Gli Exhumind sono una giovane band proveniente da Fabriano, il loro sound è moderno ed accattivante, ben strutturato e coinvolgente, il quintetto ha tutte le carte in regola per trovare la propria strada all’interno di un affollatissimo mercato musicale, hanno da poco dato alle stampe un Ep di tre brani dal titolo omonimo, abbiamo così colto l’occasione per conoscerli meglio.
Salve ragazzi, iniziamo subito con le presentazioni. Benvenuti sulle pagine di Metal In Italy, un portale giovane che ospita una band altrettanto giovane, vorrei che vi presentaste ai nostri lettori con qualche cenno biografico.
Ciao a tutti!
Innanzitutto vorremmo ringraziare Metal in Italy per l’opportunità che ci ha dato di essere una delle band che “aprono le danze” di questo nuovo portale! E’ sempre bello vedere gente vogliosa di portare avanti tali progetti per la voglia di conoscere e far conoscere, promuovere e documentare la scena musicale underground e non. Detto ciò, noi siamo gli Exhumind, band Hard Rock / Heavy Metal da Fabriano; la band di per se vede le sue origini circa 3 anni fa ma soltanto nell’ultimo anno abbiamo trovato il giusto assetto con l’attuale formazione. Una biografia, ancora abbastanza scarna ma che va ad implementarsi man mano, ci vede protagonisti di un EP autoprodotto dopo appena 4 mesi dalla formazione e un discreto numero di esibizioni live nell’arco dell’anno. Peggior neo della nostra storia da segnalare, purtroppo, è l’uscita dalla band del nostro bassista a causa di divergenze interne.
Andiamo subito al sodo: dopo un anno di rodaggio avete registrato subito un Ep, pensate di aver trovato subito l’amalgama giusta per il vostro sound o siete ancora in fase di sperimentazione?
Non c’è mai un punto di arrivo nello scrivere musica. Riconosciamo che alcune nostre scelte sono state “immature” (date anche dalla nostra età ed esperienza) ma c’è sempre tempo per migliorare e noi siamo pronti a metterci in gioco, tra di noi e con il nostro pubblico, per migliorare la nostra musica. Siamo in perenne sperimentazione! Siamo tutt’ora in una fase di composizione che stà vedendo il nostro stile evolversi progressivamente ed amalgamarsi sempre di più; inoltre ci piace introdurre spesso nuovi elementi e sfumature nelle nostre composizioni.
Rimanendo in tema stilistico, i vari componenti della band provengono da esperienze musicali diverse tra loro, definireste il vostro stile come una fusione di queste influenze?
Diciamo che è proprio una delle particolarità che ci caratterizza; solitamente i componenti di un gruppo provengono tutti più o meno dalla stessa scena musicale, mentre noi abbiamo forti differenze in termini di gusti. Questo dà alla band la possibilità di spaziare attraverso più generi contemporaneamente. Abbiamo scoperto che l’origine musicale non è poi così importante per suonare insieme. Ognuno lascia nei pezzi il suo tocco personale che rende il tutto molto originale in uno stile prettamente Exhumind!
Il vostro è un demo autoprodotto, potreste raccontarmi come sono andate le fasi di composizione e registrazione dei tre brani?
Per quanto riguarda la fase compositiva vera e propria, questi tre brani sono stati creati partendo principalmente da alcuni riff di chitarra, i quali poi riveduti e completati da tutti, si sono trasformati in breve tempo nelle prime tre canzoni della band. Ovviamente il lavoro e la passione di ognuno sono stati fondamentali per una buona riuscita del prodotto. Per quanto concerne le registrazioni, l’idea era di registrare questi pezzi con l’unico scopo di farci ascoltare non solo da chi viene ai nostri live ma anche dal popolo del web! Le registrazioni sono state fatte in maniera pressochè amatoriale grazie all’aiuto di un nostro amico (Luca Morresi) nella nostra vecchia sala prove per poi essere affidate a uno studio professionale (DR Studio) per il lavoro di mix e mastering! Abbiamo ottenuto un ottimo risultato al minor costo e di questo siamo molto soddisfatti.
