I milanesi Latente hanno da poco pubblicato il nuovo album dal titolo “Monte Meru” in CD e Digitale (distribuzione digitale Artist First/IndieBox – distribuzione fisica Self/IndieBox – promo. IndieBox Music), preceduto dal primo singolo “Fumare”.
La release rappresenta per la band un anello di congiunzione tra passato e presente, dopo l’EP “Un’Altra Faccia” del 2010, il disco d’esordio “Basta che restiamo vivi noi” (2014) e i numerosi live che ne sono seguiti. In “Monte Meru” confluiscono le esperienze vissute negli anni, ascolti ed influenze che hanno condotto la band all’attuale dimensione.
Un disco che per i Latente è una sorta di daruma, simbolo della loro perseveranza e della ferma volontà di continuare a lavorare per conseguire gli obiettivi prefissati. “Monte Meru” parla di sentimenti umani. Concentra masse dense di vita in un flusso molto più grande di emozioni. Dieci brani fluidi e impetuosi che musicano dolore, disagio, rabbia, paure, ansie, amore e speranze.
Un lavoro molto sentito che tenta di trasporre queste sensazioni nelle dinamiche e nei testi delle canzoni che lo compongono. I Latente trovano la quadratura del cerchio e danno vita a un disco magnetico e rumoroso, inquieto ed energico, che trasporta l’ascoltatore in un tunnel sonoro carico di stati d’animo contrastanti, tra luci e ombre. Rock’n’roll irruento, sguaiato, malinconico e senza ruffianerie.
Tanto il titolo quanto la cover richiamano il Meru, monte legato alle tradizioni mitologiche indiane, centro di universi fisici e spirituali e, secondo le leggende, sede del paradiso. Un luogo sacro per molte religioni che vibra di arcano e di energia positiva.