Bentornati Hyaena! La compagine toscana guidata dal virtuoso della sei corde Gabriele Bellini torna a nuova vita con “Metamorphosis Revisited“. Dopo aver ripubblicato la demo del 1987 per conto della sua etichetta personale, Qua rock records, Bellini risveglia l’antico spirito e con il fido Ross Lukather dietro le pelli e due nuove leve del calibro di Isabella Ferrari al basso e Claire Briant Nesti alla voce, riadatta quella demo in chiave moderna conservando lo spirito primigenio.
Basta notare che i nuovi membri non fanno sfigurare fin dal brano d’apertura, un brano heavy power sorretto da chitarre rocciose, coi riff granitici ad opera di Bellini e una sezione ritmica ad opera di Lukather e Ferrari in grado di martellare senza pietà; ma l’asso nella manica è la voce della Nesti, in grado di sprigionare potenza ed energia grazie ad un cantato lirico da soprano, donando ancora più enfasi epica ai brani.
Il brano “Wrathchild” è un brano power/thrash ben sorretto da riffoni potenti e assolo godibilissimo da parte del buon Gabriele e la singer dona grinta con la potenza e perfezione della sua voce.
“No Man’s Land” è un brano lento e roccioso che esplode nel ritornello. Qui la Nesti dimostra la sua versatilità nel cantato con voce pulita; un brano heavy classico che è scritto con perizia e maestria.
I brani “Behind The wall” e “Kill Without Mercy” sono due stilettate heavy sorrette da riff vorticosi, soprattutto il secondo ha un che di priestiano nell’incedere della chitarra del buon Bellini; i nostri sanno mettere carattere alla musica dura e si vede che c’è esperienza e passione.
Come ciliegina sulla torta infine troviamo una cover del tema del film argentiano “Phenomena”, che i nostri rivestono di una veste power e trascinante; la singer dà una prova maiuscola con acuti virtuosi da soprano lirica qual è.
Il destino del gruppo in passato, era stato spezzato sul più bello, ma ora è rinato e crescerà più forte.