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Fog – “Mors Atra” – Recensione

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I notrani Fog, seppur arrivati solo adesso al loro debut ufficiale edito dalla label  Sliptrick Record, alle loro spalle hanno ben 3 promo demo rilasciati nella precedente decade.
Gli spezzini arrivano a questo “Mors Atra” con le idee ben chiare, sia musicalmente che tecnicamente.
Il disco in questione è indubbiamente di stampo Death metal. La band infatti non nasconde le proprie intenzioni sulla direzione artistica che ha voluto intraprendere nel 2011 dopo uno stop di ben sei anni.
Questo nuova fatica infatti trasuda death metal da tutti i pori.
Durante il piacevole ascolto si capisce che i nostri fanno sul serio con riff pesanti e ben strutturati all’interno dei brani.
Qui la velocità non la fa da padrona. Le parti più riflessive esaltano le potenzialità della band attraverso la ricerca di armonizzazioni “chitarristiche” che si amalgamano con la parte ritmica del disco.
I Fog sanno fare il loro sporco lavoro, da menzionare l’ottima performance del singer, con una voce che si alterna maligna e piena di cattiveria sia nelle parti più cadenzate sia su quelle dai ritmi serrati e brutali.
Nel complesso questo lavoro suona monolitico, omogeneo. Non aspettatevi un death moderno, ma più old style oriented.  Questo non è un fattore che fa perdere punti a tutto il prodotto, il quale risulta essere ben registrato ed eseguito.
Durante l’ascolto sono da menzionare: “Avid”, “Spinless” e “Mors Atra”.

La band con questo disco ha gettato le basi, ma mi aspetto dai prossimi lavori qualcosa di più personale, in quanto le potenzialità si intravedono in maniera palese. Pur con un ottimo debut attendo un seguito molto più maturo staccandosi dai canoni del death metal per puntare invece molto di più sulle loro doti di musicisti.
Ascolto consigliatissimo, death metal no compromises.