Home Interviste Esclusiva Metal In Italy: la strana intervista ai NUOVI Physical Noise!

Esclusiva Metal In Italy: la strana intervista ai NUOVI Physical Noise!

SHARE
Physical Noise

E’ Rob “Ramon” Messina il nuovo cantante dei capitolini Physical Noise.
Nelle ultime settimane i fan della band hanno seguito con interesse le vicende del gruppo che tanto di è prodigato per mantenere il segreto sull’identità del nuovo cantante.
Nuovo cantante significa anche nuovo corso musicale, nuove sperimentazioni, nuovi orizzonti da esplorare. Ecco perchè il primo snippet di musica nuova da parte dei Physical Noise è stato chiamato Reborn.

Noi di Metal In Italy, abbiamo avuto una corsia preferenziale, essendo già da tempo a conoscenza del nome del nuovo cantante. Ramon è un artista navigato. In molti lo ricordano alla guida vocale dei Secret Sphere, dove ha militato per 14 anni. Poi altri progetti tra cui quello più recenti dei 6008 Days, fino all’incontro con i Physical Noise, anche loro in attesa di conoscere “la persona giusta”.

Abbiamo preparato per voi un’esclusiva intervista alla band in cui abbiamo ritenuto opportuno far rispondere il protagonista di oggi ad alcune domande utilizzando un ignorantissimo smartphone!

Enjoy!!!

Finalmente ci siamo! Possiamo dire chi è il nuovo cantante dei Physical Noise… Eccoti qui Rob!
Cosa hai da dire a tua discolpa
?

A mia discolpa?? Con quella faccia non potrei mai discolparmi di nulla
Sono davvero felice di aver trovato la mia dimensione con una band che mi consenta di tornare al metal, territorio sacro per me che nonn avrei voluto contaminare con progettini di poco valore.
I Physical Noise invece ne hanno da vendere e lo vedrete e sentirete presto!

Di chi è stata l’idea di tenere segreto il tuo nome?

Rob: non ricordo chi l’abbia avuta ma eravamo subito tutti d’accordo!

Erica: se ricordo bene è stata proprio di Rob l’idea. Voleva uscire allo scoperto con un qualcosa di tangibile da offrire ai nostri fans, un bel singolo di presentazione! E penso proprio che farà la sua splendida figura!

Rob: Eric ma quale splendida figura, così faccio la figura di quello che non si ricorda quello che propone, cioè di m…! 😉

Com’è nata questa collaborazione?

Rob: per puro caso dopo uno show acustico mio e di un mio amico chitarrista, il proprietario del locale ha suggerito ai suoi amici in cerca di cantante di contattarmi, e siccome avevano già sentito parlare di me lo hanno fatto, ed eccoci qua, dopo una birra e qualche shottino di troppo siamo convolati a nozze! Fortuna ha voluto che cercassi anche io da tempo una situazione musicale con determinati requisiti, ve ne racconto le caratteristiche: avrebbe dovuto essere un gruppo metal, ma dall’attitudine moderna quindi non troppo ancorata a sonorità e clichet degli anni ’80; non volendo ricominciare per l’ennesima volta tutto d’accapo volevo dei musicisti già esperti e possibilmente con esperienza discografica, li sognavo simpatici, positivi, propositivi e pieni di iniziativa, non criticoni nei confronti delle altre band come spesso accade nella capitale, con creatività ed idee compositive semplici e dirette e con un’attitudine live decisamente rock (non come alcuni pippaioli dello strumento). Tutto questo sarebbe stato possibile? Beh, lo è stato. Se poi aggiungiamo il dettaglio della bassista donna, perfetta quindi per fare i massaggi in tour, potrei dire di aver fatto bingo, se non fosse che Erica non massaggia i componenti del gruppo… ma non si può avere tutto dalla vita!

Erica: Hai trovato proprio la donna giusta allora! Menomale che non era il requisito principale da cercare in un gruppo!

