben definita, con il passare del tempo diverse band lo hanno contaminato con influenze esterne. Voi vi sentite più vicini alla tradizione?
Il nostro rallentamento in parte è stato dettato anche dallo snaturamento del genere delle origini, in quanto tante bands anche le più rappresentative hanno iniziato a “variare” con soluzioni di cui non non ci siamo mai sentiti parte e siamo rimasti spiazzati nel vedere che
sempre di più nel Black Metal qualcosa molto velocemente stava cambiando e andando in una direzione a noi ostile… La nostra poca presenza è sicuramente dovuta ad una presa di distanza da parecchie bands e seguaci delle nuove contaminazioni. In passato siamo stati criticati perché nel 2010 abbiamo fatto una pagina myspace dapprima fanpage (gestita da un nostro gran supporter), all’ epoca il myspace già era in declino e noi
lo abbiamo scelto come piattaforma per avere in tempo reale i sempre più crescenti contatti con l’estero, in quanto avere il sito ufficiale era diventato inutile e fermo come mezzo. Declinata l’era myspace stavo perdendo tutti i contatti importanti con gente in Europa e America, così un anno e mezzo fa circa ho deciso di aprire una pagina e un profilo ufficiali e riprendere tutto ciò che col tempo stava andando definitivamente perso. Tengo molto ai miei contatti specie in sud america dove si susseguono ristampe di tutta la nostra discografia sia su cassette, che su cdr e anche su cd audio…per non parlare di tutto il supporto e stima che ci arrivano nei messaggi. Personalmente non ho un profilo facebook, né come artista, né nella vita privata, perché non mi importa nulla di come si evolve o involve la società, ma per gli Athanor è stata una scelta azzeccata per riprendere e continuare a collaborare con gente realmente interessata alla band in specifico all’ estero. Non ho nessun problema a condividere una foto, un post o un messaggio con chi mi va a genio, delle critiche e dell’indifferenza a noi non importa, non siamo in gara con nessuno e non cerchiamo super etichette di produzione o un supporto di massa. Ci basta sapere che chi ci supporta, anche se in pochi, lo fa con l’anima. In italia abbiamo pochissimi amici in ambito Black Metal, ma quei pochi sono veramente come fratelli.
Dal punto di vista delle liriche, ci sono argomenti che trattate con maggior frequenza nei testi?
Le nostre tematiche sono sempre state e saranno sempre le stesse. Il tema della morte e l’occultismo, l’eterna guerra tra il “bene” e il “male”, le atmosfere dei vecchi films horror e nulla di legato alla società o alla politica. I nostri testi non sono mai stati schierati su ideologie umane. Siamo dediti e interessati solo alla nera battaglia sonora ultradimensionale.
Parliamo della vostra produzione discografica. Ci sono delle novità in arrivo? Qualche release che presenterete nei prossimi mesi?
Come accennato prima, anche se non risaputo ai più, siamo in contatto con etichette che di continuo anche a tirature lmitate ristampano tutti i nostri lavori anche con l’aggiunta di nuove vesti grafiche, disegnate apposta per noi, riedizioni con bonus tracks e forse qualche lavoro verrà
stampato anche su vinile. In più sta per uscire la prima raccolta ufficiale per la Mercyful Hell Prods, che include brani di tutta la nostra discografia dagli esordi ad oggi. È in stampa anche la nuova edizione di “666% Necrotic Black Metal”, con grafica e booklet ridisegnati a mano da un artista di Lima (Perù) e proprio in questi giorni stiamo vedendo di tirare fuori un nuovo single che sarà un’ulteriore sorpresa, in quanto sarà un brano ancora più ruvido e ripugnante di tutto ciò che abbiamo fatto fin ora… Il brano è intitolato “Of Your Sacrifice” e spero riusciremo a presentarlo ufficialmente sul nostro canale youtube il prima possibile. Con questo brano puntiamo a dividere ancora di più la massa, per i patiti del genere più marcio e ferale sarà una gradita sorpresa, per gli altri sarà un’ulteriore presa di distanza!!! Aaarrrghhh!!!
Bene,l’intervista è terminata. Ti ringrazio per il tempo che mi hai concesso…come di consueto l’ ultima parola spetta a te, lascia un messaggio ai nostri lettori. A presto!
Grazie a Metal in italy per lo spazio concessoci e ricordo a tutti che il fuoco dell Athanor è eterno…we are the burning flames of mighty Athanor!!! Joyn us!!! The fire walk with us!!!