Per il secondo anno consecutivo i Pavic hanno partecipato all’Animal Aid di Roma, concerto benefico che si propone di sensibilizzare sull’attuale argomento legato al rispetto dei diritti degli animali.
Il cuore tenero del Pavic numero uno, ovvero il chitarrista Marko, ha portato la band a dare nuovamente il proprio contributo tenendo sempre presente che rispettare il prossimo, animale o uomo, sia una regola fondante.
Nel frattempo i Pavic sono in fase di pre-preduzione del nuovo album:
Ciao Marko, per il secondo anno consecutivo siete stati tra i protagonisti dell’Animal Aid di Roma. Com’è andata?
Ciao Silvia, è andata benissimo, grazie. Per noi è stato un onore e piacere partecipare a questo concerto e poter dare il nostro piccolo contributo a questa importante iniziativa. Ci sono state tante band, artisti, tecnici, organizzatori ed operatori che hanno lavorato duramente per rendere tutto ciò possibile. E’ stata una grande festa che è durata tutto il giorno. L’Animal Aid Live sta crescendo, è stata già confermata l’edizione per il prossimo anno.
Quale il messaggio che avete portato sul palco?
E’ un messaggio di riflessione, tolleranza e maggiore attenzione verso i più deboli.
Ogni giorno assistiamo a episodi di crudeltà e inutile violenza verso gli animali sia in ambiti domestici che nell’industria alimentare. Serve maggiore informazione e consapevolezza.
Spesso gli amanti degli animali vengono redarguiti: troppa attenzione a loro e non agli uomini. Cosa ne pensi?
L’attenzione verso gli animali non deve escludere l’attenzione verso le persone, anzi. Spesso quello che manca è la considerazione e il rispetto nei confronti del prossimo, animale o uomo che sia. Abbiamo bisogno di maggiore tolleranza e accettazione invece di creare e alimentare conflitti, a qualsiasi livello.
C’è un aneddoto particolare che lega te ad un animale domestico?
Penso che ci sia molto da imparare da loro e questo lo può confermare chiunque abbia animali in casa. Gli animali hanno delle qualità che spesso dimentichiamo come la purezza, sensibilità e la capacità di dare all’uomo amore incondizionato.
Parlando invece delle produzioni i Pavic sono fermi a “Is War The Answer?” del 2014. Che cosa state combinando?
Abbiamo lavorato sodo e avuto la fortuna di viaggiare in Italia e all’estero portando in giro “Is War The Answer?”. Il riscontro del disco è andato oltre le nostre aspettative, siamo più che soddisfatti del risultato ottenuto. Già da tempo stiamo lavorando sul nuovo materiale per il quale abbiamo diverse idee, bozze nonché brani completi. La fase di composizione e pre-produzione è già iniziata e si prospettano cose interessanti. Cercheremo come sempre di spingerci oltre la nostra zona di comfort e sperimentare idee musicali per noi nuove.
Sei stato immortalato al fianco di Steve Vai. E’ stato il vostro primo incontro? E’ lui il tuo “faro”?
Steve è un grande, ho assistito a diversi suoi concerti ed è sempre stata un’esperienza unica vederlo nelle sue performance. L’occasione alla quale ti riferisci è stata la sua recente Masterclass, un incontro più intimo dedicato principalmente a musicisti e chitarristi in particolare. E’ stato molto emozionante. La sua energia, e il messaggio che trasmette, va oltre l’aspetto puramente tecnico/musicale di un bravissimo strumentista. Quello che lo contraddistingue è anche il suo approccio e atteggiamento spirituale nei confronti della vita.
foto in evidenza: Massimo Righetti