Ambientazione fantasy per il debutto sulla lunga distanza degli Avoral, “War Is Not Over” è un fulgido esempio di Folk Metal con tinte Power, Epic e Thrash, un caleidoscopio di emozioni che pervadono ogni singolo brano.
L’album rappresenta concettualmente un prima parte di narrazione della storia di Oberon, un personaggio immaginario che si ispira direttamente al maestro del fantasy Tolkien, di questi vengono narrate alcune vicende che partono dalla sua infanzia, passando per l’adolescenza, fino ad arrivare alla sua condizione attuale, un viaggio che descrive vicende e peripezie con l’introduzione di personaggi comprimari e secondari.
Lo scricchiolio di legna ardente, dei passi, una porta che si chiude, questi rumori di fondo segnano l’inizio di “Ivory Gates”, la narrazione può avere finalmente inizio: i ritmi sono subito sostenuti e la maestosità delle atmosfere prende subito il sopravvento. A sottolineare questo aspetto ricordiamo che hanno preso parte alla registrazione anche Maurizio Cardullo (Folkstone) a flauti e cornamuse, Laura Brancorsini (The Clan, ex Furor Gallico) al violino, Simone Malan (Henderwyd) al violoncello e Davide Valerini (Obsolete Theory) alle hardcore vocals.
“Unwanted Treason” fa a meno degli strumenti sopra citati, ma non per questo l’epicità del sound degli Avoral sembra risentirne più di tanto, merito delle progressioni di accordi e dei fraseggi di Ged e Samael alle chitarre, che sostengono il cantato corale di Frank. In “Take The Power” si ha la sensazione di trovarsi nel bel mezzo di una battaglia, argomento trattato nel brano, i ritmi forsennati non concedono riposo ai guerrieri impegnati nella lotta, di pregevole fattura il tema melodico principale. Gli strumenti ad arco tornano ad essere i protagonisti del songwriting degli Avoral in “I’ll Rise Again” ed ecco che nuove ambientazioni tenebrose tornano a materializzarsi nell’immaginario dell’ascoltatore. “Dark Caves” è invece un brano strumentale, qui i musicisti possono dare pieno sfogo alle loro doti tecniche, riuscendo sia a creare atmosfere di grande impatto che momenti più Heavy. “Journey To The Glory” ci racconta dell’arrivo in un porto del personaggio principale: è Oberon, il quale, dopo tre anni da quando era stato ferito a morte, decide di intraprendere un lungo viaggio alla scoperta di sé stesso e delle sue capacità, la nave è pronta a salpare. E’ così che la conclusiva “War Is Not Over” non è la conclusione del viaggio, ma la consapevolezza che gli eventi passati hanno profondamente minato l’esistenza di Oberon, il quale si sente ancora legato al suo lato più oscuro, la sua guerra non è ancora giunta al termine.
“War Is Not Over” è un album ben fatto, che pur rimanendo fedele ai capisaldi del genere, riesce comunque ad appassionare, merito della capacità degli Avoral di intessere complesse trame melodiche di grande impatto e resa sonora. Consigliato agli amanti del genere.