I Logical Terror tornano a stupire, e lo fanno a modo loro, con la controversa cover dell’iconico brano degli Eurythmics, ‘Here Comes The Rain Again’. La nuova versione del brano originale pubblicato dal duo synth pop britannico formato da Annie Lennox, e Dave Stweart, è un formidabile mix di generi che fonde la nostalgia e le melodie degli anni ’80, con l’implacabile potenza del metalcore moderno. Il brano frutto della ormai consolidata collaborazione tra la band e il produttore Eddy Cavazza (Silent Ghost Production), è disponibile su tutte le piattaforme e stores digitali, mentre il video, disponibile sul canale youtube di darkTunes Music Group, è stato realizzato da Davide Cilloni (Eklipse Design).
Con questo nuovo singolo, vi cimentate con la cover di “Here comes the rain again” degli Eurythmics: da dove nasce questa scelta?
Diciamo che sin dal primo istante c’è stato un feeling nascosto con questo brano: è stato il primo di una lunga lista di canzoni che abbiamo raccolto, e poi valutato in base alle caratteristiche del brano originale, caratteristiche che dovevano permetterci di rivisitarlo nel nostro stile, e poter utilizzare al meglio tutti gli elementi che solitamente sono caratteristici del nostro modo di scrivere e fare musica. Ciò non toglie che sia stato un lavoro impegnativo e curato nei minimi dettagli, perché dovevamo reggere il confronto con un brano storico, ma allo stesso tempo non volevamo trattarlo come una semplice cover song, ma come un brano nostro. La scelta più coraggiosa, ma più azzeccata, crediamo sia stata quella di scegliere un brano cantato da una donna: questo ci ha dato libertà di manovra nell’utilizzo delle voci growl e scream, e il vantaggio di non doversi confrontare con un timbro non maschile. Nel momento in cui devi stravolgere una linea vocale, viene a meno il confronto, perché cambia tutto a prescindere tra un cantato femminile e uno maschile, perciò non siamo entrati in competizione da questo punto di vista, ma siamo stati liberi di concentrarci sulla nostra performance.
Come si pone rispetto al vostro ultimo album? In continuità, oppure ci sono degli elementi di novità, a livello di sound, di songwriting o altro, che preannunciano un’evoluzione futura?
Sicuramente in continuità con il percorso artistico della band, della voglia di stupire e della continua ricerca della cura sound, migliorarsi sempre ma senza stravolgere quella che è la nostra natura. Non sappiamo mai, in realtà, come suonerà veramente ogni nostro nuovo lavoro, che sia un disco o un singolo, questo perché non ci diamo limiti, e in corso d’opera siamo sempre aperti a sperimentare dei suoni diversi da quelli che abbiamo utilizzato nei precedenti dischi. Abbiamo speso tante energie concentrate in breve tempo per questa release, ora ce la godiamo, non vediamo l’ora di vedere la reazione dei nostri ascoltatori.
Per un gruppo abituato a proporre materiale inedito, com’è stato lavorare su una cover, anche a livello di produzione?
Non è cambiato molto da questo lato, perché lo abbiamo lavorato e trattato come se fosse un brano nostro, quindi la cura dei particolari, il songwriting e la produzione, non hanno subito variazioni, sia nel processo, che nell’attitudine. Lavorare sempre con Eddy Cavazza (Silent Ghost Production) ci dà garanzia, fa parte del team, diventa un marchio di fabbrica, e sappiamo sempre da subito quale risultato possiamo raggiungere. Quando una band lavora stabilmente con lo stesso produttore, e lui stesso è piacevolmente partecipe nel realizzare le idee che ogni volta mettiamo sul piatto, si crea quella chimica che ti fa lavorare in serenità, e ti lasci guidare ed aiutare consapevole che si vuole ottenere tutti il meglio. Probabilmente la diversità e la difficoltà nel lavorare su una cover, è stata nel reinterpretare a modo nostro le parti vocali di un brano altrui, nel riuscire a fare nostro un testo che non abbiamo scritto noi, e farci trasportare emotivamente per dargli colore.
Il singolo è accompagnato da un bellissimo video, per quanto riguarda la sua realizzazione, come vi siete mossi? La scelta di uscire dalle classiche atmosfere del genere, anche a livello visuale, com’è nata?
Per la realizzazione del video ci siamo rivolti a Davide Cilloni (Eklipse Design), anche con lui abbiamo un rapporto da tempo, ci siamo sempre trovati bene, ed in sintonia con le sue idee. Per questo infatti gli abbiamo dato carta bianca sul come sviluppare un’idea di base, nata dalla mente di Emiliano in particolare, questa rivisitazione futuristica del testo originale, che trattando il tema dell’amore, come dici tu, non si addiceva molto ai cliché abituali del nostro genere. Abbiamo quindi pensato a una visione più vicina al nostro sound, al nostro mondo, una versione metaforica diciamo. La scelta poi di creare un’animazione, ci ha permesso di poter realizzare questa idea, senza limiti di sceneggiatura reale, inoltre non a caso, non lo avevamo ancora fatto fin ora, e ci sembrava l’occasione migliore per soddisfare anche questa nostra voglia.
La scelta di far uscire un singolo, ad una distanza temporale relativamente breve dall ‘ultimo album, come va interpretata? Un episodio estemporaneo oppure pensate, come diverse altre band, di far uscire altri singoli per non lasciare troppo “vuoto” tra due album?
Diciamo entrambe le cose, o meglio, per ora vogliamo vedere come reagirà il pubblico a questa sorpresa. In passato siamo sempre stati condizionati da eventi esterni, che ci hanno rallentato la produzione di album, o materiale inedito, e questa volta volevamo sfruttare il momento, e dare alle stampe subito qualcosa di nuovo e fresco, dopo l’uscita di ‘Sides Of The Unknown’. Non escludiamo di ripetere questa esperienza, non tanto perché non abbiamo idee nostre, anzi, ci ha stimolato molto lavorare su un brano di altri, e dargli una nuova veste, quindi vedremo. L’importante per noi è riuscire sempre a stupire!
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