La band, dal 2006 ad oggi, ha deciso di cambiare rotta musicale. Con te che tipo di ulteriore cambiamento si intende cercare?

Rob: credo i cambiamenti debbano venire sempre molto naturali e a tempo debito, potrete definire voi stessi l’identità attuale della band, per quanto riguarda il futuro non abbiamo in programma grandi prese di posizione se non quella di terminare il disco e iniziare al più presto una fervida attività live.

Erica: Dopo questi pochi mesi passati con Rob a rivedere, riadattare e migliorare un paio di vecchi pezzi, abbiamo subito avuto la sensazione di essere cambiati parecchio, sia a livello strumentale che a livello compositivo. Tant’è vero che non riusciamo più ad identificarci in un sottogenere preciso del metal. Quando ci chiedono che genere suoniamo andiamo subito in crisi e non sappiamo come rispondere. Quindi daremo agli ascoltatori l’arduo compito di capire e analizzare il nostro lavoro! Non è stata una scelta quella di cambiare, ma una cosa che è venuta da sé, quindi non sappiamo neanche come si svolgeranno le cose in futuro.

Antony: Ognuno di noi è appassionato ad uno stile di Metal diverso, questo ci permette di non ancorarci ad un genere preciso per quanto riguarda la composizione strumentale. Per quanto riguarda le linee vocali Rob ci permettono di sfruttare appieno questo meltin’ pot soprattutto perché la sua voce è ricca di sfumature che ci stimolano a spaziare.

Dopo l’assestamento della line up viene anche il momento di proporsi al pubblico con un nuovo album. So che c’è un lavoro di studio e ricerca per la nuova release. Ti va di raccontarlo?

Rob: Con piacere, dovete intanto tenere presente che ci siamo conosciuti solo quattro mesi fa e abbiamo già messo su una parte del disco, che registreremo a settembre/ottobre di quest’anno, trovandoci d’accordo sull’affrontare un concept album dalla tematica niente affatto facile, eppure già ben delineato, sono al lavoro sui testi, che saranno per il 90% trascrizioni letterali di passi della Bibbia! Ebbene si, dalla Bibbia, eppure nulla di religioso ve lo garantisco al 100% (né anti-religioso, se è per questo)… come sia possibile lo scoprirete leggendo attentamente i testi e le interviste, e se vorrete approfondendo con la lettura di alcuni passi della Bibbia che avete in casa e che non ci vengono mai letti dai teologi, oppure ci sono sempre stati spiegati con una fantasia che neppure i più creativi musicisti sapranno mai eguagliare… eppure sono così chiari e comprensibili già da soli, basta leggerli e vi imbatterete in cose a dir poco molto curiose, sarò lieto di guidarvi in questa scoperta!, Avrete un assaggio tra pochi giorni quando pubblicheremo il nostro primo singolo: Exodus (preciso che nessuna delle tematiche del disco, nell’esempio specifico l’Esodo, è come la conosciamo per tradizione orale, ogni cosa ci è stata volutamente raccontata in modo distorto, quindi aspettatevi qualcosa di decisamente fuori dall’ordinario!). Una scrittura dell’album in tempi record anche per quanto riguarda le canzoni, caratterizzate da strutture semplici eppure ricche di sfumature con melodie evocative ed orecchiabili e supportato da ritmiche incalzanti.

Antony: Il tema del Concept è stato proposto da Rob e l’ho trovato subito interessante, perchè ci è stata sempre presentatala la bibbia come libro di religione quando invece parla ben di altro, che non ha a che fare col mondo spirituale.

Tra le canzoni già pronte ce n’è una che si intitola “Exodus”. Ti va di dirmi qualcosa in merito e recitarmene un pezzo?

…si, erbacce … come quelle che si sono fumati per tradurre questa cosa con Mar Rosso! A presto per un approfondimento… sonoro!”

Cosa rende speciale il vostro lavoro?

