Il Veneto terra del Metalcore? Sembrerebbe proprio di sì, ce lo confermano gli As A Conceit con il loro primo EP “EBB/FLOW“, composto da 4 brani per un totale di un quarto d’ora scarso di musica. La quantità però non è sempre sinonimo di qualità e ce lo dimostrano subito questi ragazzi, con l’appoggio di una buona produzione che riesce a risaltare tutte quelle piccole cose che per un genere come il Metalcore fanno la differenza. E’ da dire però che non siamo al cospetto di un lavoro “rivoluzionario”, personalmente lo trovo molto simile agli ultimi lavori degli Inglesi BMTH, (sarà un pro od un contro!?).
Metalcore di ultima generazione quindi, che fonde i classici break e riff da capogiro con parti più melodiche e corali con un accenno di “ambient”, lo dimostra subito la prima traccia “Rainbringer”, che però non si differenzia in modo particolare dalle altre “Integrity”, “The Blue Ringed” e “Rough Waters”, il filo conduttore è sempre lo stesso, questo è forse il vero limite dell’ EP, ma d’altronde sono solo 4 tracce e voglio pensare che la colpa si possa attribuire a questo. I ritornelli dei brani entrano in testa molto facilmente (soprattutto quello dell’ultima traccia) e scorrono abbastanza bene, solo le orecchie meno moderne (forse) storceranno un pochino il naso, mentre la nuova generazione si strofinerà sicuramente le mani!
Questo primo contatto con gli As A Conceit fa ben sperare, il mio giudizio è positivo nonostante l’originalità non particolarmente eclatante. La voce di Fabio Bullo è massacrante, sempre costante e cattiva, le chitarre di Andrea Comacchio e Giovanni Bottan fanno tremare i muri ed eseguono un lavoro preciso e pulito, il reparto ritmico di Filippo Dart (che esegue anche un ottimo lavoro come seconda voce “clean”) al basso ed Alessandro (da poco sostituito da Alberto Soave) alla batteria, portano avanti i brani con scioltezza e tecnica. Per concludere, il mio consiglio è quello di ascoltare questo EP, e di seguire questi ragazzi, sono sicuro che ne sentiremo di nuovo parlare!
