Home News Kaledon: il track by track di “Carnagus” firmato Alex Mele

Kaledon: il track by track di “Carnagus” firmato Alex Mele

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Carnagus – Emperor of the Darkness”, il nuovo album dei Kaledon uscirà il prossimo 15 maggio via Sleaszy Rider Records ed il 26 maggio ci sarà il Release Party al Jailbreak di Roma (INFO).
A proposito di concerti: la band ha appena annunciato che le è stato annullato uno show previsto per il 27 maggio a Bacoli (NA) al The Dome. Diciamo pure che la data è stata annullata senza alcun motivo apparente e che la band l’abbia saputo non direttamente dagli interessati. I Kaledon però promettono che torneranno comunque per i propri fan napoletani, “in contesti più professionali“, hanno aggiunto nel post apparso sulla propria pagina Facebook.

Ad ogni modo, la data d’uscita del nuovo album è certa ed attesa.

Abbiamo chiesto quindi al chitarrista e mente dei Kaledon, Alex Mele, di avvicinarci al nuovo lavoro attraverso le emozioni della band ed il significato che i Kaledon stessi hanno dato ad ogni singolo pezzo.

Il TRACK BY TRACK:

01 – Tenebrae Venture Sunt
Un ispiratissimo Paolo Campitelli, apre questo album con delle note drammatiche, profonde e tetre.
Il male sta per arrivare forte come non mai, e questo breve intro, riesce a trasmettere la giusta dose di ansia e allo stesso tempo grinta, che serve per affrontare il resto del disco.

02 – The Beginning Of The Night
The Beginning Of The Night è il primo brano scritto per questo album. La composizione risale al 2014, ed è iniziata per scherzo. Avevo da poco acquistato una chitarra a 7 corde, e per testarla, ho scritto il riff di apertura del brano. Accorgendomi sin da subito, di avere qualcosa di valido tra le mani l’ho registrato e ci ho lavorato sopra. Il brano che è uscito fuori è granitico e assolutamente diverso dal passato dei Kaledon quindi, basandomi su questo brano, ho scritto il resto del disco.

03 – Eyes Without Life

Con Eyes Without Life si parte con l’acceleratore a tavoletta e, melodia e potenza fanno da padrone su un brano moderno e diretto, che quasi mai si era sentito in passato nella discografia dei Kaledon.
Da segnalare l’ottima parte strumentale centrale, dove le tastiere di Paolo Campitelli fanno da padrone.
Sarà dura rimuovere dalla mente quella melodia.

04 – The Evil Witch
The Evil Witch è il primo riuscitissimo esperimento di collaborazione tra il nuovo arrivato Michele Guaitoli e Tommy Nemesio. Il risultato è un brano, per certi versi più classico, ma allo stesso tempo potente, melodico, granitico, e con un ritornello che entra in testa sin dal primissimo ascolto.

05 – Dark Reality
Torniamo su toni decisamente più cupi con Dark Reality, che racconta le disavventure di Re Antillius e del suo fidato Generale Daeniel. Da segnalare l’ottimo lavoro di batteria del bravissimo nuovo innesto Manuele Di Ascenzo. Il brano si mantiene sempre su livelli alti e personalmente la ritengo una delle più mature dell’intero album

06 – The Two Bailouts
Un accattivante riffone moderno apre questo brano che, è stato scelto come primo singolo di Carnagus.
Per certi versi ci troviamo davanti ad un brano disomogeneo perchè, abbiamo una strofa a la fear factory, un bridge e ritornello molto melodico, e poi c’è una lunga parte strumentale centrale, che si divide in più parti.
Si inizia con una parte arpeggiata cupa e lenta, per poi ripartire con assoli di tastiera e chitarra che creano degli interessantissimi intrecci di tecnica e velocità.

07 – Trapped On The Throne
Trapped On The Throne è un brano che vede una insolita collaborazione tra Paolo Campitelli, Michele Guaitoli e Paolo Lezziroli. Il risultato è un classico brano power metal, forse l’unico vicino al passato dei Kaledon.

08 – Telepathic Messages
Questo è il brano che proprio non ti aspetti da una band come i Kaledon.
Vista la grande amicizia nata con la band Inglese HOSTILE, con la quale i Kaledon hanno fatto 3 tour insieme, e viste le tematiche rocciose di questo disco, è stata chiesta la collaborazione al cantante James Mills.
Il risultato è un ritornello cantato in growl che, senza ombra di dubbio spiazza al primo ascolto. E’ decisamente un effetto strano sentire questo tipo di cantato su un disco dei Kaledon ma, ci si abitua molto in fretta.

09 – Evil Beheaded
Mantenendo i toni cupi si arriva alla penultima traccia del disco.
Finalmente le cose iniziano a girare bene per Antillius e Daeniel e, Carnagus finisce decapitato. Con la sua morte, cessa di esistere automaticamente ogni altro altro essere, mantenuto in vita dalla sua magia nera.
Il brano è veloce, serrato, con dei cori incredibilmente efficaci e con degli assoli di tastiera e chitarra riuscitissimi. Una delle migliori del disco

10 – The End Of The Undead
Il nono album dei Kaledon viene chiuso con questa cupissima The End Of The Undead.
Un intro arpeggiato lento e molto scuro lancia probabilmente il brano più disomogeneo dell’intero album.
Abbiamo delle parti introduttive velocissime, una strofa cadenzata e potente come non mai e un ritornello melodico di stampo classico che, (anche in questo caso) entra immediatamente in testa.
E’ stato un brano molto complesso da scrivere perchè, volevo cercare di dare un impronta unica al brano. Doveva essere diverso e non scontato. Spero di essere riuscito nell’impresa.