Rob: Erica ovviamente, tutti quelli con cui parlo mi chiedono – canti nel gruppo di Erica? –
Seriamente, ci sono moltissime band, talenti e bravi songwriter, in mezzo a questo mare di scelta penso che siano il gusto e la capacità di comunicare a rendere speciale un artista, piaceremo ad alcuni e meno ad altri, è sempre così, mi auguro che i primi siano molti e simpatici, ed i secondi siano pochi e clementi.

Antony: Puntiamo ad essere il più diretti possibili, senza troppi fronzoli, con melodie apparentemente semplici che rimangano impresse a chi le ascolta. Puntiamo a fare uno spettacolo durante i live, in modo da offrire la nostra energia al pubblico. Ci piace stupire chi ancora non ci conosce e continuare ad emozionare chi ci segue sempre.

Non è raro vedere che in una “boy band” ci sia anche una figura femminile: in questo caso Erica Berton al basso. Com’è la convivenza artistica tra voi?

Rob: per me è la prima volta in assoluto a condividere lavoro palco e formazione con una ragazza, Erica è fantastica e molto presente in ogni aspetto della band, ha il senso del ritmo di un nero e la finezza di una bionda, metterei volentieri una parrucca anche su Valerio, in modo da rifarmi gli occhi quando mi giro! Unica pecca della presenza femminile costante è il non potersi denudare irrispettosamente ed ovunque.

Erica: Penso che l’idea della parrucca su Valerio non sia male, almeno non mi sento così sola…scherzo! Ho sempre e solo suonato con i Physical Noise, da 5 anni ormai, quindi per me sono come una famiglia. Anche Rob, sebbene sia entrato ora nel gruppo, si è integrato da subito con noi. Diciamo che siamo sugli stessi livelli di pazzia, quindi lo reputo un Noise DOC…ma spero comunque di non vederlo nudo!

Tornando al nuovo album, quali altre anticipazioni potete darci?

Rob: abbiamo deciso di ingaggiare per l’artwork una fotografa/artista romana che ho avuto modo di conoscere di recente e apprezzare tantissimo. Il suo stile di elaborazione fotografica, per quanto concettualmente distante dalle tematiche trattate, offre un punto di vista assolutamente coerente e suggestivo a un livello più profondo.

Parlando invece delle tue esperienze. Innanzitutto il progetto 6008 Days: continuerai ad occupartene e se sì, come ti stai muovendo con loro?

Rob: il progetto 6008 Days, che era nato come una vera e propria band, si è trovato di fronte a diversi punti d’arresto, attualmente ho deciso di accettare l’evidenza e sospenderlo in funzione dei Physical Noise, seppure non nascondo che sogno e progetto di riprenderlo in mano in un prossimo futuro con diversa strategia.

Come giudichi invece l’esperienza nei Secret Sphere?

Rob: Assolutamente formativa, realizzante e positiva. Ho goduto quegli anni e fatto tesoro di quel che ho imparato per riproporre con la mia band una nuova versione di me stesso, continuando il percorso che avevo improntato con l’ultimo disco dei Secret Sphere, che avevo già registrato ma alla fine è rimasto non pubblicato in funzione del mio replacement da parte di Michele Luppi, che colgo l’occasione di salutare con affetto e grande stima per il lavoro che sta svolgendo con loro e non solo.

Pensi che i fan dei Physical Noise saranno contenti della tua entrata in line up?

Le ultime parole sono per voi…

Antony: per noi è stato un punto di svolta averlo nel gruppo, perchè èssendo conosciuto ad alti livelli sicuramente ci stimolerà a crescere professionalmente ed artisticamente, sicuro che porterà altre influenze musicali nel gruppo. Benvenuto nel “branco” Rob!

Physical Noise: Un saluto a tutti i lettori, a Metal in Italy e a Silvia con le sue interviste sempre originali, abbiamo voluto affidarci a lei per una presentazione a tratti fuori dalle righe, ma promettiamo che d’ora in avanti … righeremo dritto (dicono tutti così)! Follow the Noise!!!