LAle è il progetto solista della cantante Alessandra Sancio che, dopo due album con i Moksha, band da lei stessa fondata, decide di intraprendere la carriera solista. Galeotto fu l’incontro con il produttore e chitarrista dei Planethard Marco D’Andrea, con il quale ha iniziato un percorso culminato con l’uscita del primo album “Disappointments Are Born From Illusions”, pubblicato da RNC Music. Il 25 marzo al Rocknroll Club di Rho ci sarà il release party.
Ciao Alessandra, benvenuta sulle pagine di Metal In Italy. Iniziamo subito con le presentazioni: come nasce il progetto LAle? Quali sono le tappe fondamentali della tua carriera?
Ciao Stefano e grazie per questa opportunità.
Posso dirti che LAle altro non è che la mia esigenza di fare musica. Mi spiego… canto da quando ero davvero molto piccola e cantare per me è davvero un’esigenza… una necessità. La mia valvola di sfogo. Così quando la mia band si è sciolta ho preso in mano chitarra e pianoforte e ho cominciato a buttare giù una dozzina di brani che poi con l’aiuto di Marco D’Andrea hanno preso forma e sostanza.
“Disappointments Are Born From Illusions” è il tuo primo disco solista. Da dove è nata l’esigenza di intraprendere questo percorso?
Come ti accennavo prima credo che ognuno di noi abbia un fuoco dentro che ci tenga in vita… ecco, con la mia band precedete avevo ottenuto diversi riconoscimenti ma sentivo che mi mancava un pezzo, che potevo fare di più, che potevo trovare un’altra forma per esprimere meglio la mia passione. E così è stato.
Fondamentale per lo sviluppo del progetto è stato l’incontro con il chitarrista e produttore dei Planethard Marco D’Andrea. Qual è stato il suo contributo alla realizzazione dell’album?
Ahahah Dandy! Sono il suo incubo! Oltre che arrangiatore mi fa da mammo: mi ricorda cosa devo fare e mi dà gli ordini! Scherzo, ricordo con molto piacere la sera che gli feci ascoltare i miei demo. Mi disse che erano interessanti e che c’erano le basi per creare qualcosa di bello.
Attitudine Rock, brani graffianti e tanta melodia confluiscono nei brani di LAle, come descriveresti il sound di “Disappointments Are Born From Illusions”?
Vero, la melodia fa parte del mio dna e non me ne vergogno affatto. Credo che dolcezza e graffi sulla pelle siano da sempre un connubio che piace… quindi l’ho messo anche in musica!
Quando nasce un album si è sempre soddisfatti dei brani presenti nella track list, ma spesso ce ne sono alcuni ai quali ci si sente maggiormente legati. Quali sono quelli che rappresentano l’anima di LAle?
Uuuuuh! Per quanto riguarda il testo sicuramente “My old pair of dark wings”. Forse il testo più maturo ed intimistico. Dove non c’è più bisogno di fare la Wonder Woman ma, al contrario, si vuole solo prendere il volo per cadere, nella speranza di toccare il fondo per poi rialzarsi grazie anche all’aiuto del proprio Angelo custode. “Fate”: ognuno di noi ha un compito da portare a termine in questa vita è posso affermarti con certezza che le coincidenze non esistono… solo che a volte non le vogliamo vedere. “The backdoor”: la sottile linea che separa il tuo più grande sogno dal tuo più grande incubo. Pazzesco come tutto possa cambiare in un’istante, la felicità si trasforma in paura.
“Lullaby”: la dedica al mio tesoro più grande, la mia piccola Anya, perché sappia vivere la vita al meglio.
Quali sono le tematiche affrontate nei testi? Quali sono le illusioni che generano delusioni?
In realtà ogni canzone è una dedica a una persona che mi ha dato qualcosa… ogni singolo brano è nato in riferimento ad un episodio che ho vissuto e che ha lasciato il segno. Parliamo di emozioni che per quello che mi riguarda sono il carburante per la vita, ma anche dei pensieri che si spingono oltre la realtà dei fatti. E le aspettative, quelle sì che sono pericolose. La famosa sottile linea che separa il sogno dall’incubo.. perché sogni e illusioni sono distanti anni luce tra loro. Potrei pensare di paragonare l’illusione al sogno che si è trasformato in incubo… sta a noi trovare la capacità di impedire questa trasformazione perché in caso contrario arrivano le delusioni… che sono le figlie delle illusioni.
Il 25 marzo ci sarà la presentazione ufficiale dell’album. Cosa state preparando per quella sera? Come ci si sente a portare sul palco il frutto di tanto impegno?
Al rock n roll di Rho presenteremo tutte le 12 tracce di “Disappointments are born from illusions” con l’aggiunta qualche cover a tema. Ho una voglia matta di salire sul palco e mangiarmi il microfono!!
Ci sono altri eventi in programma? Come continuerà la promozione dell’album?
Le serate stanno venendo fuori progressivamente, quindi certo che la promozione continuerà e, a breve, realizzeremo anche il videoclip del primo singolo.
Sfondare nel mondo della musica è sempre più difficile, credi sia comunque giusto sognare? Oppure è meglio rimanere con i piedi per terra, per non essere delusi?
Non si può pensare di piacere a tutti, sfondare credo sia praticamente impossibile, a meno che non si faccia il patto con il “diavolo dei compromessi”. Ma a me non interessa. La musica è una passione e tale deve rimanere, da vivere con tutta la libertà espressiva che voglio. Senza compromessi appunto.