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Burning Black: i segreti di Eric e Dan… in attesa del Release Party!

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6 dicembre, grande festa a Padova!
Se vi trovate da quelle parti non ci sono scuse: il “Remission Of Sin – Release Party” DEVE essere il vostro appuntamento del giorno.
L’invito arriva dai diretti interessati, ovvero i Burning Black! La band, infatti, ha deciso di presentare al pubblico il nuovo album, dando una grande festa alla quale parteciperanno anche i Whispers of Fate ed Evenoire.
L’occasione è propizia per scambiare quattro chiacchiere con Dan ed Eric, rispettivamente voce e chitarra dei Burning Black.
Per voi!

Ciao ragazzi! Possiamo considerare il Release Party del 6 dicembre a Padova come una sorta di inizio di un nuovo corso per la band?
Eric: In qualche modo direi di sì. Questa data rappresenta in maniera “ufficiale” il varo di un progetto che avrà molti punti di contatto col passato ma anche tantissime novità. Dico “ufficialmente” perchè in realtà è iniziato molto tempo addietro.

“Remission Of Sin” è uscito ad ottobre. Che tipo di risposta avete avuto fino ad ora?
Eric: Stiamo ricevendo risposte molto positive praticamente ovunque e in modo particolare dall’estero e non nascondiamo che eravamo particolarmente ansiosi; disco nuovo dopo tanto tempo, una nuova lineup, insomma tanti fattori che hanno fatto sì che gli occhi di tutti fossero puntati su “Remission Of Sin”. Siamo contenti che il disco stia ricevendo ottime recensioni, anche se non avevamo dubbi in merito.

Eric, i cambi in lineup hanno condizionato il vostro modo di fare musica, tenendo conto delle esperienze dei singoli, oppure è stato l’uomo a doversi adattare alla musica?
Indubbiamente i cambi di lineup che abbiamo avuto, a prescindere da tutto, hanno inevitabilmente
influenzato la composizione. Quello di cui sono certo è che si è trattato di un’influenza positiva
e sono state proprio le capacità dei singoli a plasmare in maniera definitiva ed organica i brani. I
due nuovi entrati hanno avuto l’opportunità di lavorare assieme alla band nelle fasi più salienti del
processo compositivo.

C’è qualcosa nella vostra carriera discografica che manca e vorreste realizzare?
Eric: A dire il vero mancano moltissime cose, anche se su qualcuna ci stiamo già lavorando! Una cosa che manca e che sarebbe fantastico per la band è un disco live.

Dan: Sono una persona che ama pianificare e pianificare alla lunga. Concordo con Eric nella volontà di fare un disco live, ma come al solito io la penso in grande, magari in accordo con Limb potremmo discutere di questo dopo il quarto disco e magari abbinarlo ad una sorta di best of dei nostri pezzi più significativi e riregistrati con la nuova formazione.

Mi ha sempre incuriosito il riferimento che viene fatto dalla titletrack “Remission Of Sin” ed i
discorsi relativi alla chiesa. Come nascono i vostri testi?

Dan: Non esiste una formula standard. Di solito quando comincio a lavorare alle linee vocali cerco sempre di inserire delle parole d’effetto, che suonino bene insomma. A volte esce un termine che mi piace e cerco di sviluppare attorno tutto il resto considerando il mood del brano. Ad esempio un brano con la base di “Mercenary Of War” non avrebbe mai potuto parlare di farfalle colorate che volano felici e sorridenti alle fronde dei salici. Poi magari su “Love Me” quello che trionfa è l’amore proprio per la farfalla.

Novità sul tour negli Stati Uniti?
Dan: Stiamo valutando bene la cosa perchè spostare tutta la baracca ha un costo non indifferente e quindi non possiamo rischiare passi falsi e dobbiamo lavorare per capire qual è il periodo migliore e promuovere la cosa con pubblicità intelligente e mirata. Per il momento è previsto per giugno 2015.

Per voi che vi rifate ad un power metal tipicamente di stampo americano, cosa significa avere la
possibilità di andare negli States?

Dan: Significa la consapevolezza di essere in ritardo solamente di 30 anni. Purtroppo 30 anni fa io non ero nato e non potevo esibirmi negli States quindi non mi sento colpevole di questo.

Eric: Un tour negli States può rappresentare oggi la possibilità di confrontarci con un modo di concepire la musica che noi europei abbiamo in qualche modo spesso emulato e constatare quali sono le reali differenze. Indubbiamente una importante sfida.

Per Dan: c’è un cantante in particolare a cui fai riferimento?
Ci sono cantanti che ammiro moltissimo ma che non emulo, tipo Steve Perry o Freddy Mercury giusto per fare due nomi. Poi per una conformazione astrale la mia voce per certi punti, a detta di KK Downing, assomiglia a quella di Rob Halford, ma non è che sia una cosa voluta o meno. Mi esce così.
Il mio preferito, inarrivabile, ineguagliabile, supereroe, over the top è Midnight dei Crimson Glory, ma lui veniva da un altro pianeta.

Credete che ultimamente qualcosa sia cambiato in Italia dal punto di vista dell’interesse nei confronti del metal in generale?
Eric: Dal mio punto di vista è cambiato e assolutamente in peggio. Nel nord Italia esistono ormai pochissimi club che propongono il genere e quei pochi che ancora ci provano vengono letteralmente presi a “pesci in faccia” dall’affluenza imbarazzante ai concerti. La mia idea è che l’ascoltatore di oggi preferisca restare in una “comfort zone” fatta di ascolti di gruppi mainstream per i quali è disposto a viaggiare anche a migliaia di km da casa sua, invece di andare a scoprire nuove realtà.

Dan: L’interesse per l’Heavy Metal in Italia ha ormai raggiunto lo stesso livello che c’è in Congo e in Senegal, con i suoi pro e i suoi contro.

Che novità dobbiamo aspettarci per il 2015?
Dan: Che il Governo Italiano se ne uscirà con una nuova tassa contro il musicista metal e un’iva maggiorata applicata ai biglietti degli eventi metal. I perbenisti e i seguaci transessuali di satana si scontreranno in parlamento: sarà un 2015 variopinto di marrone, ma restiamo ottimisti.

Off Topic – faccio sempre una domanda off topic, quindi… #sapevatelo: chi è il più figo della band
e perchè?

Eric: potrei dire “io” ma sarebbe una battuta poco divertente… il più gnocco è sicuramente Simmi Wild… Ed è il piu figo semplicemente perchè avevamo bisogno di uno che alzasse la media della band e quindi lo abbiamo chiamato! ( ahhahaha )

Dan: Ovviamente il cantante perché è il cantante. Se tu prendi gli Accept del 1985, il più bello resta comunque UDO.

Un saluto ai nostri lettori ed un invito per chi vorrà raggiungervi al Release Party….
Eric: Un saluto a Metal in Italy e a tutti i vostri lettori! Venite a vederci il 6 dicembre! non mancate!

Dan: Ragazze e di conseguenza ragazzi, ci vediamo sabato 6 al Grind House di Padova: sarà un release party intrigante!