I Design con “Daytime Sleepwalkers” ci conducono attraverso un viaggio fatto di Rock elettronico che attinge da componenti a tratti Grunge condite da marcate influenze Dark Wave.
Dodici tracce che si insinuano striscianti grazie alla voce profonda del singer Daniele Strappato, il quale traccia linee melodiche avvolgenti, che si adagiano su un tappeto musicale variegato e dinamico. Merito di questa qualità è da rinvenire negli arrangiamenti curati, che non disdegnano passaggi quasi Industrial, come nella title track “Daytime Sleepwalkers”. I Design hanno la capacità di cullare l’ascoltatore con brani impalpabili ed accelerare i Bpm con parentesi più veementi.
Il drumming di Roberto Cardinali, che utilizza anche drum machine, non è articolato, ma questa soluzione si sposa perfettamente con il mood generale dei brani, contribuendo ad accentuare quell’aspetto pulsante che sembra descrivere il battito del cuore, alternando parti riflessive ad altre più vorticose.
Non mancano passaggi quasi “dance” come nel caso di “Vampires On The Beach”, che i nostri hanno lanciato come tormentone dell’estate, ma l’indole del quartetto è comunque oscura e carica di tinte malinconiche e destabilizzanti. Ben riuscita anche la scelta della bassista Sara Tringali di utilizzare in più di qualche occasione un suono distorto, particolare che accentua il carattere acido e sintetico della band.
Nel quadro generale del sound una menzione spetta sicuramente al chitarrista Nicola Cerasa, ben attento nella creazione di ritmiche abrasive, ma che non sovrastano mai il resto degli strumenti, riuscendo così a creare un continuum compositivo con i suoi colleghi.
“Daytime Sleepwalkers” è un album che ci consegna una band, giunta al secondo album sulla lunga distanza, che possiede una personalità marcata e ben definita. Sicuramente il combo di Castelfidardo deve la propria identità alla tradizione Dark Wave degli anni passati, ma questo non si traduce in una copia pedissequa di quanto fatto da acts più blasonati, i Design sono pienamente riconoscibili.