Come mai solo tre canzoni? Si tratta di una precisa scelta? Avevate altro materiale che avete preferito non includere nel demo?
Fondamentalmente questi sono stati i primi 3 pezzi scritti… le prime sperimentazioni degli Exhumind! Come detto sopra, avevamo voglia di farci sentire oltre gli orizzonti della nostra zona geografica e abbiamo preferito agire il prima possibile seppur con poca carne al fuoco. Abbiamo anche altro materiale pronto ma, allo stesso tempo, volevamo dare al pubblico solo un assaggio della nostra musica.
Dal punto di vista concettuale, c’è un filo conduttore che lega le tracce tra loro o si tratta di episodi con personalità ben distinte?
Il tema portante di tutte le canzoni degli Exhumind è la rabbia, il tradimento, l’incomprensione, il vagare in un mondo ostile. Possiamo dire che ogni canzone è collegata a questi temi, principalmente al senso di non appartenenza, di repressione mentale, un senso di disgusto verso la mediocrità delle persone che ci circondano. Diciamo che sfoghiamo per bene la nostra rabbia con i nostri pezzi!
Avrete sicuramente avuto modo di suonare dal vivo questi pezzi, come vi è sembrata la risposta del pubblico? Siete soddisfatti?
Fino all’uscita del bassista dalla band ci siamo dati da fare molto per le esibizioni live e dobbiamo ammettere che abbiamo ricevuto molti riscontri positivi, probabilmente anche sopra le nostre aspettative! Ciò, non solo riguardo alle tracce del demo, ma anche sul nuovo materiale proposto (probabilmente questo è da attribuire anche alle nostre varie influenze che riescono ad attrarre un più ampio pubblico). Durante i nostri live abbiamo solitamente aperto ad altri gruppi più popolari di noi ma abbiamo comunque attirato buone attenzioni dai presenti.
Ascoltando i brani ho pensato che, sebbene siano di buona fattura, avrei preferito che le due chitarre svolgessero compiti diversi, soprattutto nei chorus, per creare maggiore enfasi e distacco, pensate che in futuro ci sarà un lavoro di questo tipo?
Ci stiamo lavorando! Partendo dal presupposto che si sta parlando dei primi frutti della band, diciamo che abbiamo pensato molto più a creare un sound che accomunasse tutti tralasciando un po il fattore tecnico di ciò che suonavamo; ma già nei brani a seguire abbiamo iniziato ad ovviare anche a questo e ponderare di più sul risultato finale nel suo insieme sfruttando maggiormente il vantaggio di avere due chitarre.
Rimaniamo in tema: cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi dagli Exhumind? Avete già del materiale in fase di composizione?
Cosa aspettarsi dagli Exhumind? Beh, difficile a dirsi. Purtroppo la mancanza di un bassista ci impedisce di sbilanciarci troppo; ma come detto sopra, abbiamo già del nuovo materiale pronto e siamo tutt’ora in fase di composizione per arricchire il nostro bagaglio discografico. Nei prossimi mesi non abbiamo nulla di prestabilito se non lavorare sodo per poter uscire, magari con il nostro primo LP, il prossimo anno.In ogni caso, appena possibile riprenderemo l’attività live perché la voglia di risalire sul palco è tanta in ognuno di noi!
Bene ragazzi, l’intervista è conclusa, come di consueto su Metal In Italy, vorrei che le ultime parole fossero le vostre, per lasciare un messaggio ai nostri lettori. Grazie mille per il tempo che ci avete dedicato.
Suoniamo ormai da un anno e abbiamo ricevuto molti feedback positivi: oltre alle varie esperienze live, siamo stati recensiti da molte riviste italiane e straniere e il successo (seppur piccolo) ottenuto ci rende orgogliosi del nostro operato. Continueremo a scrivere la nostra musica e continueremo a sperimentare: la musica è passione e di sicuro quella non ci è mai mancata. Per chiudere vorremmo sinceramente ringraziare (di nuovo) Metal in Italy per averci ospitato tra le sue pagine, fare le nostre congratulazioni ufficiali per l’apertura e dare un augurio che questo progetto possa andare avanti per molto tempo!
Let’s Rock, Stay Metal \m/
Intervista di Stefano Mastronicola