Sono stati tra i protagonisti della quarta edizione del Cult Of Parthenope Black Metal Fest, gli Harakiri For The Sky hanno catturato l’attenzione del pubblico che attendeva, trepidante, la loro esibizione.
La band non ha tradito le attese, regalando ai presenti, letteralmente incollati al palco, un concerto memorabile. Gli Harakiri For The Sky nei loro brani uniscono melodie malinconiche a parti veloci e spigolose, un mix di Black/Death/Hardcore che sta riscuotendo sempre più successo tra il pubblico. In questa intervista, realizzata in collaborazione con Marco Liazza di Aristocrazia Webzine, abbiamo parlato con Matthias Sollak, chitarrista e fondatore della band con il cantante Michael V. Wahntraum.
Spesso la loro musica viene definita come “depressive”, ma è lo stesso Matthias a sfatare questo mito: “Non siamo sempre depressi, anche le persone allegre ascoltano la nostra musica. Noi traduciamo in musica gli aspetti e le esperienze negative delle nostre vite, al contrario di chi magari picchia gente per strada per sfogare la rabbia. La musica è il nostro canale”.
Anche se la risposta sul futuro ha fatto emergere il lato “negativo” del chitarrista, che non perde però mai il senso dell’umorismo: “Dove sarò tra quindici anni? Probabilmente morto, o con una pensione di merda, attaccato a delle macchine in ospedale…chi può saperlo? E francamente preferisco non pensarci, questa domanda è più deprimente della nostra musica (ride)”.
La band ha intanto ultimato le registrazioni del nuovo album, almeno degli strumenti, perché mancano le parti vocali, poi mix e mastering. L’uscita dovrebbe avvenire a settembre 2020.
Ecco l’intervista integrale.