I Dawn Of Memories sono tornati con un nuovo album, si tratta di “Unwritten Endings”, una release di grande spessore e dal prorompente impatto. Nella track list troviamo dieci tracce, inclusa l’intro iniziale, che rimangono ben impresse nella mente sin dal primo ascolto, segno che la band ha assolto pienamente al proprio dovere.
Il sound attinge a piene mani da quel Death Metal di stampo svedese che negli ultimi anni ha sfornato acts dall’appeal indiscutibile e che, anche in questo caso, cattura l’attenzione e coinvolge l’ascoltatore. La formula è semplice ma elaborata allo stesso tempo, perché se da una parte la struttura dei brani richiama soluzioni simili tra loro, dall’altra è evidente che i singoli episodi sono decisamente riusciti.
Sono diversi i punti di forza della band, a partire dall’ottimo lavoro svolto in fase di songwriting dalle chitarre, che fanno largo uso di riff melodici, successioni di power chords ed assoli dal forte impatto, la sezione ritmica è potente, merito soprattutto di un drumming possente e deciso, che si unisce a soluzioni vocali camaleontiche. Il singer Orion riesce infatti a districarsi egregiamente tra passaggi ruvidi e rabbiosi, che fanno il paio con aperture melodiche azzeccate.
L’intro “Tribute To Misery” presenta toni oscuri e sinistri, ma sinceramente non rende pienamente giustizia a ciò che l’ascoltatore troverà successivamente, perché con “Slavery Instead Of Dream” si aprono effettivamente le danze ed è subito chiaro l’indirizzo stilistico dei Nostri. Non sono solamente le parti più tirate a risultare vincenti, anche le aperture melodiche sono accattivanti ed appaiono sin da subito familiari. Non è facile citare altri brani della track list, perché ogni episodio rappresenta un capitolo a sé, ma sicuramente “Fear Wakes Me Every Dawn” si stampa nella mente e non va più via, “Nothingness From Nothing” rapisce sia nelle parti più pestate che in quelle intime e raccolte, “On My Lone Path” è invece distensiva, chiede di essere cantata a gran voce e la conclusiva “Death Proof”, il cui riff che precede la chiusura è davvero spettacolare.
Concluso questo viaggio con i Dawn Of Memories, non resta altro che invitare caldamente tutti gli amanti del Death Metal melodico ad ascoltarlo, perché si tratta di una album davvero degno di attenzione.