Un album davvero convincente quello dei Blinding Sunrise, fautori di un Metalcore molto pestato che ci regala anche piacevolissime aperture melodiche, grazie all’alternanza tra voce growl maschile e clean femminile.
“This World Won’t Listen” è una release molto ben congegnata che, pur aderendo ai canoni dello stile citato, riesce comunque ad entusiasmare ed a porsi come un prodotto di respiro sicuramente internazionale. Dal punto di vista strumentale giocano un ruolo decisivo le chitarre, grazie a riff melodici accattivanti e potenti breakdown, elementi canonici.
Nelle parti più pestate impossibile non pensare a band quali Chelsea Grin ed Upon This Dawning, esponenti di spicco e paragoni di pregio per il combo ragusano, a queste fanno da contraltare le aperture melodiche e distensive della cantante Francesca Eridda. Il suo timbro acuto riesce ad integrarsi perfettamente sia con il tappeto musicale sottostante che con i growlings di Mattia Giuffrida.
Dal punto di vista vocale c’è da dire che le linee disegnate dalle due voci presentano affinità nei diversi brani, per questo sarebbe sicuramente auspicabile una maggiore dinamicità in questo senso, soprattutto perché le capacità ci sono e si sentono.Apparentemente nulla di nuovo sotto il sole, ma per i cultori del genere non sarà certamente così, perché se lo stile rientra nello standard, sono le soluzioni create dai Blinding Sunrise a risultare interessanti.
Difficile chiamare in causa un brano, perché tutte le composizioni mantengono costantemente alta la tensione, anche se la presenza di qualche episodio di spicco avrebbe contribuito a rendere “This World Won’t Listen” ancora più intrigante.
In conclusione possiamo dire che i Blinding Sunrise hanno svolto egregiamente il compito, hanno al loro arco diverse frecce, ma c’è bisogno di lavorare ancora di più sulla diversificazione della proposta. Ovviamente questo non significa che l’album non sia meritevole, è proprio quando le potenzialità ci sono, e sono evidenti, che alzare ancora di più l’asticella è d’obbligo.