Dei, Titani, Ciclopi ed epicità con la pala: il tutto concentrato in tre pezzi di puro e massiccio Death Metal di chiara matrice anni ’90. È l’esordio discografico dei frusinati Gigantomachia, un demo che sta facendo breccia nel cuore degli appassionati del Basso Lazio e non solo. Il nome Gigantomachia inizia a circolare anche fuori regione e a suon di massicci live i nostri ciociari pian piano acquisiscono credibilità e compattezza. Tre brani come biglietto da visita e tante novità per il futuro che in parte ci hanno anticipato.
Metal in Italy vi da il benvenuto ragazzi! Partiamo subito dal presente, il vostro promo di soli 3 pezzi sta riscuotendo un discreto successo nell’underground laziale. Ve lo aspettavate?
Sinceramente? NO!!! È fantastico riscontrare tutta questa positività nella demo e nei confronti della band. E di questo ne siamo grati a chi ci supporta dall’inizio.
Nell’ascoltare l’album e nel presentarvi ho usato le parole “Death Metal Old School”. Ma tra le vostre influenze si possono annoverare tantissimi gruppi moderni. Musicalmente come nascono i Gigantomachia?
I Gigantomachia nascono da un mio vecchio sogno nel cassetto: raccontare le antiche leggende dei popoli antecedenti a Roma e alla cristianità, in chiave però brutale ed oscura.
Il nome della band, Gigantomachia è un chiarissimo riferimento alla vostra terra d’origine, ce ne volete parlare?
Si, il nome deriva dall’antica battaglia tra Titani e Dei, i quali si avvalsero dell’aiuto dei Ciclopi per trionfare sui primi. E come le leggende narrano, l’acropoli d’Alatri è stata costruita dai Ciclopi, per questo abbiamo scelto questo nome. Un sincero tributo alle nostre origini.
Restiamo appunto nella provincia di Frosinone, croce e delizia per il movimento metal. I Gigantomachia sono recenti ma voi singoli componenti fate parte della cosiddetta scena da molti anni, cosa ne pensate? Secondo voi un territorio come il basso Lazio è fatto per il metal?
La scena ciociara è assurda, piena e vasta di band validissime ma purtroppo ha un grande e unico difetto: Non c’è rispetto. Le band si fanno la guerra invece di supportarsi. Non vanno a vedere una band se quest’ultima non era presente nel loro live precedente. Certo non tutte sono cosi, ma purtroppo la maggior parte si comporta in questo modo. Se la scena ciociara venisse supportata da ogni band, a quest’ora sarebbe tra le più grandi d’Italia!
State suonando parecchio in giro supportando anche band di spessore? Cosa avete imparato “on the road”?
Fortunatamente si! Abbiamo partecipato a 2 festival e anche al release party di Ade e Unison Theory al Traffic. Più che imparato, abbiamo avuto l’occasione di relazionarci con band di spessore e anche con un pubblico più vasto e partecipe. Una gran bella soddisfazione per noi!
Quali sono i sogni nel cassetto dei Gigantomachia?
Per ora stiamo registrando il nostro nuovo Ep, che uscirà in primavera sotto etichetta che ancora non sveliamo. Seguiranno una montagna di novità!
Siamo giunti al termine, grazie per il tempo che ci avete concesso. Potete salutare i lettori come meglio volete!
Vogliamo ringraziare per prima la testata Metal In Italy che fa moltissimo per le band underground del nostro territorio, Stefano Mastronicola, Silvia Autuori e il mitico Marco Stanzione per tutto questo! Ai nostri fan e lettori, seguiteci sui nostri canali, perché presto avremo tante e succose novità!