E’ stato l’anno delle reunion, del secondary ticketing, degli addii e dei ritorni eccellenti, delle conferme e delle delusioni.
Il Metal in Italy targato 2016 ha riservato tantissimi spunti di riflessione, gettando le basi per un 2017 che si preannuncia davvero carico.
E’ stato l’anno della bufera Elarmir: le dichiarazioni della band hanno sollevato un polverone nell’ambiente che sarà impossibile nascondere sotto il tappeto.
E’ stato l’anno in cui sono venuti a galla magheggi strani sulla promozione a pagamento delle band: la parentesi Facemusik è stata fortunatamente breve, ma è servita da monito. Affidarsi a qualcuno di esperto per la promozione SI’, farsi prendere per i fondelli NO.
E’ stato un anno difficile per i locali: Lo-Fi, Officina degli Angeli, Sinister Noise Rock hanno annunciato la chiusura; il Circolone di Legnano e Il Deposito di Pordenone hanno dovuto fare i conti con i sigilli a causa dei decibel di troppo e chi è rimasto in piedi lo fa affrontando la crisi atavica delle presenze. E degli incassi a fine serata.
E’ stato l’anno degli addii: Fabio Lione via dai Rhapsody Of Fire, il ritiro dei Mellowtoy, Marco Emanuele Biazzi via dai Lacuna Coil ed innumerevoli altre band che hanno dovuto interrompere il loro percorso artistico.
Di contro, c’è la rinascita: la nuova line up dei Labyrinth, il ritorno alle origini di Lione e Luca Turilli di nuovo insieme nei Rhapsody Reunion, e il ritorno sulla scena, dopo 10 anni, dei Novembre.
E’ stato l’anno della solidarietà: nonostante le difficoltà generali, la musica tutta si è mossa a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Da Nord a Sud, in molti hanno voluto offrire il proprio contributo per la raccolta fondi pro Amatrice, dimostrandosi molto più efficaci delle promesse dei piani alti di casette, container e ricostruzione.
E’ stato l’anno della scoperta delle disillusioni, tutti i segreti di Pulcinella che il mondo conosce, ma per casi fortuiti sono finiti a galla. Dalla polemica video di Danilo D’Ambrosio che ha accusato XFactor di aver dato una visione distorta del suo provino, agli esposti in Procura dopo i servizi de Le Iene dedicati al Secondary Ticketing. In questo caso qualcosa si è mosso, nel senso che è stata fatta talmente zozza che il fenomeno ha subito una ridimensionata. Troppo poco. Servono leggi, più controlli e punizioni. Attendiamo fiduciosi.
E’ stato un anno, per noi di Metal In Italy, in cui abbiamo cercato di offrire un servizio d’informazione che uscisse dai soliti canoni. Abbiamo allargato la nostra rete di collaboratori che in questa sede ringrazio per il lavoro svolto.
Ed il 2017? Sarà un anno in cui vorremmo migliorarci, supportati dall’affetto e dalla dedizione dei nostri lettori, delle band, degli agenti, dei promoter. Tutti. Siamo arrivati alla soglia dei 10mila contatti su Facebook in due anni. Diciamo sempre che i “mi piace” sui social valgono poco se poi non c’è interazione ed un effettivo interesse. Ecco, quello che ci rincuora è che al di là dei numeri, c’è una base solida dietro che ci permette di continuare. E parliamo di pura e semplice passione.
E’ per questo che vi diciamo “GRAZIE“.
-Silvia-