Home News Blue Hour Ghosts: “Suonare in casa è come sostenere l’Esame di Maturità!”

Blue Hour Ghosts: “Suonare in casa è come sostenere l’Esame di Maturità!”

SHARE

Suonare davanti al pubblico di casa è sempre più impegnativo che altrove. Ci si sente con tutti gli occhi addosso e l’emozione è maggiore.
Lo ben sanno i Blue Hour Ghosts, alternative band di Modena, che lo scorso fine settimana si sono esibiti con i Klogr sul palco de La Tenda. Una serata speciale, dedicata all’impegno degli attivisti di Sea Shepherd.

L’intervista a Diego Angeli, chitarrista.

Ciao Diego, benvenuto sulle pagine di Metal In Italy! Il vostro album è uscito da poco più di un mese, ha già ottenuto ottimi consensi di pubblico e critica. Siete soddisfatti per i risultati raggiunti fino ad ora? Vi sareste aspettati un’accoglienza tanto calorosa?
Ciao Stefano e grazie del benvenuto! Sì, dobbiamo dire che l’ultimo mese è stato piuttosto intenso per noi… tra l’uscita del disco, impegni promozionali e preparazione delle date live abbiamo pedalato parecchio, ma ne è valsa e ne sta valendo la pena! Come ogni band che registra il proprio album di debutto, eravamo già molto orgogliosi del risultato ottenuto in studio, e credevamo tanto nelle nostre canzoni, ma onestamente l’accoglienza che stiamo ricevendo ci sta stupendo moltissimo e, inutile negarlo, ci riempie di contentezza. In tutto questo, dobbiamo molto ai ragazzi della nostra etichetta Buil2Kill Records (Nadir Promotion), perché stanno svolgendo un lavoro di promozione completo e ad ampio spettro. E noi ci stiamo senz’altro godendo il momento, ma al contempo stiamo continuando a lavorare duramente per far sì che sia solo l’inizio!

Tra l’altro avete preso parte anche alla prima edizione dello Scream It Fest, piazzandovi al primo posto. Un’altra grande soddisfazione per i Blue Hour Ghosts…
Puoi dirlo forte! Dopo mesi di inattività live, lo Scream It Fest è stata l’occasione per rompere il ghiaccio dopo l’uscita dell’album e per testare l’attuale line-up live. Accanto ai quattro membri “ufficiali” della band, ci stiamo infatti avvalendo di musicisti della scena modenese per quanto riguarda la sezione ritmica. Per queste prime date abbiamo avuto con noi sul palco Matteo “Bax” Malmusi al basso, una nostra vecchia conoscenza, e Andrea “Eternalclock” Fedrezzoni alla batteria, direttamente dai grandissimi Rain. La serata allo Scream It è stata perfetta: ottimi musicisti sul palco, e grande spirito rock’n’roll. Dobbiamo fare i complimenti per questo a Luca e Tomi per l’organizzazione! L’epilogo “vittorioso” è stata la proverbiale “ciliegina” su una “torta” già di per sé molto gustosa.

Il vostro album concilia melodie accattivanti e parti più aggressive, come siete giunti alla formulazione del sound che vi contraddistingue?

Dunque, il processo creativo dietro al nostro disco è stato piuttosto lungo e complesso. L’intenzione di creare questa forma di metal al contempo aggressivo, ma anche elegante e “godibile” da parte di un pubblico vasto era alla base del nostro progetto. Il bello è che ogni componente ha portato un po’ del suo background nella band, e così hanno trovato spazio nello stesso prodotto strutture riconducibli al progressive, melodie alternative e dark, riff aggressivi più marcatamente metal, tastiere settantiane ed elettronica moderna. Non ci stancheremo però mai di dire che l’opera fondamentale dei nostri produttori Giuseppe Bassi e Eddy Cavazza (dysFUNCTION productions) ci ha permesso di fare “addensare” tutto questo “brodo” di influenze (si vede che siamo verso Natale, parlo solo di cibo…) in quello che è risultato un sound secondo noi sufficientemente personale e identificabile. Noi amiamo definirlo “art metal”, perché l’idea di metal a cui vorremmo tendere trae ispirazione dai grandi gruppi art rock del passato e del presente (uno su tutti, i Queen), ossia quei gruppi che distillano nella forma canzone rock una moltitudine di influenze diverse, mantenendo però un marchio di fabbrica immediatamente riconoscibile, e uno stile relativamente accessibile da un pubblico vasto. Ovviamente noi siamo solo all’inizio, per cui per ora ci presentiamo come band “alternative metal”, altrimenti giustamente ci si potrebbe accusare di immodestia…

Vi siete esibiti anche a Modena, presso La Tenda, con i Klogr. Com’è andata la serata? Quali le emozioni nel suonare nella vostra città?
Anche la serata di sabato è stata fantastica: abbiamo avuto la fortuna di poter affiancare i Klogr in una occasione davvero speciale per loro, ossia la premiére del loro nuovo album. Quindi, per prima cosa un grande grazie a Gabriele e soci per averci dato questa possibilità. Poi, suonare davanti al pubblico “di casa” dà sempre un brivido in più… è come un esame di maturità. Anche senza volerlo, è normale che un po’ di tensione extra ti assalga. Per fortuna lo show è andato molto bene e siamo stati contenti di rivedere un sacco di amici, venuti apposta per assistere alla nostra performance.

Prima di lasciarci vorrei conoscere i vostri progetti futuri. Cosa c’è nel futuro dei Blue Hour Ghosts? A presto!
Il futuro immediato dei BHG vede diverse cose in programma: altre 4 date live (che saranno annunciate ufficialmente nei prossimi giorni), un nuovo lyric video (…a cura di uno a caso, ehm…) che uscirà a brevissimo, e un altro videoclip che è già a fine lavorazione. Poi, speriamo di poter riallargare la line up ufficiale nei prossimi mesi: vi terremo aggiornati. Per il futuro più a medio termine, beh, la parola d’ordine per ora è solo una: suonare dal vivo! Speriamo di poterlo fare sempre con questa continuità. Grazie mille Stefano per lo spazio che ci hai concesso, e un saluto a tutti i lettori di Metal in Italy!


La gallery del concerto del 3 dicembre scorso a Modena, a cura di Matteo Virga:

[raw]

Previous Image
Next Image

[/raw]